Decima puntata della rubrica che vede Daniele Bazzani e Giovanni Onofri parlare delle...
Pedali boutique, artigianali, ricercati, chiamateli come volete, ma trovare schede SMD in un pedalino "fatto a mano", venduto a 225 dollari mi manda in bestia... è come comprare una chitarra di liuteria da 3000 euro e poi scoprire che è fatta come una squier, magari suona anche bene, ma non vale nemmeno la metà dei soldi che ti chiedono...
Sarò esigente, ma anche i jack, i potenziometri e i connettori 9v montati sullo stesso stampato non mi vanno giù...cosa succede se si pesta un jack vicino al pedale? Una volta va bene, alla seconda si tronca tutto...passi se è un pedale di plasticaccia da 20 euro, ma su uno che costa 10 volte di più?
Per ora non faccio nomi, ma è già il terzo caso in pochi mesi e si tratta di 3 marchi boutique molto famosi.
Bella gente...
Comments
Mr.T
Fri, 01/22/2010 - 15:29
Permalink
R: Ue, ciao Alberto.
Mmmm...circuiti di preamplificazione fottuti...
Proprio in questi giorni mi parlavano di un basso a cui si è fottutto il preamp...ovviamente SMD, dicono che vada cambiato in blocco...prezzo: 290 euro!
Ma si può???
Tra l'altro, si parla giustamente di ecologia, ma il risvolto ecologico di questo usa(poco)-e-getta è inaccettabile!
Sdan
Wed, 01/20/2010 - 20:39
Permalink
I nomi !
Fare i nomi, accidenti, e tanti saluti !
6L6
Thu, 01/21/2010 - 00:21
Permalink
R: Allora facciamo i cognomi...
"Mi spiego meglio: se è lecito dire "XYZ ha fatto un gran pedale" e - in questo modo - fare all'azienda una buona pubblicità, deve essere altrettanto lecito segnalare al pubblico che c'è gente con meno scrupoli che sfila il denaro dalle nostre tasche senza metterci in cambio nessun plusvalore."
Sono d'accordissimo
Ciao
Enzo
bac
Thu, 01/21/2010 - 00:59
Permalink
R: Allora facciamo i cognomi...
appena ho letto il tuo articolo mi è venuta in mente la stessa cosa...nome , cognome e codice fiscale
Bald Eagle
Thu, 01/21/2010 - 09:13
Permalink
R: Allora facciamo i cognomi...
Mi viene in mente Harmony Reviews, dove sono i musicisti che dicono la loro.
Ma funziona fino ad un certo punto. Voglio dire che se le recensioni sono cento, mi posso fare un'idea, ma quando sono tre, l'obiettività o la sua mancanza pesa parecchio.
Forse un sistema nel mezzo, in cui un "esperto" (non mi viene in mente altro termine al momento) da le caratteristiche tecniche (e questa non è buona o cattiva pubblicità, solo un elenco) e i fruitori dicono come funziona sul palco o in sala prove. (e queste sono opinioni).
Enrico. Bald Eagle.
giorgio montanari
Thu, 01/21/2010 - 01:15
Permalink
boutique
Se da un lato e' sacrosanto voler educare il pubblico, dall'altro e' spesso controproducente per un venditore fare pubblicita' negativa ai concorrenti, facendo nomi, a meno che non sia strettamente necessario: primo, perche' ci si attirano le grande; poi perche' si possono perdere delle occasioni di collaborazione in futuro; inoltre, perche' i clienti non comprano di piu', anzi spesso pensano che tu dica certe cose solo per tirare acqua al tuo mulino.
Quindi, approvo che Mr. T consigli di aprire i pedali e guardare la qualita' interna, ma approvo ancora di piu' che non faccia nomi.
Sarebbe carino invece capire che cavolo sono le schede SMD, come si riconoscono e che costi/benefici comportano.
giorgio montanari
Thu, 01/21/2010 - 03:37
Permalink
R: boutique
--- Su Laster ci sono diversi produttori che parlano liberamente di queste cose...
Indove?
giorgio montanari
Fri, 01/22/2010 - 13:12
Permalink
R: boutique
Mah, a me e' sempre sembrata prassi qui e altrove inveire con liberta' contro i grandi marchi, magari oltre oceano, magari di dimensioni e spazio di mercato completamente diversi, e andarci molto piu' cauti con piccoli produttori, amici artigiani, conoscenti o, piu' banalmente, concorrenti diretti (che magari si fanno fare da qualcun altro meta' degli strumenti che dicono di fare in casa, o che fanno pedalini che suonano male, o che fanno ampli assai criticabili...).
Ci sono tante buone ragioni e non credo si debba per forza parlare di ipocrisie o di riserbo mal riposto.
Poi ognuno la vede come vuole, s'intende.
giorgio montanari
Fri, 01/22/2010 - 21:41
Permalink
R: boutique
Aspetta, forse non mi sono spiegato bene o forse non ho capito cosa intendi: non ho mai inteso dire di aver subito censure. Semmai che persone competenti (quale io non sono) e artigiani che ho conosciuto e conosco sia in Italia sia qui in Australia hanno spesso dimostrato un (secondo me) comprensibile riserbo a parlare di colleghi e concorrenti inseriti nella loro nicchia di mercato e meno peli sulla lingua quando si parla di grandi marchi oltre oceano.
Anche qui in Australia conosco diversi produttori e le logiche sono molto simili: qui in Australia c'e' un forum abbastanza frequentato su cui non solo ci sono tanti produttori e artigiani che hanno pure delle sezioni a loro dedicate in cui mettono le foto dei loro lavori, discutono idee per i nuovi progetti... insomma hanno una presenza molto piu' vivace e vistosa che non su Later o Accordo o Musicoff: questi produttori locali, pure molto competenti nel criticare o elogiare prodotti industriali o semi-artigianali esteri, quando si tratta di produttori Australiani sul forum fanno tutti i carini, poi quando ci parli direttamente dicono peste e corna dei colleghi! ma direi che ci sta, vuoi per quieto vivere, vuoi per rispetto di categoria, vuoi anche per amicizia, ecc...
admin
Sat, 01/23/2010 - 02:24
Permalink
R: boutique
Viva la sincerità e a tal proposito ultimamente ho letto una frase non so se su laster o da qualche altra parte che diceva:
Il bugiardo deve aver buona memoria ... forse me l'ha detto proprio lauro in chat oppure boh!?!?!
Ultimamente sono fuori come un balcone.
Sto facendo la parte di Camp :-)
Mr.T siamo vicini noi due, sei a Santa Croce Sull'Arno ... 30 minuti da pisa ... quindi qualche volta potrei passare per un saluto e vedere i tuoi lavori.
Ciao
Luca
giorgio montanari
Sat, 01/23/2010 - 02:48
Permalink
R: boutique
E su questo sono assolutamente d'accordo. ;-)
Bald Eagle
Thu, 01/21/2010 - 09:15
Permalink
R: boutique
Io pure. Non so neanche saldare un jack.
Se apro un pedale probabilmente non so neanche richiuderlo come prima.
Ammesso che veda quello che c'è dentro non distinguo una scheda SMD da un gratta e vinci.
Sono la vittima predestinata dei pedali da 200 euro.
Motivo per cui, l'unico pedale costoso che ho lo costruisce un mio concittadino e amico di Padova. (NON HO FATTO NOMI ).
Gli altri nella mia pedaliera sono Danelectro da venticinque euro. True Bypass (c'è scritto e devo fidarmi). Suonano discretamente bene (l'orecchio è mio e potrò anche decidere io, no ? ) e se fanno cagare, almeno costano come una pizza e non come un divano IKEA.
Ecco, questa è al momento la mia politica di acquisto pedalanza varia. Sono ignorante e devo difendermi in qualche modo.
Enrico. Bald Eagle.
P.S: Certo che l'unico pedale BUTICCH che ho, uno solo, ... one, per dirlo in inglese, suona proprio bene !
bruno
Thu, 01/21/2010 - 09:16
Permalink
R: boutique
Sarebbe carino invece capire che cavolo sono le schede SMD, come si riconoscono e che costi/benefici comportano."
la tecnologia SMD e' stata inventata dall IBM. E' un modo per produrre circuiti stampati ad alto livello di integrazione, cioe' con componenti miniaturizzati (persino quelli passivi come resistenze e condensatori). Se prendi una scheda di computer vedrai che e' fatta con questa tecnologia.
I vantaggi sono enormi per chi produce su scala industriale in termini di costi. Inoltre si riducono notevolmente le dimensioni e poi essendo tutto piu' piccolo anche i collegamenti sono piu' previ e questo potrebbe anche essere positivo per applicazioni audio perche' riduce le capacita' e induttanze parassite.
Il grosso svantaggio sta nel fatto che non si possono ne' modificare , ne' riparare, quando si guastano vanno rimpiazzati con l'assieme originale per il quale il produttore ti fara' molto probabilmente pagare un prezzo esoso, almeno in confronto al valore reale.
Va da se' che questa tecnologia non e' alla portata dell'artigiano perche' presuppone alti volumi di produzione cosa che eclude l'etichetta di "boutique" (definizione che non piace neanche a me). Tuttavia io non avrei pregiudizi, direi si se si tratta di un prodotto a basso costo, no se costa tanto perche' in questo caso la presa per il culo e' evidente.
In definitiva secondo me l'importante e' fare una scelta consapevole, e da qui l'utilita' di essere informati, magari attraverso un sito come questo
admin
Thu, 01/21/2010 - 12:26
Permalink
R: boutique
Grazie per la spiegazione, neanche io sapevo precisamente cos'è una scheda SMD anche se ieri cercando informazioni su internet avevo capito questo ma non ne ero sicuro al 100%.
Ora che ho le idee chiare in effetti ti do ragione, importa poco se il prezzo è relativamente basso altrimeni è un bel casino se spendo un mucchio di soldi per un pedale che una volta rotto non è possibile riparare se non ripagare quasi la stessa cifra.
Mr.T
Fri, 01/22/2010 - 15:20
Permalink
R: boutique
Giuste osservazioni, ma in pratica poi questi oggetti non sono riparabili, perchè chi lavora su questi microcomponenti è giusto che sia pagato bene e allora la riparazione non è più tanto conveniente...
Se un IC brucia la scheda, si butta via tutto!
Aggiungo io, che una scheda SMD dopo una riparazione, ad esempio la sostituzione di un IC, pur trattata con la massima delicatezza, non è più solida come prima perchè le piste si rompono facilmente e la flessione della scheda dovuta allo smontaggio può creare delle micro-fratture nelle saldature.
C'è chi si accorge di aver fatto una cazzata e ha la dignità di fare un passo indietro, ad esempio la Laney, che dopo i primi VC-30 con componenti SMD, è ritornata a una scheda di tipo classico, migliorando parecchio l'affidabilità dell'ampli in questione.
La questione sonora indubbiamente c'è, ma dipende da tanti fattori e poi oggi negli IC cambia il contenitore ma l'interno rimane uguale... esistono oggetti costruiti a SMD che suonano bene, tipo il TC SCF e altri che suonano meno bene ma fanno risparmiare anche il consumatore: ad esempio gli EH Nano.
Se ricordo bene, la Eventide costruiva gli Harmonizer H300 senza usare SMD...
admin
Thu, 01/21/2010 - 02:40
Permalink
mmmh! interessante
Un bel dilemma ... fare o non fare i nomi.
Il brutto è che qui siamo anche in mondovisione ... cioè lo possono vedere tutti. Me lo dici all'orecchio? :-)
Scherzi a parte sarei curioso anche io di sapere quali pedali siano, proprio perchè vorrei far presente che un pedale detto boutique a volte supera le 200 euro abbondantemente e cacciare tanti soldi per un pedale che ne vale quanto un Behringer da 20 euro beh!!! fa girare un po le scatole.
D'altro canto siamo in un mondo di merda e se anche avessi tutta la ragione del mondo per gridare a qualcuno, questo qualcuno potrebbe dare delle grane come dice anche Giorgio.
E' anche vero però che se nessuno dice queste cose alla fine si lascia passare una specie di truffa e io come paolo posso aprire le scatolette e guardare i circuiti ma alla fine la mia frase è la stessa ... e mò?
Ma è così grave? :-) ?????? eh eh eh ... ora sono curioso però ...
jackson1967
Thu, 01/21/2010 - 13:11
Permalink
R: Ben lontano dal voler
"...
Insomma, anche questi sarebbero argomenti di scelta nel momento in cui uno caccia i soldi per un amplificatore, effetto o quel che sia, ma normalmente non sono cose che vengono considerate
..."
Concordo con te su questa affermazione (ma anche sul resto), il fatto è che di certe cose ne viene a conoscenza solo gente che ci mette mano ad apli, pedali, ecc. , vuoi per ripararle, vuoi per costruirle. quindi persone come te, Lauro o Mr. T. ! gli altri lo possono solo sperimentare sulla propria pelle e portafoglio!!!!!
ciao.
Jack!
v1nc3
Thu, 01/21/2010 - 10:40
Permalink
R: Ben lontano dal voler
Ciao a tutti,personalmente ritengo che il rapporto qualità/prezzo di qualsiasi prodotto dovrebbe essere un parametro di discernimento basilare per ogni consumatore,per cui il discorso è valido anche per i pedali...
...non mi infastidisce l'uso delle schede SMD sui pedali,l'importante è che il vantaggio economico che ne trae il produttore sia condiviso con l'acquirente attraverso un prezzo adeguato...
...nei casi presi in esame da Alberto penso che,visto il rapporto prestazioni erogate/richiesta economica questi signori dovrebbero essere citati eccome!Versione chitarristica di Altroconsumo!:-)
Vincenzo
"Ve ne direi di tutti i colori se non foste daltonico..."(Groucho Marx)
bruno
Fri, 01/22/2010 - 08:09
Permalink
R: Ben lontano dal voler
" ...non mi infastidisce l'uso delle schede SMD sui pedali,l'importante è che il vantaggio economico che ne trae il produttore sia condiviso con l'acquirente attraverso un prezzo adeguato... "
assolutamente d'accordo,
e mentre non ho problemi ad acquistare un prodotto pressoche' usa e getta se ha un prezzo da usa e getta, considero scandaloso che certi prodotti costosi (MESA) in quanto costosi dovrebbero dare anche la garanzia di durare una vita permettendone la riparazione, (non importa se se attraverso una rete capillare di assistenza gestita dalla casa o piu' semplicemente mettendo i tecnici autonomi in condizione di poterli riparare). Pertanto chi si comporta in maniera cosi' scorretta, meriterebbe di essere boicottato.
Mr.T
Fri, 01/22/2010 - 15:02
Permalink
R: Ben lontano dal voler
Forse proprio in questi casi vedo bene il termine "boutique", ovvero un oggetto che viene pagato tanti soldi a prescindere dalle sue qualità e costruzione, magari appaltata a qualche terzista...(con l'abbigliamento è quasi la regola).
Niente in contrario alle produzioni industriali, se è tutto chiaro e non si fanno giochetti ( purtroppo legalmente consentiti) per falsificarne la provenienza o vendere un oggetto per quello che non è.
Daccordissimo su quanto dici riguardo alla disponibilità di un vero artigiano (il mio telefono non è di pubblico dominio ma ogni giorno ci passo un paio d'ore non pagate...) nonchè alla indisponibilità di Mesa, che non è la sola a comportarsi così, vedi la vecchia VHT...
La politica adottata da Fender invece è davvero ammirevole.
Cecce
Thu, 01/21/2010 - 11:01
Permalink
Il non voler far nomi credo
Il non voler far nomi credo sia comprensibile, tuttavia da appassionato di chitarre pedali e amplificatore mi viene di chiedervi un'alternativa. Perché non ci insegnate a capire quando un effetto è fatto bene e quando è fatto male? Perché non fare degli articoli che possano servire come guida all'acquisto? articoli con qualche fotografia che faccia capire su per giù quando un effetto è assemblato bene e con cura e quando no e stessa cosa per chitarre e amplificatori.
rieditato 1000 volte: sta mattina non c'è verso di scrivere na cosa di senso compiuto più lunga di 4 parole LoL
v1nc3
Fri, 01/22/2010 - 14:12
Permalink
Scusate,ma a questo punto facciamoli questi nomi...
Ciao a tutti,premetto che secondo me la politica del "lanciare il sasso e nascondere la mano" non paga mai... accennare lievemente ad una critica senza nominarne il destinatario lascia sempre un po' di sospetto e di sotterraneo malumore...
...personalmente,pur non sapendo realizzare nulla a livello circuitale ,conosco le varie componenti elettroniche che possono comporre un circuito di un pedale,per cui se avessi tra le mani uno di questi pedali "segnalati" non mi farei alcun problema a citarli elencandone pregi e difetti costruttivi...con l'aggravante però di aver fatto una spesa per poi rendermi conto di quello che ho comprato...
...chi ha mezzi,cognizioni di causa ed esperienza per fare delle affermazioni a riguardo secondo me potrebbe farlo senza porsi alcuna remora morale,in quanto esporrebbe dei dati oggettivi e non delle opinioni soggettive basate sul gusto personale o su di un malinteso senso della "concorrenza"...
...affermare che uno switch,un connettore jack,uno per l'alimentazione o una scheda SMD sono componenti elettroniche economiche o di bassa qualità non corrisponde a stroncare la qualità dell'effetto in toto,significa solo rimanere perplessi di fronte al costo finale dell'effetto stesso al consumatore ,cioè constatare un rapporto qualità-prezzo non coerente,tutto qui...
...siamo ancora in un paese dove la libertà d'espressione è vigente...o no?:-)
Ciao,
vincenzo
"Ve ne direi di tutti i colori se non foste daltonico..."(Groucho Marx)