Ma perché?

 Ieri mattina ho suonato con un ragazzo che frequenta il conservatorio.

E' al terzo anno di chitarra classica e mi ha tirato fuori dei pezzi da paura, che io non saprei neanche da che parte incominciare. Bravissimo, davvero in gamba. Oltretutto pezzi classici eseguiti su un'acustica poco suonabile, uno sforzo non da poco.

Poi però quando è giunto il momento di accompagnare il coro ho ringraziato di avere la chitarra elettrica e non l'acustica come lui, ho tirato su il volume fino a coprirlo per bene, cercando di non ascoltarlo per non andare fuori strada.

Avesse fatto un accordo, dico uno, a tempo...

Ma cosa diamine insegnano nei conservatori? A cosa serve fare arpeggi bellissimi, veloci, barocchi, eseguiti con un tocco ed una tecnica sopraffina, se poi non si riescono a fare tre accordi tre a tempo?

Mi ha fatto incacchiare come pochi, anche perché il giorno che questo caro amico decide di mettere su un gruppo, fiero com'è di frequentare il conservatorio, sicuro di fare bella figura, e si rende conto delle sue lacune, gli passa la voglia di suonare ed accantona tutto. A questo serve il conservatorio? Io quando suonavo da tre anni sapevo a malapena tutti gli accordi e raramente andavo a suonare oltre la prima posizione, ma perlomeno quando dovevo accompagnare qualcuno me la cavavo.

Ora sto cercando di convincerlo a fare qualche jammata insieme, spero di riuscire a trasportarlo un po' nel mondo del ritmo, mi dispiacerebbe davvero vederlo abbandonare perché non riesce ad andare a tempo perché è davvero bravo e si impegna un sacco.

Ora mi trasformo in insegnante di chitarra ritmica, yeeeh! In cambio chiedo cortesemente che qualcuno mi insegni ad usare la mano sinistra, che giace ferma sulla tastiera, anche un pochino orgogliosa delle inamovibili posizioni che prende...

Buona settimana a tutti!

Daniele.

Comments

Una volta mi è capitato di incontrare un ragazzino, che studiava in una prestigiosa e cara scuola di musica. Conosceva le scale benissimo, e volava sul manico, ma non era capace di un accordo perchè... non glieli avevavno insegnati. Neanche arpeggi. Io sinceramente essendo un caprone non mi sono permesso di dirgli nulla, ma sono rimasto perplesso.

winston smith

 Io invece, nonostante sia davvero capra - vado orgoglioso di essere il peggior suonatore di questa combricola - glielo voglio far notare e vorrei cercare di correggerlo, se possibile, prima che sia troppo tardi.

Proprio perché gli sono molto affezionato (lo conosco da quando è nato) non vorrei vedere tutto il suo entusiasmo scemare, dopo anni ed anni di duro studio, per un aspetto fondamentale che non è stato trattato in maniera esaustiva al tempo giusto.

Però mi piacerebbe davvero sentire il suo maestro e dirgliene quattro, anzi, cinque quarti, tiè.

Daniele.

Un buon inizio sarebbe dirgli di eseguire i brani del suo repertorio con l'uso del metronomo.

Se già lo fa non gli resta che applicare quel tipo di approccio anche in un semplice accompagnamento in strumming. In quel caso dovrà, non avendolo mai fatto, schematizzare il numero di pennate in su ed in giù partendo da velocità basse e aumentandole progressivamente. Sicuramente è una rottura di scatole ma alla lunga paga.

Con l'uso del metronomo si migliora di tantissimo, quando lo faccio me ne accorgo chiaramente, ma soprattutto si impara suonando con gli altri. Se non vai a tempo ti auto escludi.

Questa è una cosa che i chitarristi classici, con gli arrangiamenti per chitarra sola, spesso trascurano.

Avere un amico chitarrista/batterista è un dono prezioso. Sono convinto potrà imparare tantissimo da te.

Ciao,

  Angelo

Semaforo rosso vai, semaforo giallo tieni, semaforo verde no. (Confucio)

Ahahah, il tempo?
E a che serve andare a tempo?
Penso che quantomeno il 90% dei chitarristi non riesce a tenere il tempo della canzone del sole.

Hai mai provato a fare delle jam blues con un altro paio di chitarristi? Sembra di stare alla fiera delle salsicce, con pezzi di carne che volano di qua e là, per la gioia dello sbattero di turno! :D


La risposta è dentro di te...epperò è sbagliata. - Quelo
AlexUnder .::Mururoa::.

Vero.

rozzezza e mezza bellezza

Allora ... da modestissimo chitarrista della domenica quale io sono, dico che il senso del tempo o ce l'hai o non ce l'hai.

Poi lo puoi affinare suonando con altri ... magari andando oltre al 4/4  .. con tempi dispari e in levare ... però di base devi averlo nel sangue.

 

 

 Figurati, io suono solo alla domenica, più chitarrista della domenica di me non c'è nessuno!

Io sono approdato alla chitarra dopo aver suonato la batteria, raggiungendo anche buoni risultati. Per cui posso dire che andare a tempo non è per me un grandissimo problema, sebbene ultimamente abbia riscontrato una certa lentezza nel muovere la mano destra, sicuramente imputabile allo scarsissimo allenamento.

Però mi senti di dissentire sul senso del tempo, perché all'inizio della mia carriera da batterista andavo proprio alla cavolo, acceleravo, rallentavo, avevo anche poca coordinazione. Insomma, un disastro. Però dopo un pochino di esercizio ho imparato, e dopo cinque anni suonavo con disinvoltura i brani dei Dream Theater (ora ho troppa ruggine addosso per farlo).

Per cui, secondo me, se si viene affiancati da qualcuno si può imparare ad andare a tempo. In fondo è facile, è come ballare. con un po' d'esercizio ci si riesce, non è impossibile. 

Certo che se non te lo insegnano o lo fanno passare in secondo piano non lo imparerai mai bene.

O perlomeno, questo è il mio punto di vista.

Ciao!

Daniele.

Sono d'accordo con te in parte.

 

E' chiaro che quando inizi a studiare uno strumento difficilmente andrai a tempo decentemente, ti ci vuole un minimo di padronanza dello stesso e comunque suonare insieme ad altri ... possibilmente più bravi di te.

Molto sta anche al tipo di musica che ascolti e che tenti di riprodurre; io sono stato purtroppo un cazzone che ha sempre studiato poco ma che ha ascoltato sempre roba poco commerciale (Genesis, Yes, Marilliom, Rush, Big Country, Asia, Toto, Banco, PFM, Orme) dove le ritmiche non erano sempre scontate e ciò mi ha aiutato quando da ragazzo passavo pomeriggi sui dischi a suonare queste cose, ad acquisire un decente senso della tempo.

Quindi suonando tanto ed insieme si migliora .... ma avere il "drive" è tutt'altra cosa!

Quello è nella pelle e non dipende dal fatto sei hai fatto il conservatorio oppure no.

C'è gente che esce da scuole blasonate e ce l'ha e altri no .. gente che non ha studiato e comunque ce l'ha e altri no.

Un mio amico tastierista di un tempo ti suonava Spain di Corea .. da solo .. ma in gruppo a farlo stare a tempo c'era da impegnarsi.

La cosa che mi ha sempre fatto innervosire e quando trovavo batteristi che anzichè dare il tempo .. seguivano quello del gruppo ... con i soliti rallentamenti e accellerazioni.

Avere un batterista che ti porta il tempo è ben altra cosa ... vuol dire potersi concentrare solo sul proprio strumento e dare il massimo senza curarsi di cosa sta facendo l'uno o l'altro elemento della band.

..io ho cominciato ad avvicinarmi alla chitarra prendendo lezioni di classica. Essendo un incostante...ho smesso dopo 9 mesi.

Fatto sta che ho continuato motu proprio, da autodidatta. Mi sono comprato uno scartello di elettrica...ed avendo un senso del ritmo innato, ho sempre sopperito alla scarsa tecnica e poca teoria, con l'orecchio.

Con il gruppo piu' importante che ho avuto, le cover non erano mai fedeli..gli assoli ed i riff erano sempre improvvisati, mai uno uguale all'altro.

..ma, a prescindere dalle capacita', dallo studio, dalla tecnica e dal talento, la musica e' un grande "STRUMENTO" di per se.

COn la musica puoi canalizzare le emozioni e trasformarle in sensazioni, e' come dare vita al "mostro che hai dentro", buono cattivo che sia... per quanto mi riguarda, suonare e' la massima espressione emotiva e creativa che abbiamo.

..e questo STRUMENTO, si trasforma in "potere", quando suoniamo davanti agli altri, quando riusciamo a trasmettere o generare sensazioni in chi ci ascolta...come fosse un antico linguaggio nascosto che solo il musicista e ciascun singolo ascoltatore stanno parlando...