Africa

 L'idea non mi attizza più di tanto...

Parlando delle strategie per quest'anno, è venuta fuori la possibilità di investigare maggiormente il mercato africano.

Sarei io il candidato.

Se la cosa si dovesse evolvere e divenire operativa, beh, ben volentieri, anzi sono sicuro che lo troverei dopo un po' molto divertente, così come mi trovo bene nei miei mercati attuali. Però ora, senza conoscere il territorio, confesso di avere un briciolo di paura, paura di viaggiare per affari e sentirmi poco al sicuro.

Insomma, nei miei mercati sono uno tra i tanti... non so come sia la realtà nella culla del mondo e il non sapere mi genera timore.

Beh, non lascerò sicuramente i miei mercati, è solo un'ipotesi di affiancamento ai miei mercati attuali di un nuovo mercato.

Vabbè, se son rose, fioriranno. Se no, pazienza.

Buon giovedì a tutti!

Daniele.

Comments

Ma... che mercati sono i tuoi?!?

 

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Caminada Guitars

C'è un legno per fare una croce e un legno per fare una porta. Per il legno di una chitarra, la sua pianta non è mai morta!

 

 Ciao Matteo,

Ora mi occupo di Germania, Austria, Svizzera, Korea e Giappone. Sono in viaggio in Europa praticamente ogni settimana, mentre in Giappone ed in Korea ci vado una volta all'anno, due in caso di grossi affari da chiudere.

In Africa ci sarebbe la stessa frequenza di viaggi del Giappone, quindi nulla di trascendentale. Ho solo avuto un po' di paura ieri, oggi va già molto meglio, ho accettato meglio la cosa.

Anche in Korea mi cago sotto, non si sa mai cosa abbiano in mente quei pazzi del Nord. In Giappone invece mi tengo sempre all'erta per il terremoto. In Europa, invece, sto proprio tranquillo, come a casa.

Vedremo!

Daniele.

 L'abbondanza di aglio della loro cucina purifica e disinfetta tutto.

Tiene alla lontana germi, batteri e persone.

: )

Daniele.

Dipende dalle aree. Ho amici che stanno facendo o hanno fatto il dottorato in Ghana e Costa D'Avorio e si trovano bene, mi sembra di capire. Ricordo un professore all'universita' che aveva spedito una studentessa a fare il dottorato, se non sbaglio, in Angola (o era in Congo?) e anche li' mi pare che le cose andassero discretamente. Ho anche delle conoscenti, compagne di corso in universita' che sono andate in quelle zone dell'Africa Occidentale e non ci sono stati problemi, i professori che avevano esperienza nell'aera erano tutti molto sereni nel raccomandare quelle aree. Tuttavia, qualcuno mi ha anche accennato a problemi seri in stati confinanti.

Ricordo invece racconti piu' duri da parte di un ragazzo che aveva fatto un dottorato in Sudafrica (se non ricordo male si era pure trovato la scorta armata per andare in certe zone). Ma in Sudafrica io ho parenti che si trovano molto bene... Insomma, non vuole dire.

 Forse le cose da tenere presenti possono essere la necessita' di interpreti, i rischi sanitari (i miei amici si sono presi tutti la malaria prima o poi) e soprattutto le potenzialita' del mercato (va bene che c'e' tanta gente, ma non so quanta ricchezza ci sia, quanto sia divisa tra gli abitanti e se siano consumisti come in Occidente).

Per il resto, puo' essere una grande esperienza.

 

 Ciao Giorgio!

Oggi va decisamente meglio, nel senso che mi sono fermato un pochino a riflettere e le paure di ieri altro non erano che la mancanza di esperienza nel mercato. 

All'inizio mi sentivo a disagio in Germania, ora invece è la mia seconda casa. Stessa cosa accadrà sicuramente per il continente africano.

L'idea è proprio di esplorare il West Africa, zona ricca e tranquilla. Per il Sudafrica non ci sono problemi perché abbiamo già dei contatti in loco, si tratterebbe di mettere su una rete di contatti in questa zona. 

Grazie per il supporto, ne avevo davvero bisogno.

Daniele.