Amplificatori

Pensavo fosse interessante poter confrontare una simulazione del mio GSP1101 con il corrispondente ampli "vero" e quindi mi son dato da fare ricorrendo all'unica possibilità che avevo: un test tra la simulazione JCM 900 e la vera testata in mio possesso. Naturalmente con tutti i limiti che una prova del genere può avere; ma anche no. Nel momento del test ciò che sentivo sotto le dita mentre alternavo i due suoni era praticamente lo stesso, e mi sembra che anche a livello sonoro il confronto regga tranquillamente.

Ciao ragazzi, per prima cosa mi presento: mi chiamo Luca, ho 22 anni e scrivo da Roccasecca (un paesino in provincia di Frosinone, 120 Km a sud di Roma: insomma sono un ciociaro!). Leggo abitualmente Laster, che trovo molto interessante per il numero di argomenti trattati che offrono spesso la possibilità di capirne qualcosa di più relativamente a tanti prodotti. Per questo scrivo questo mio primo articolo in merito a un amplificatore che ho acquistato ai primi di febbraio e che ad oggi penso, dopo tante ore passateci a suonare, di poter recensire. L'amplificatore in questione è un Cornford modello Hellcat a testata, che suono (proprio per essere precisi) sulla mia cassa Mesa Rectocab con coni Vintage30.

Arrivato ai quaranta (e oltre), finalmente possiedo un amplificatore con la B maiuscola. Con la B? Eh si. Parliamo di Bogner. Ho suonato Fender, Traynor, Laney, Peavey. Niente da dire. Ma se vorrete assaggiare un ampli  di classe superiore, dovrete fare come me. Ho venduto tre chitarre, visto che non sono ricco: una Strato Reissue '62, una Takamine 12 e una Fernandes "The Revival" (e i miei amici ancora mi rimproverano). Ma ne è valsa la pena.

Qual è il sogno più ricorrente di qualsiasi chitarrista Rock che si rispetti? Semplice, un muro di casse e millemila watt per un suono capace di generare uno tzunami di persone appena plettra il primo accordo...Qual è invece il sogno ricorrente di noi comuni mortali che suoniamo la chitarra ma siamo limitati da vicini spaccamaroni, mura troppo sottili, vigili urbani e/o forze dell'ordine assortite che come uno tsunami vi travolgeranno non appena plettrerete un accordo appena udibile nella vostra camera? A parte che uno tsunami si porti via lontano i succitati soggetti, ovviamente è poter domare a qualsiasi volume il proprio ampli e tirarne fuori IL SUONO in qualsiasi situazione sonora. Beh, per la prima parte del sogno non si può sperare troppo bene ma riguardo al gestire il volume del proprio ampli come mai prima d'ora forse si è arrivati ad un punto di svolta ed il bello è che ancora una volta l'innovazione parte dal genio italiano...

Tempo fa ho fatto un confronto A / B tra queste due testate stupende ed ho deciso di appuntarmi un po' di cose per condividere le mie opinioni. Va da sè che stiamo parlando di due testate ad un livello così alto che solo i gusti personali possono far pendere da una parte o dall'altra l'ago della bilancia. Ma vediamole più nel dettaglio....

Messaggio promozionale & markettaro. Ho appena ricevuto una email che informa il popolo tutto del fatto che Paolo "pamaz" Mazza, da oggi, diventa distributore ufficiale dei prodotti Bogner Custom Shop. Naturalmente da oggi tutti gli altri marchi non saranno più presi in considerazione ed i Bogner diventano gli ampli di riferimento :-) Si invita pertanto l'utenza a snobbare decisamente tutto ciò che non fa parte della linea in essere, a partire dai prodotti costruiti dallo stesso Paolo Mazza. A parte gli scherzi, auguroni all'amico e collaboratore Paolo per questa sua nuova avventura. Se ti avanza qualche pezzo, sai dove mandarlo...(Foto inside)

Negli ultimi anni la rete, i forum, il passaparola, etc... hanno consentito di ampliare molto il nostro sguardo sul mercato degli strumenti musicali. Ci siamo quindi accorti che oltre a ciò che è possibile vedere nel negozio vicino casa, lì  dove prima iniziava e finiva il nostro mondo, esiste un mare sconfinato di piccoli e medi produttori che mettono qualità e passione nel proprio lavoro. Oggi parliamo di uno di questi, Den Cornell, e di una delle sue creazioni. Un solo accorgimento, non chiamatelo ampli boutique, è semplicemente un amplificatore costruito come si deve.