Decima puntata della rubrica che vede Daniele Bazzani e Giovanni Onofri parlare delle...
ultimamente sono tornato a rivedere i live degli u2 vecchi e nuovi. Un ritorno alla mia infanzia.
Secondo me questo gruppo è come se avesse subito un blocco nello sviluppo. Dopo Pop hanno voluto fare marcia indietro, e in pratica hanno dato molto meno. Adesso vedendo anche l'ultimo concerto trasmesso su youtube, quando riprendono quegli arrangiamenti qualcosa in me si muove...
Comments
boccolo2001
Tue, 11/10/2009 - 14:34
Permalink
R: POP
Buttarsi in politica la vedo dura: negli Stati Uniti ci hanno provato Jello Biafra, Henry Rollins e i Gwar. Questi ultimi addirittura tutti insieme per la presidenza. I risultati, per fortuna direi, sono stati poco incoraggianti. Magari a fare l'alter ego di Lady Diana (dal vivo) come fa lo stesso Bono, riesce loro meglio.
ciao
Corrado
_______________________________________________________________________________
There are two things to watch out for the road here; and you are in bed with both of them. - D.L. Roth -
Mancunion
Tue, 11/10/2009 - 14:51
Permalink
Pop? Yup!
Per me Pop rimane un gran bel disco.
E' il solito vecchio discorso: quando un gruppo non ha un'identità, quando fanno cover di se stessi...
Per me i gruppi dovrebbero sciogliersi dopo quattro dischi. Così eliminiamo tutte le discussioni.
Ciao!
- Come per i comunisti e' finito il comunismo, per noi potrebbe finire la fica! R. Remotti
acrobatuv
Tue, 11/10/2009 - 15:23
Permalink
R: Pop? Yup!
ecco cambiare sempre produttori mi pare un idea interessante. Con gli U2 io ho avuto questa sensazione. Loro hanno seguito una loro naturale evoluzione, mai uguali a se stessi e a tratti sperimentali. Fantastici. Si facevano influenzare da quello che ascoltavano, che secondo me per qualsiasi artista è fondamentale. Un artista deve essere una spugna, ricevere input da ogni dove. Un bel giorno arriva POP, lo filiamo in quattro e allora per tornare a vendere tornano sui propri passi... e si finisce il divertimento.
Da questo punto di vista apprezzo tantissimo i radiohead, in continua evoluzione e non esasperati dal marketing.
winston smith