discontinuo

E' un periodo discontinuo. In tutto.

Il nuovo lavoro (ah, già.. dimenticavo: dai primi giorni di Maggio ho cambiato nuovamente lavoro) è bello. Molto più bello di quanto non fosse il precedente, che già mi piaceva parecchio.

E' un lavoro di responsabilità. E' un lavoro in cui sono finalmente "il capo", dove ho delle persone da dirigere e di cui sono responsabile. Lavoro molto di più, lo stipendio quello è e quello rimane... ma sono, finalmente, in una posizione da cui non potrò tornare indietro. Un avanzamento di carrira, insomma.

Il gruppo va bene. Stiamo suonando, finalmente... abbiamo fatto una serata / concorso il 10 giugno, qua a Roma, e anche se non abbiamo vinto siamo arrivati secondi per un soffio. Il chè vuol dire che non siamo poi così male. E poi faremo, forse, una serata il 2 luglio ed un'altra per il 9/10, ancora da confermare. E più suoniamo, più ci arrivano proposte, mentre la registrazione del disco sta andando avanti bene.

Il basso lo suono sempre meglio, e comunque sia sempre meglio della chitarra. Un  po' mi dispiace, in fondo sono un chitarrista... ma la cosa più importante è fare musica ed amarla, anche se pur di suonare dovessi limitarmi al triangolo.

Anche il canto migliora, merito della dedizione e degli utili consigli di chi mi sta accanto. E quindi anche il mio disco sta andando avanti.

Finalmente ho un ampli per la chitarra, sto finendo di costruire il mio primo pedale (un TS808) e non vedo l'ora di sentirlo. La Stratocaster mi sta conquistando sempre di più.

Vivo per conto mio. Finalmente ho un appartamento tutto per me. Ho preso da poco uno scooter, un Liberty 125 che nel mio cuore sta rimpiazzando il Liberty 50 che mi rubarono 4 anni fa, dopo una Jamsession di quelle che facevamo una volta.

La mia dolce metà è sempre al mio fianco, e anche se ci vediamo poco spesso (come prima) nulla cambia. Anzi, tutto migliora con il tempo :).

Eppure... sento che c'è qualcosa che mi manca.

Ma cosa, poi?

Facendo due conti, il bilancio è positivo. Perchè l'unica cosa veramente negativa, in questo periodo, è la fatica che devo sopportare affinchè tutto vada bene, e se mi rilasso un attimo ho paura che qualcosa possa incepparsi in questa specie di "meccanismo quasi perfetto" che è la mia vita attuale. Ma non mi spaventa faticare, se il risultato è questo.

No, c'è davvero qualcos'altro. Non voglio scadere nel banale, dicendo che "mi manca il tempo per...". Quella è una mancanza cronica, vale per tutti. Non ho problemi così grossi da struggermi l'anima, per fortuna.

Boh. Forse sono solo stanco stasera.

* Rob