Quanto io AMI insegnare lo sa chiunque mi conosca. Col lavoro in studio idem. Paradossalmente, l'aspetto che negli anni ho dovuto sacrificare è stato il live: una sofferenza, ma senza rimpianti, perché mi avrebbe impedito il resto. Quindi, negli anni ho detto regolarmente "no" a qualsiasi richieda che non fosse episodica, una botta e via. Lasciando anche opportunità interessanti, ma incompatibili col resto delle attività musicali, su cui tocca pure campare.  Stavolta no. Stavolta ho detto "sì". A una proposta peraltro inattesa, insolita, potenzialmente anche lontana da quello che ho fatto negli ultimi anni. La cantante è bravissima (è lei che mi ha fermato per strada per propormi la cosa), tranquilla, organizzativamente efficacissima. Bassista e batterista sono professionisti musicalmente meravigliosi e umanamente squisiti. L'idea di "prove" è del tipo "massima creatività negli arrangiamenti ma a ogni prova bisogna entrare assolutamente preparati e uscire con 4 o 5 brani finiti". Dovrebbe essere normale, e invece è un privilegio di pochi. Me ne compiaccio. Let's rock.