Dei delitti e delle pene

Vorrei fare un po' di considerazioni sparse, o mo' di calderone, su quest'argomento bello tosto. Mi scuso preventivamente per eventuale poca chiarezza o confusionarismo. Negli ultimi giorni molti fatti di cronaca mi hanno dato da pensare su quest’argomento.

Una terrorista che stava scontando 7 (non uno ma sette) ergastoli per la strage di Bologna alla quale viene concessa la semi-libertà.

Una brigatista implicata nel caso Moro che è stata (come molti altri, ma questo è un altro discorso) protetta dal governo francese, non un giorno di condanna scontata, che al momento dell’estradizione, sotto promessa italiana che non sconterà la pena, sta male e non viene più estradata; vabbè questa potrebbe anche starci.

Pietro Maso, notizia fresca, che scontava 30 anni ma dopo 17 avrà la semilibertà e conta di essere libero tra un paio d’anni. Clausola salvamanager per evitare la galera a chi come loro avrà la sfortuna di sbagliare e rovinare tutti gli altri ma salvando i proprio beni personali.

Per reati, ancorpiù se gravi come gli omicidi, non basta secondo me il pentimento, il recupero o il reinserimento. Altrimenti potevano essere condannati tutti a 15 anni salvo buon fine del reinserimento, non agli ergastoli. C’è una parte del concetto di pena che non viene tenuta in considerazione: la deterrenza. Insomma, come dicono i sostenitori della pena di morte, se sai che se uccidi sarai ucciso ci pensi su due volte prima di farlo.La stessa cosa vale per l’ergastolo: se sai che comunque male che vada dopo quindici anni (che non sono comunque pochi) sei libero è diverso.

Ultima cosa sulla pena di morte invece, che sembra spettare solo ai poveracci: in Arabia Saudita la maggior parte sono operai stranieri ai quali viene fatto un processo senza interprete.

Notizia anche questa fresca di ieri: un condannato a morte americano (nero ovviamente) che viene giustiziato nonostante 7 testimoni abbiano ritrattato le testimenianze e denunciato il fatto di essere stati obbligati, sotto minaccia, dalla polizia durante il processo a sostenere il falso.

Ecco il problema della pena di morte non garantisce la giustizia e soprattutto la possibilità di rimediare agli eventuali errori. In sostanza è inutile.

Passiamo a reati meno gravi ma più diffusi.

I mille banchieri di tutto il mondo che prima ci tolgono gli interessi, poi mettono tassi di interesse da usura sui mutui (anni '90, io ho pagato rate al 20%!!!) poi rastrellano piccole somme da ognuno di noi, poi mandano tutto a puttane e vengono salvati a valanghe di soldi da tutti i governi, che li prenderanno ancora da noi. Il tutto, ovviamente, da impuniti.

Poi ci sono manager e imprenditori, vedi Tanzi, Cragnotti che vivono in attesa di giudizio ma nel sempre nel lusso estremo dopo aver rovinato migliaia di famiglie. Un po' come capita in tutte le aziende, quando la proprietà o i dirigenti sbagliano pagano i dipendenti.

Un odontotecnico di provincia che ottiene nonsisacome  (ma sarebbe più esatto dire nonsisapercontodichi) prestiti miliardari, fa i miliardi per sè utilizzando quei prestiti come garanzie, ecc....ecc..., sposa pure la Falchi, poi lo beccano, ma dopo un anno e mezzo è libero, deve solo pagare 650mila euro e amici come prima. Ma se li ha rubati (in pratica) quei soldi che senso ha fargliene ripagare una piccola parte come multa e fargli tenere chissà dove il resto?

Dov'è quindi il concetto di 'deterrenza' per i reati ‘di finanza’: anche in quei casi sai che se sbagli perderai qualcosa ma sarai tranquillo e al sicuro, di certo non patirai la fame e comunque potrai goderti una pensione dorata… Tutto ciò, ovviamente, male che vada.

In ogni caso spesso si dice che i dirigenti o imprenditori (ma anche i politici) guadagnano molto perchè hanno grosse responsabilità. Non è esatto, responsabilità significa, secondo me, pagare le conseguenze di eventuali errori. Se non paghi le conseguenze non hai responsabilità, ma solo potere.

Quindi come si dice al bar: se rubi è meglio che rubi parecchio, esageratamente, perchè se rubi una sola mela vai in galera.

Comments

 Che sotto gli occhi di tutti, queste cose succedono dal dopo guera(con una ere ma guera) e nessuno fa nulla.

Sono attapirato

 

menguicc

Già, c'è stata la famosa storia dell'armadio dei segreti.

In realtà quello che dici può valere per i crimini più gravi di cui sopra.

Per gli altri invece penso che non sia cambiato molto: quelli di cui parlavo sono un po' i nuovi Nobili e come tali intoccabili. Abbiamo addirittura una monarchia ereditaria (tra poco): chi c'è nel consiglio di amministrazione di Mediobanca...?

Saluti

"Guardati da coloro che prima ti danno consiglio, poi parlano male di te...stronzo!" C. Guzzanti

 

Non solo in Italia, purtroppo o per fortuna o nessuno dei due; ah ecco ...non solo in Italia, comunque.

Saluti

"Guardati da coloro che prima ti danno consiglio, poi parlano male di te...stronzo!" C. Guzzanti

 

Ha preso del pirla da destra e sinistra, ma ha preso pure il mio voto alle ultime elezioni.
   Chissà perchè mi trovo sempre dalla parte di quelli che vengono considerati inutili eppure fastidiosi ?

Beh, meglio così. La maggioranza non è un valore, è una misura.

Grande Paolo: Che c'azzecca !!

Non pretendo, quindi, di banalizzarlo.
Però, non essendo questa la sede in cui sia possibile una trattazione non dico esaustiva, della quale non sarei assolutamente capace, ma neanche delle mie povere argomentazioni nel loro insieme, focalizzerei un punto che, secondo me, viene sempre trascurato.
Si parla sempre di eticità della pena, e di effetto deterrente. Aspetti certo non trascurabili, ma per me quello centrale è un altro.

E  tratta della utilità sociale della pena.

Voglio dire: un ragazzo di diciotto anni che fa una rapina a mano armata (la prima, senza precedenti di rilievo), dovrà prima o poi uscire di galera, metti anche che si faccia dieci anni veri, a ventotto anni è fuori.
Su questa persona è interesse della società che si faccia ogni sforzo per la preservazione della sua incolumità nel carcere, perchè non sia esposto al traffico di stupefacenti, che impari un mestiere e sia avviato ad un lavoro. Allo scopo di non trovarsi di fronte ad un indviduo che le comuni esperienze carcerarie  possono soltanto aver peggiorato, messo in contatto con la peggiore feccia epronto a delinquere con più cognizione di prima.
Una persona che, uscita di galera, compie altre quattro rapine, non ne deve più uscire, e ciò per ragioni di sicurezza sociale.

La realtà è che, quasi indipendentemnte dalla gravità del delitto/reato commesso, che è stato comunque commesso nel passato, ciò che maggiormente ci dovrebbe interessare e ciò che accadrà nel futuro.

Il potere deterrente del carcere (nel quale come minimo si rischia il culo anche per una pena minima) è enorme per certe persone, nullo per altre, a prescindere dalla durata, vera o comminata, della pena.

Condivido il tuo titolo e il tuo svolgimento, non reputo i tuoi temi meno importanti, solo non avevo il tempo di trattare anche quelli.

Ti ringrazio per averlo fatto tu.

Saluti

"Guardati da coloro che prima ti danno consiglio, poi parlano male di te...stronzo!" C. Guzzanti

 

Sicuramente mi sono spiegato male, ma a me non interessa particolarmente il futuro di chi ha sbagliato: mi interessa il futuro di quelli che lo incontreranno.
Allora: o ergastolo a tutti o, se si prevede che uno esca, è tuo e mio interesse che esca migliorato.

"Chi ha ucciso una volta o due, chi mi può assicurare che è realmente cambiato? Gli psicologi? I periti?
E se per caso si sbagliano? E' umano prendere delle cantonate."

Per quanto possa sembrare strano, i nostri principi prevedono che si è innocenti fino a prova contraria, principio che riflette l'idea che "è meglio un criminale in più in giro che un innocente in galera" e francamente sono pienamente d'accordo. Purtroppo l'uomo è un essere fallibile (soprattutto l'uomo che lavora dimmerda e non perde tempo quando deve valutare cose così delicate come decidere della libertà di un altro uomo) e sempre più spesso si leggono di errori grossolani, a volte demenziali, di persone che avrebbero dovuto buttar dentro e tirar via la chiave, liberate per "buona condotta"...


Robyz - Grappero forever

Pienamente d'accordo, il problema è che il sistema prevede già questo, il detenuto si presume che passi il tempo a "migliorarsi" e capire cosa ha sbagliato, nella realtà è esposto ad un ambiente degradato con la prospettiva che quando uscirà nessuno gli concederà fiducia e con buona probabilità sarà costretto (quando non fosse già premeditato) a delinquere per sopravvivere...


Robyz - Grappero forever

"E sia chiaro l'Italia non è la piu scandalosa. C'è anche di peggio in grio per il mondo."

Vero, in Irak, in Sudan, in Rhuanda, adesso anche in Kenya è decisamente peggio... dovremmo cominciare a confrontarci con questi standard perchè sono quelli a cui apparteniamo anche se facciamo finta che non sia così


Robyz - Grappero forever

E' la mia parola di oggi.
Ma come si fa a permettere a uno che ha ammazzato il padre, la madre e un fratello, che è scappato a Londra e ha confessato a CHI L'HA VISTO, è tornato, si è fatto dichiarare incapace di intendere, come si fa, dicevo, a concedergli la proprietà della casa dove ha trucidato la famiglia e i circa trecentomila euro di eredità ?

Notizia di oggi anche questa.
Aggiungo che non ha mai detto dove ha fatto sparire i corpi delle vittime. Beh...ma in questi anni è cambiato.

"CAMBIATO ???" Anche Maso, pare abbia partecipato attivamente a laboratori di teatro, palestra e informatica.
E TI CREDO !!! Stai scontando trent'anni di galera.
Io per frequentare un corso di informatica devo pure pagare.

Ciliegina sulla torta, Rai Due cosa trasmette alle dodici e trenta (con i soldi dell'abbonamento che mi costringono a pagare, pena il sequestro del veicolo o l'ipoteca sulla casa) ?
Dieci minuti di intervista a Giucas Casella sulle sue erezioni sull'isola dei famosi. (GIURO CHE E' VERO !)

SCONFORTO.
Torno a cercare casa in Irlanda, speriamo di trovare qualcosa.

Io invece ho appena visto, sempre su  rai2 per restare in tema, Raggio (si chiama così?) quello della contessa vacca (la miniuscola è voluta) che, condannato per tangentopoli, deve 20 milioni di euri al fisco e per difendersi ha detto: " Ma se questi soldi li ho rubati, mi sembra ingiusto deverci pagare le tasse!"

Lui intanto continua a vivere tranquillo nella villa a Portofino, pover'uomo!

Saluti

"Guardati da coloro che prima ti danno consiglio, poi parlano male di te...stronzo!" C. Guzzanti

 

tenetevi la chiave e buttate in mare lui con un bel paio di Geox traspiranti in cemento armato


Robyz - Grappero forever

Altri miei pensieri sparsi:
Non credo nella pena di morte, non ci credo perchè è inapplicabile dall'uomo come essere imperfetto, almeno finchè dalla morte non ci sarà rimedio, non ci credo nemmeno come deterrente ultimo, chi compie un delitto non pensa alle conseguenze, o almeno non ci pensa più di tanto, e forse la minaccia di una detenzione a vita può essere molto più brutta della morte stessa (ma giustamente c'è chi fa notare che la paura della detenzione, come della morte, non è universale e non viene percepita da tutti).
Non so cosa sia un giustizialista, o almeno non capisco come si possa concepire un valore estremamente positivo che è la giustizia, e farne un epiteto dispregiativo a fini politici, ma sono convinto che se ci fosse una percezione della Giustizia vera avremmo molti meno crimini in meno... uscire per strada, guardare la tele, parlare con gli amici, girarsi attorno  e continuamente vedere quanto nella nostra società NON ESISTA UNA GIUSTIZIA ma solo un sistema di leggi che viene applicato in modo iniquo a cittadini di serie A e serie B è uno dei peggiori incentivi a non osservare alcuna legge se non quella che ci fa comodo, vedere continuamente che, non solo i peggiori "mascalzoni" restano impuniti anche nei casi più eclatanti, ma addirittura arrivano a vantarsene, facendo la bella vita e dimostrando che il loro è pure uno stile di vita di successo, non può che portare il sistema a collassare; oggi si ironizza sul fatto che i ragazzini vogliono diventare calciatori e le ragazzine vogliono fare le veline per farsi sbattere dai primi ma arriveremo al punto in cui i modelli di riferimento saranno i delinquenti, i truffatori, i corrotti (e non sto dicendo che ora non siano già dei modelli, ma oggi almeno non lo si va a sbandierare in giro, ma quel minimo di decenza che ti fa vergognare di aspirare a diventare un fottuto delinquente sta sparendo)...
La certezza della pena non è qualcosa che serve al criminale, è qualcosa indispensabile a tutto il resto della società, a partire da chi ha avuto direttamente il danno e che in un qualche modo chiede "soddisfazione" (e sticazzi, il giorno che dovessero ammazzarmi un figlio me ne fotto dei valori cristiani del perdono, se non lo incarcerano lo ammazzo con le mie mani e nemmeno in modo indolore, mi ci devo nutrire col suo tormento!) fino ad arrivare a qualsiasi altra persona che sta meditando se forse non gli convenga pure a lui commettere un crimine tanto probabilmente nemmeno lo beccano e se proprio è sfigato si fa qualche anno di galera, si nasconde i soldi e poi se li gode alla faccia dei poveracci che ha derubato.
La pena per un crimine è applicata secondo la logica di "isolare" il criminale dalla società per impedirgli di nuocere nuovamente, secondo me dovrebbe seguire il principio di costringerlo a riparare il danno che ha fatto alla società, non parlo di lavori forzati senza senso come spaccare pietre ma di lavori che producano e che ripaghino almeno in parte il debito che il criminale ha con la società, fosse anche spaccare pietre se non sa fare altro (e magari con l'incentivo a crearsi una professionalità ed accedere ad incarichi meno pesanti fisicamente).
Come valutare la gravità della pena? è grave sicuramente uccidere una persona ma secondo voi mandare in malora un migliaio di famiglie perchè gli hai rifilato prodotti finanziari farlocchi, o far fallire un'azienda per specularci sopra mandando in disoccupazione centinaia di persone o ancora mandare uno Stato in malora sprecando i soldi dei contribuenti per fini personali (a volte mi chiedo se ci si pensa ancora al fatto che ogni tangente pagata sono soldi RUBATI direttamente alle nostre tasche), secondo voi non è pure peggio considerando che da quel danno ne deriveranno conseguenze devastanti per migliaia di persone? E allora perchè cazzo i reati finanziari sembrano sempre più delle "marachelle" da bontemponi e nessuno sembra più nemmeno farci caso? Almeno negli anni 90, con tangentopoli, la gente si vergognava, qualcuno si è pure tolto la vita per la vergogna (purtroppo qualcuno lo ha fatto proprio perchè era innocente e sentiva che era una cosa troppo infamante), oggi se ne sbattono alla grande, ci scherzano nel migliore dei casi o gridano alla persecuzione.
I reati finanziari, soprattutto quelli legati all'abuso della propria posizione, ancor di più se riguardanti l'amministrazione pubblica, andrebbero puniti con la massima rigidità, chi abusa del proprio ruolo per farsi i cazzi propri ruba due volte, una volta a chi gli da il lavoro ed una al Popolo, la pena dovrebbe essere raddoppiata.
My two cents


Robyz - Grappero forever