Siamo in regime? E negli anni '70?

Dopo aver letto le parole di Cossiga - ex Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio, Ministro dell'Interno, dott.ing.gran.figl.di.putt. ma, soprattutto, esimio rimbambito la cui demenza senile non si sposa più tanto bene con il ruolo di senatore a vita - quasi quasi mi vien da pensare che, aldilà dell'arroganza e della sfacciataggine di Berlusconi, forse non stiamo peggio di quarant'anni fa quanto a democrazia. Dice il vecchio rimbambito:

[...] Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città.
Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, ché tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano.

Tutta l'intervista qui. Addirittura si permette di rivelare che questo fu esattamente quello che egli, da ministro dell'interno, fece negli anni '70.

Alzi la mano chi non trova agghiaccianti queste parole. Uno così dovrebbe essere cacciato a pedate dal Senato, e casomai spedito in galera!

Comments

Le parole sono agghiaccianti se si considera il personaggio che le pronuncia anche se io purtroppo uno scenario cosi' non lo vedo cosi' astratto, succede spesso, basta scorrere in dietro di qualche anno, non importa andare fino a gli anni 70.

 

Ciao!!

David

www.myspace.com/davidguitarfreak

Io sono sempre del parere che non è mai troppo presto per tirar giù i palazzi del potere... :-)

Pensa tu chi abbiamo al senato! Il problema è che questa gente viene intervistata e si danno risalto nazionale a parole che sono pericolosissime.

 

Ieri ho visto bambini di 6/8 anni inquadrati dalla TV, da Santoro che cantavano cori contro la Gelmini.

Io trovo anche questo scandaloso!

Usare i bambini, fargli scandire parole di cui non sanno nemmeno il significato, le cantano solo perchè è una filastrocca in rima!

Vergogna!

 

 

È vero, neppure a me è piaciuta quella cosa. Però c'è anche da dire che tutto ciò avveniva per mano dei genitori.

Dico questo non per accusare i genitori di quei bambini ma, anzi, per far capire a che livello di disperazione siamo arrivati.

beh... piccolezze rispeto alle violenze che subiamo ogni giorno mediaticamente e politicamente dalla TV.

poi sono con i genitori.

 

 

Comunque, grazie del link ... vi posto una cosa interessante che oggi ho letto in università:

"Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d'occhio i cuochi di questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi: ve l'ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico"
 
Piero Calamandrei - discorso pronunciato al III Congresso in difesa della Scuola nazionale a Roma l'11 febbraio 1950
 
Per quelli che (compreso me) non conoscono Pietro Calamandrei è consigliata una visita a: http://it.wikipedia.org/wiki/Piero_Calamandrei