Decima puntata della rubrica che vede Daniele Bazzani e Giovanni Onofri parlare delle...
Lo psiconano mafioso (ricordo, a margine, ch'è Presidente del Consiglio, pidduista, pregiudicato, attualmente sotto processo) dice che non ha mai pensato di sguinzagliare la polizia contro gli studenti. Ma perché allora non la smettono di versare LSD nella rete idrica italiana? Sessanta milioni di persone hanno avuo un'allucinazione collettiva!
La Gelmini (ricordo, a margine, che è ministro per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca, da Brescia è andata a fare l'esame per l'ammissione all'albo dei procuratori a Reggio Calabria e ieri, in Senato, ha detto "[...]sotto l'egìda[...]"...) ha convocato le associazioni degli studenti per dir loro che non ritirerà il decreto.
Praticamente come quando chiami uno e lo fai girare solo per fargli una pernacchia.
Nel frattempo l'UGL (ricordo, a margine, ch'è il sindacato vicino ad Alleanza Nazionale) si unisce - meglio tardi che mai - alla protesta e annuncia l'adesione allo sciopero del 14 novembre.
Comments
flaviux
Fri, 10/24/2008 - 18:46
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 Il problema caro Krybaby
Il problema caro Krybaby è che ci sono circa 40 milioni di italiani anestetizzati dalle partite, isola dei famosi ,soap,quelli che il calcio,i pacchi, e tutta la spazzatura inclusa l'informazione, ci meritiamo purtroppo questi governanti fino a quando la fame non ce li farà mandare affanculoin maniera brutale , sei troppo giovane per ricordarti piazzale Loreto.
ciao
(Grappero & Coattero cronico)
menguicc
Sat, 10/25/2008 - 09:12
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non vorrei
dire una stupidata, ma questo governo se è dov'è qualcuno, l'ha votato, che abbia guadagnato molto piu' consenso di quando è stato votato avra' pure un significato, che a capo del governo ci sia uno che ha sbagliato in passato e probabilmente anche nel presente cel'ha messo la maggioranza dei votanti, e poi chi non ha mai fatto cazzate nella vita alzi la mano, nel '68 io c'ero durante le occupazioni, io c'ero durante le manifestazioni nonostante i miei 13 anni ero in prima fila con gli striscioni, e ricordo benisssimo TUTTE le cazzate che ci dicavo di fare, e noi le facevamo, gli insegnanti che ci indottrinavano me li ricordo uno per uno, botte ne ho prese tante ma anche date, ricordo perfettamente quando ci mandavano far volantinaggio solo ed esclusivamente per provocare risse, quando si arruolavano i deinquenti con la promessa (a volte mantenuta) di sc...re le "Compagne", perche' loro avevano le armi, e ricordo benissimo cosa succedeva durante le occupazioni scolastiche, dove all'interno giravano tutti i tipi di droghe, si spaccavano aule lavagne e qunat'altro e si rduceva tutto ad un grande trombatoio, io ero piccolo rispetto agli altri ed ero deputato ai rifornimenti di bevande, ma quei giorni li ricordo tutti, con nomi e cognomi, che oggi son diventati avvocati presidenti d'azienda imprenditori, elettori di questa destra...
Questa universita' è anche figlia di quegli anni, dove chiunque sente il diritto dovere di prendersi lo stipendio, dove pochi lavorano e ricercano per davvero , e la maggior parte non fa' un beneamato, costringendo i volenterosi e bravi ad andare all'estero, perche' i fondi(pochi) se li dividono la maggioranza dei fancazzisti.
Cerchiamo di non stare sempre li col dito alzato ad accusare.. a distorcere notizie, suvvia un po' di realismo ed autocritica non guasterebbe..
Sear
Sat, 10/25/2008 - 14:22
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R: non vorrei
Appunto, Mingu', un po' di autocritica non guasterebbe, lo dici tu stesso. Eppure chi ha fatto il '68, nonostante l'evidente fallimento di quel movimento, si sente in diritto (e non mi riferisco solo a te, ma a tutti, veramente tutti quelli che c'erano) di pontificare e di dire che "SA", perché c'è stato.
Il movimento di massa di questi giorni non ha NULLA a che vedere con quello. Non nasce dai partiti, riesce (almeno finora) a rimanerne estraneo, non è organizzato, è assolutamente spontaneo e frammentato... e potrei continuare per ore.
Quello che mi fa incazzare di più sai cos'è? Lo dico a te ma non prenderla come un discorso personale, sono gli stessi discorsi che faccio a mia madre. La vostra generazione ha avuto in consegna dalla precedente un paese ricostruito da zero in pochi anni, in crescita, pieno di vita e voglia di migliorare. Quello che voi consegnate a noi è uno sfascio totale - sociale, culturale, economico - di cui NOI paghiamo i danni. Il precariato vita natural durante è una condizione alla quale stiamo già diventando avvezzi e, a chi non ci sta, viene ricordato lo scempio fatto DA ALTRI nella pubblica amministrazione, nelle università, nelle scuole e persino nelle grandi aziende private, per giustificare il prezzo che NOI dovremmo pagare da qui a trent'anni.
E allora ecco che i più grandi sostenitori della flessibilità nel lavoro, delle finte riforme che altro non sono se non distruzioni programmate e di tutto lo sfascio di questa classe politica sono proprio coloro che queste cose non le vivono sulla propria pelle.
Secondo te cosa dovrebbero fare questi ragazzi sapendo che di qui a due/tre anni dovranno pagare il quadruplo delle tasse per andare all'università, sempre ammesso che la loro università esista ancora? Cosa dovremmo fare noi, dopo esserci formati attraverso una ventina d'anni di scuola, università, dottorato eccetera, nel momento in cui ci dicono che da domani non serviremo più e non avremo più neppure gli 800 euro (800 euro per 12 mensilità, questo è il mio stipendio, con una laurea con lode, un dottorato di ricerca conseguito con giudizio "eccellente", esperienza di insegnamento universitario negli USA, diverse pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali, seminari in varie università del globo e interventi a sei o sette convegni internazionali) di oggi? Vedila e pensala come vuoi, ma non abbiamo intenzione di fermarci e siamo abbastanza disperati da non aver paura di niente.
Bald Eagle
Sat, 10/25/2008 - 14:19
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Non è mio...è di Pietro Calamandrei.
In un discorso all'Associazione Difesa della Scuola, nel 1950.
" Ma c'è un'altra forma per arrivare a trasformare la scuola di Stato in scuola di partito o di setta. Il totalitarismo subdolo, indiretto, torpido. Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci).
Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Cos" la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private.
Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d'occhio i cuochi di questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi: (1) ve l'ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. (2) Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. (3) Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico!
Cosa aggiungere ? Che oltre agli insegnanti che non hanno titoli noi abbiamo anche ministri e ministrE ?
Lo sapevano cinquant'anni fa, e noi ci stiamo cascando come polli.
Enrico.