La fine dell'Odissea (ovvero come sono "brave" le poste italiane......)

Sta mattina di sopresa (me l'aspettavo a casa) mi arriva in ufficio (alleluja) un pacco enorme!

Dentro c'è la mia amatissima Jacaranda 7 corde! Quello che è successo alla chitarra puo' far ben concorrenza al mitico racconto di Omero, ma fatemi fare un po' di ordine a tutta sta storia.

La chitarra va benissimo, ma essendo nuova ci sono un paio di finezze liuteristiche che vorrei far regolare. L'idea era di passare personalmente a Milano ma l'unico fine-settimana in cui avevo tempo (vi ricordo che sono sfizzero) il liutaio non era in negozio. Fatto sta che la settimana dopo dovevo andare per 2 settimana a servizio militare (cose sfizzere che non sto qui ora a spiegarvi, comunque ogni anno per 2-3 settimane dobbiamo andare in grigioverde) e sentendo il liutaio per telefono ci eravamo detti che in quelle 2 settimane la chitarra non mi serviva e quindi gliela potevo imballare e spedire per posta al laboratorio, lui avrebbe fatto i lavoretti del caso ed il mezzo sarebbe ritornato al mio rientro da militare. Tutto liscio, logico e senza una piega! Quindi fiducioso imballo la chitarra, vado all'ufficio postale e spedisco.

Di tutta la faccenda avevo solo sottovalutato un punto chiave: le poste italiane!

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Infatti la chitarra non è mai arrivata a Milano, ma è rimasta per 2 settimane ferma all'ufficio postale/doganale di Lonate (dove vengono smistati tutti i pacchi internazionali da e per lo stivale)! Questi "postini" avevano mandato pure una lettera di posta PRIORITARIA al liutaio per chiedere chiarimenti anche sulle tasse IVA, tutte le vaccate doganali, etc, etc... per far entrare ufficialmente la chitarra nel paese, solo che questa lettera al liutaio NON è MAI ARRIVATA!

Insomma abbiamo vissuto 2 settimane di dubbi atroci col liutaio che aspettava un pacco che non arrivava mai ed entrambi che non sapevamo dov'era! Alla fine ho dovuto ancora muovermi da solo, ricercare i contatti dell'ufficio postale e chiamare di persona per chiarire tutta la storia (e non sapete che sollievo sapere che il pacco era li e non chissà dove non si sa!)! 

Su decisione del liutaio (approvatissima dal sottoscritto) il pacco/chitarra è stato infine ritornato al mittente, uno per rottura di cabasisi ab limitum di entrambi e due perchè il liutaio doveva ancora pagare alla dogana 150 EURI di sdoganamento (e per una chitarra da far riparare, spedita e dichiarata come REGALO!!!!)!

Totale: un mese di snervanti attese e dubbi e tra spedizioni e ritiri 70euro buttati nella toletta!

Comunque se qualcuno dovesse avere problemi di sdoganamento eccovi un paio di indirizzi utili:

Gateway Internazionale Poste Italiane
Lonate Pozzolo VA
lonate-import@sda.it
relpublonate@sda.it
tel.0331.662404 
fax0331.662438

 

in bocca al lupo e in culo alla balena!

 

Comments

Secondo me è la dicitura "regalo", noto trucco degli importatori clandestini della Domenica, ad aver fatto scattare il blocco in dogana... forse (ma non so se è possibile) visto che eri in regola andava chiaramente dichiarato che si trattava di un oggetto che andava riparato e restituito al mittente (una volta si metteva merce in visione). Comunque alle dogane in generale si sono accorti che ultimamente (complice anche un certo "atteggiamento" degli importatori Italioti) transitano un sacco di GIFT e pacchi grandi con valori ridicoli e così non li lasciano più passare senza controllare. Il che, con il dollaro a questi livelli, continua a non essere un deterrente efficace :-)