Decima puntata della rubrica che vede Daniele Bazzani e Giovanni Onofri parlare delle...
Trenta, trentuno, trentadue…..quanta differenza c’è tra queste tre fasce d’età?
Ben poca, anzi forze nessuna perché tre anni non fanno la differenza.
Cazzate! Perché quando quel lasso di tempo si accavalla tra ventinove e trenta la tua vita cambia rotta!
I trenta ti danno la consapevolezza che fino a ventinove non avevi, o almeno, fino a ventinove credevi che tante cose l’avresti fatte, pensavi a te trentenne e non ti immaginavi così, pensavi a te collocandoti dove hai sempre creduto e sperato che saresti stato….e invece….sei lì, consapevole che ormai spetta a qualcun’ altro cambiare il mondo, perché tu non ci sei riuscito.
Allora torni quei quindici giorni l’anno a Villa Camponeschi, dove hai passato le migliori estati della tua vita e riconosci gli odori e i colori, le sensazioni, i suoni di quando eri piccolo, ma ti guardi le mani, le braccia….l’immagine che riflette l’acqua della Fonte Vecchia non è quella di un bambino, ma di un uomo, un uomo che con tutta la nostalgia del mondo darebbe due anni della sua vita per rivivere un estate come quelle trascorse lì, una qualsiasi, non una in particolare, perché non era il posto, non era il periodo storico ad essere stupendo, ma era l’ingenua speranza che “da grande” saresti stato qualcuno.
Chi m’ha tolto certe speranze? E la grinta, chi se l’è presa?
Sopravvivo, come tutti, come chi adesso, scavallando dai trentanove ai quaranta legge e pensa….ragazzo mio, se avessi io trent’anni….
Comments
ZosoSuperStar
Tue, 09/30/2008 - 17:40
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R: Eccomi...
la speranza è come l'ottimismo, ce l 'ho nel DNA, solo che certe volte penso a come sia possibile che chi non merita vive bene e chi merita lo prende nel culo! Ingiustizie alle quali una persona "viva" pensa e ci si scontra.
Pensai è bello, che dove finiscono le mie dita, debba in qualche modo cominciare una Chitarra... (Fabrizio De Andrè)
Mancunion
Tue, 09/30/2008 - 17:27
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Fratelli nella notte (quasi)
A ventinove anni sei giovane, te lo dicono tutti.
A trenta ti dicono che sei 'ancora' giovane...
Mi trovo in un momento simile, anzi forse con meno certezze: non ho lavoro, non ho legami, vivo all'estero...
Domani parto per l'Ungheria per un colloquio di lavoro. Gia'... l'Ungheria. Ci ho vissuto per quasi due anni, vivevo nell'agiatezza che uno stipendio da dirigente inglese ti puo' dare li'.
Adesso, in piena crisi economica, torno e se mi va bene mi daranno uno stipendio da dirigente ungherese (1/4 di quello che percepivo solo sei mesi fa'). Non si tratta solo di soldi - anche se i soldi aiutano.
Si tratta del fatto che, avendo fatto dei progetti a lungo termine, ad un tratto sembra tutto essere andato a farsi benedire. A 32 anni mi ritrovo senza nulla di concreto in mano, a parte qualche chitarra ;)
Di diventare qualcuno francamente non mi importa, io so' di essere "qualcuno", ora bisogna vedere come si srotoleranno questi giorni e mesi.
Io ho un'idea del perche' la nostra generazione l'ha presa nel culo. Ma me la tengo per me perche' non vorrei offendere nessuno. Nel mio piccolo pero' cerchero' di lasciare questo posto un posto migliore, se c'e' una cosa per cui vale la pena ancora lottare e' lasciare qualcosa a quelli (figli, chi ne ha) che verranno.
A me, a noi, noi non e' che ci abbiano lasciato granche', si puo' solo migliorare.
- Come per i comunisti e' finito il comunismo, per noi potrebbe finire la fica! R. Remotti
godin
Wed, 10/01/2008 - 00:06
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R: Fratelli nella notte (quasi)
>>> Io ho un'idea del perche' la nostra generazione l'ha presa nel culo.
i bambini di oggi, purtroppo, da adulti temo staranno ancora peggio di un ventenne di oggi, che comunque in generale sta peggio di noi over 30....
e un fortissimo INCULOALLABALENA a te per il colloquio... speriamo che i nostri ragionamenti deliranti in quella pagina del tuo blog ti siano stati, almeno in parte, d'aiuto....
poi, facci sapere com'è andata!!
robyz
Tue, 09/30/2008 - 18:36
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Forse hai ragione... nel
Forse hai ragione... nel senso che leggendo ho pensato che i trentanni sono una tappa della vita, non necessariamente da attraversare a trentanni, ma è un passaggio che prima o poi divide la tua vita da "giovane" con quella da "adulto", prima fai quello che vuoi, quasi quando vuoi, e senza rendere conto a nessuno, senza pensare a domani ne tantomeno a dove ti trovi in quel momento, dopo ti guardi necessariamente allo specchio, percepisci che sei da qualche parte e soprattutto percepisci che senti il bisogno di sapere dove ti trovi e magari anche dove stai andando... non so se è normale che a trentanni uno capiti in questa fase, a me sta succedendo adesso e ne ho 34, forse mi è successo in parte già da 4 anni, nel senso che il mio ritmo di vita è cambiato, sono cambiate le priorità ma solo oggi sento la maledetta vocina che mi spinge a chiedermi dove cazzo sono aesso e dove sto andando... forse sto realizzando anche io che sarei voluto diventare qualcuno, magari avere solo la sicurezza e la stabilità, magari anche un lavoro che mi appaga invece di uno che paga solamente, accorgermi che il lavoro che prima mi divertiva e mi piaceva, oggi sta diventando monotono e senza sbocchi, avere paura di lasciare per qualcos'altro perchè ho paura, e cazzo, ne ho ben motivo guardandomi attorno e constatando che tutto sommato sono pure molto fortunato perchè ho tanti amici e conoscenti che stanno messi peggio anche se sono più in gamba di me... poi leggo della vicenda di Manc, che ho sempre ammirato per i risultati, la voglia di mettersi in gioco e che oggi, dopo un percorso che sembrava destinato ad andare sempre più alla grande, oggi si dimostra seriamente preoccupato e scoraggiato, e penso ai miei che si sono fatti un culo tutta la vita per vedersi mangiati i risultati da un destino beffardo e traditore, o altri parenti stretti che sono passati da una vita d'alta società ad una situazione precaria... non per voler sembrare attaccato ai soldi o alle cose materiali, ma voglio rimarcare il discorso della sicurezza e stabilità, uno campa, fa sacrifici, crede di essere arrivato ad un punto in cui, male che vada, può sempre stare al caldo e mangiare tre volte al giorno ed invece in poco tempo il destino ti sbatte in faccia la dura realtà della vita che anche dalle vette più alte puoi cadere e tornare a zero... forse hanno ragione i vari berlusca e arrampicatori senza limiti, non c'è limite all'accumulare ricchezza e potere perchè se riesci a salire abbastanza in alto, anche nell'ipotesi di fare un volo in caduta libera, finisce che muori di vecchiaia prima di toccare il suolo.
Robyz - Grappero forever
ZosoSuperStar
Tue, 09/30/2008 - 19:18
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"anche nell'ipotesi di fare
"anche nell'ipotesi di fare un volo in caduta libera, finisce che muori di vecchiaia prima di toccare il suolo."
c'è poco da dire...frase bellissima in un contesto bellissimo! LA vita ragazzi avvolte sembra che ci prenda a calci in culo.
Certo, sò che c'è chi sta veramente male, nel senso che tutto sommato è un periodo, mentre c'è chi almeno la speranza l'ha ormai abbandonata! Comunque GRAZIE, grazie a tutti!
PS: è incredibile pensare che con "sconosciuti" mi posso trovare così bene! Lasteriani vi amo!
Pensai è bello, che dove finiscono le mie dita, debba in qualche modo cominciare una Chitarra... (Fabrizio De Andrè)
robyz
Tue, 09/30/2008 - 20:13
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R: "anche nell'ipotesi di fare
Quello che mi piace di questa rivoluzione digitale è che mi ha fatto scoprire un sacco di persone e capire che in fondo siamo tutti presi dagli stessi problemi, le stesse domande che ci affliggono, le incertezze, gli entusiasmi... io credo che questo sia fantastico, sapere che non sei solo, che quello che ti accade succede a mille altri come te, sapere queste cose ti aiuta a superarlo o almeno a sopportarlo con più serenità e perchè no, magari aiutandosi l'un l'altro quando è possibile; molti pensano che internet spersonalizzi, che aiuti a fingere, che allontani, ma si sbagliano, in certi casi può essere anche vero, ma leggere "dentro" le persone aprendo ua pagina di diario, senza filtri, senza queli meccanismi e quelle maschere che si usano quando si ha davanti una persona fisica, per convernzioni sociali, per paura di essere giudicato debole... io credo che sia molto meno facile essere sinceri quando si ha persone davanti, quando dal tuo comportamento, da quello che sembri, può dipendere un favore, un vantaggio o semplicemente un posto nella scala sociale.
Robyz - Grappero forever
maoskorpio
Wed, 10/01/2008 - 11:00
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la mia storia
la mia storia la conosci...il mio pensiero è uguale al tuo,...