Tante cose, sparse, parecchie.

 Intanto sono tornato a casa sabato mattina alle 4, dopo un incredibile ritardo dell'aereo da Berlino. E no, non ci ero andato in vacanza. 2.500 Km in quattro giorni non sono male, sopratutto se gli ultimi 150 si fanno tra le due e le quattro di notte.

Sabato ero talmente rincoglionito che il giorno mi è trascorso addosso senza che me ne rendessi troppo conto. Ovviamente sveglia alle sette, il mio bimbo aveva voglia di giocare col suo papà... come si fa a dire di no? Poi alla sera sono andato a suonare alla Messa, fino a mezzanotte. L'ultimo canto l'ho fatto con un occhio solo, l'altro dormiva.

Domenica andava meglio, tranne che per la bronchite asmatica arrivata a sorpresa. Per cui alle sette del mattino eravamo già in piedi in pediatria per ricevere delucidazioni su quella brutta tosse. Uffa.

Pranzo parentale, dormita colossale e vergognosa (dalle tre alle cinque) ma rigenerante, serata tranquilla a casa. 

Proprio a casa ho fatto pace con l'Ibanez, e l'ho resa una chitarra degna di tale nome. Ho continuato il lavoro di pulizia, mi sono ingegnato ed ho trovato una maniera velocissima per fare il setup al floyd rose in caso di cambio corde. Ora monta le .010 ed è tutta un'altra musica, le ho alzato un pochino l'action ed adesso ricorda una strato nelle prime quattro posizioni, con notevoli differenze tra una posizione e l'altra - monta dei single coil che mi piacciono parecchio, caldissimi - mentre parla l'humbucherese benissimo al ponte, grosso, caldo, completamente diverso dagli altri humbucker delle mie chitarre. E' una chitarra davvero versatile che va a completare le timbriche delle altre due elettriche. Soddisfatto in pieno. Tranne che per la sua forma, è sgraziata. Sembra una modella anoressica, senza curve. La Godin e l'Aria hanno invece delle curve bellissime, davvero sexy. Questa sembra che sia dimagrita troppo e che adesso le vengano fuori le ossa puntute. Vabbè, forse farò una foto per spiegare meglio. L'importate è che adesso dia le giuste sensazioni sulla tastiera ed alle orecchie.

Finisco con un grande dubbio.

Sabato ho suonato con il tastierista inaffidabile. Non ce la faccio a mandarlo via, e forse è sbagliato farlo. Perché lui è proprio così, con la testa nelle supernuvole. Lo facesse apposta, invece è proprio fatto così. 

Per cui mi sa tanto che mi prenderò la mia bella dose di digestivo e continuerò a sopportare le sue distrazioni. Mica devo vincere Sanremo!

Continuo ad essere colpito dalla catastrofe in Abruzzo. Mi ricorda tanto l'alluvione ad Alba, solo che allora bastò una ripulita e tutto fu di nuovo a posto, tranne che per le vittime, se non ricordo male cinque. Qui invece una ripulita non serve a nulla, io penso a chi è sopravvissuto magari con un mutuo per una casa che non esiste più... come diavolo si può fare? Con che occhi puoi rassicurare il tuo bimbo? Spero solo che chi si trova in questa situazione non venga lasciato solo tra un mese, quando non si parlerà più di questa tragedia.

Bòn, tiriamoci su le maniche, oggi si riprende a lavorare. Vediamo di far fruttare un pochino la giornata e le prossime, che il periodo non è dei migliori.

Ciao!

Daniele.

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Ecco la foto delle chitarre, che pietosamente rende le differenze minori di quelle percepibili ad occhio nudo (il telefonino ha una fotocamera da schifo!):

http://www.facebook.com/photo.php?pid=274043&id=1509805958&ref=mf

 

Spero funga il link.

Ciao!

Daniele.