8 ottobre: non dimentichiamo -

..... e magari troviamo un attimo per leggere qui

http://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_di_linate

e rivolgere un pensiero a quelle persone che hanno dovuto subire sulla loro pelle

  • radar di terra inattivi
  • aeroporti che fanno atterrare aerei che non ne hanno titolo
  • aeroporti che tengono a terra scritte invisibili e fanno confondere un cinque con un sei
  • controllori che "credevano".... si sono costruiti "l'errata convinzione"
  • sistemi radio con l'amplificazione sul registrato e non in cuffia dell'operatore (fantastico, vero?)

 

e, dopo, la scritta S4 è stata cancellata (tanto, i controllori non ne erano a conoscenza...) ...ma ci volevano più di cento morti per mettere quei NO ENTRY che si vedono adesso?

 

 

 

Comments

A quei tempi ero  a scuola quando successe il disastro e ci avvisarono quasi in diretta dell'accaduto, dato che abito a 2-3 km in linea d'aria da Linate...

purtroppo per l'ennesima volta la (poca) giustizia non ha fatto altro che rigirare il dito nella piaga... 

Anch'io mi sono letto un po' di cose sull'argomento.
Premesso che ahimè la causa principale di tali tragedie è quasi sempre l'errore umano è pure vero che si possono prendere validissimi accorgimenti.
Pescando dall'elenco di tutti gli errori/omissioni che hai indicato al primo posto c'è la mancanza del radar di terra.
E' raccapricciante notare come l'importanza del radar di terra fosse ben nota da tempo, dato che avrebbe evitato anche il disastro di Tenerife del 1977
Come dire che 583 morti e 24 anni di riflessione non sono bastati a convincere tutti.
Al solito la storia insegna ma l'uomo non impara.

Gigi (aka Alfio)

 


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Che dire, ci sarebbero duemila cose da dire. Io provo a dirne qualcuna, anche se ammetto che sono un po' di "parte".

Intanto grande Gigi che hai tirato fuori Tenerife: incidente molto simile come dinamica, forse un po' meno come cause: il comandante del 747 decollò (più o meno) consapevolemente senza autorizzazione, i controllori avevano ben chiaro in testa che un'aereo doveva ancora liberare la pista e che l'altro non era stato autorizzato al decollo.
A Linate ha regnato la confusione circa la posizione dell'executive per parecchi minuti DOPO la collisione, come poi si capisce bene leggendo la relazione d'inchiesta di ANSV.

Come giustamente detto nel blog, è il sistema che non ha funzionato e si sono dovuti aspettare i morti per risolvere certe questioni. Una cosa che può sembrare italianissima ma che ha avuto precedenti pure in altri paesi  più "aeronauticamente evoluti". Partendo dal famoso incidente del Concorde fino a risalire ai primi voli con aerei passeggeri a reazione.

La cosa particolarmente storta di questa incidente, italianissima invece, è la reazione mediatica/giudiziaria del post incidente: molta attenzione al "controllore", poca attenzione a chi a quel controllore doveva fornire gli strumenti e l'addestramento per lavorare. Nessun "recurrent training" era stato effettuato prima dell'incidente, nessun corso "procedure per bassa visibilità" (figuriamoci, manco esistevano in quella data).
Alla fine del terzo grado si ha che il controllore ha la stessa responsabilità dell'amministratore delegato e del capo impianto di ENAV,  e del responsabile SEA, chi cioè doveva dare le procedure, l'addestramento, i radar, curarsi delle segnaletiche a terra.
Assolti completamente i responsabili ENAC, cioè coloro che dovevano, per legge, sorvegliare sul sistema: come a dire che il sistema era giusto, ma gli attori sbagliati.
Almeno dal punto di vista operativo molte cose sono cambiate: procedure corrette, radar negli aeroporti maggiori, infrastrutture e segnaletiche migliorate e adeguate.
Una piccola nota a margine: la presenza del radar, in generale, non implica un aumento di sicurezza, ma soltanto un aumento della "speditezza" del traffico. La sicurezza è sempre garantita dall'applicazione delle procedure.
Spero di non essermi dilungato troppo!
Fulvio
Ciao Ciao!!

 

Easy like sunday morning... Sometimes!

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"Tenerife.... incidente molto simile come dinamica, forse un po' meno come cause: il comandante del 747 decollò (più o meno) consapevolemente senza autorizzazione"

Su questo non c'è dubbio, anche il pilota dell'altro 747 (il Pan Am) disobbedì al controllore liberando la pista da un'altra uscita. Il punto che volevo rimarcare era che l'accorgimento tecnico avrebbe potuto rimediare alla combinazione, rivelatasi fatale, di errori umani e circostanze sfavorevoli (nebbia, traffico dirottato su quell'aeroporto ecc.)

"La cosa particolarmente storta di questa incidente, italianissima invece, è la reazione mediatica/giudiziaria del post incidente"

Tristemente vero, specie quell' "italianissima".

Grazie Fulvio per il prezioso intervento da addetto ai lavori.
 

Gigi (aka Alfio)

 


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Ciao!!
Si si, giustissima la tua considerazione!!!
Anche se forse a Tenerife la concentrazione di errori umani ha superato di gran lunga le mancanze strutturali.
Ma come giustamente dici tu, poco cambia: sempre una combinazione di cause rimane!
Ciao! Grazie!
Fulvio
Easy like sunday morning... Sometimes!

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Il punto che volevo rimarcare era che l'accorgimento tecnico avrebbe potuto rimediare alla combinazione, rivelatasi fatale, di errori umani e circostanze sfavorevoli (nebbia, traffico dirottato su quell'aeroporto ecc.)

 

Oppure giriamo la frase: la perizia umana avrebbe potuto rimediare alla combinazione, rivelatasi sfavorevole, di "accorgimenti tecnici" e circostanze sfavorevoli (nebbia, etc.) ..... questo mio "girare la frase" sta in piedi, secondo voi??

ovviamente per Tenerife sappiamo che non è così, ma per Linate.... cosa mi dite?

Fulvio,  non pensare che ce l'abbia con il controllore... credo semplicemente che, se si fosse fatto venire qualche dubbio e/o non avesse parlato in italiano con quello subito dopo, forse non staremmo qui a parlarne perchè sarebbe stata una mattina come tutte le altre.... poi, sono ben conscio che il controllore era la punta dell'iceberg, per quanto riguarda le responsabilità, questo è chiaro -

Ecco, per esempio... mi è ben evidente il fatto che, il giorno che andrai a Linate (o magari anche a MXP) a fare il GND, quando qualcuno prenderà l'R5 in una mattina di nebbia con il radar fuori uso, ecco.... in quel momento se tu sarai là, AVRAI I BRIVIDI LUNGO LA SCHIENA E FARAI CENTOMILA CONTROLLI PER VERIFICARE CHE SIA VERAMENTE SULL'R5..... certo, abbiamo avuto un tale drammatico precedente!.... ma senza questi poveri 118 morti, quale potrebbe essere l'approccio di uno di voi a fenomeni tipo quello che ha fatalmente dato luogo a quei tragici eventi? Ti è capitato di parlarne con i colleghi? cosa vi siete detti, in generale?

 

Ciao!!
Urca, hai posto delle belle domande, costruttive!!
Vediamone una per volta!
Pur non conoscendo di persona il controllore in turno sono convinto che quella domande se le sia posta milioni di volte: capita di porsi problemi tipo "Ma se quello lo avessi istruito diversamente, forse sarebbe venuto tutto più spedito" e si pensa a un paio di minuti di ritardo in più o in meno, il tutto con 118 persone sulla coscienza è ancora più sentito e se lo porterà fino alla fine dei suoi giorni.
Altra risposta è se, un'altra controllore si fosse fatto venire i dubbi nelle stesse condizioni: sinceramente non so, molte altre persone avrebbero sbagliato al suo posto, e qui entrano in gioco fattori di operazioni senza procedure stabilite (il collega operava utilizzando uno schema mentale, il riporto alle stop bar del R5 a nord della pista principale tanto per intendersi, che non era riportato da nessuna parte e che era utilizzato come pratica operativa in mancaza di qualsiasi altra indicazione) e la tendenza ad andare oltre i limiti stabiliti per abitudine e/o prassi addestrativa (doveva esserci un solo movimento per tutta l'area aeroportuale, in realtà vi erano almeno 6 aeromobili in giro, perchè tanto "si era sempre fatto così" e nell'addestramento locale si "era sempre fatto così").
Dette queste cose, che sono anche a carico del singolo controllore, credo si possa girare la domanda da te fatta a tutto gli attori:
- e se la signora, per giunta sola, del turno di notte all'uffico controllo traffico (ENAC) avesse controllato i documenti del Cessna?
- e se la riunione per l'ammodernamento delle segnaletiche non fosse stata un nulla di fatto?
- e se l'ammodernamento del radar di terra non fosse stato messo in secondo piano da altri investimenti?
- e se l'equipaggio del MD87 avesse scelto il decollo con piena potenza invece che con potenza leggermente minore?

Il controllore è una barriera che previene l'incidente, così come lo erano tutte le altre: in un buon sistema il cedere di una barriera viene contenuto dalle altre, in un cattivo sistema, come quelle in vigore la mattina dell'incidente,  il cadere di una barriera si porta dietro tutte le altre.

Detto ciò, la tua domanda iniziale ha una risposta chiara, ovvero "Si, se si fosse fatto venire il dubbio, probabilmente sarebbe stata una mattina come le altre". Anche se rimango tanti altri dubbi e si rischia di sconfinare nella retorica pura e semplice.

Per quanto riguarda l'approccio a fenomeni critici, anche questo è migliorato in seguito all'incidente di Linate: sia in fase addestrativa, sia nella vita operativa. Non mi è mai capitato di pensare seriamente o di sentir dire seriamente "Tanto non è mai successo niente!".
D'altra parte sono diventato controllore ben dopo l'incidente di Linate, e certe mentalità come quella detta su sono sparite: l'unico modo con cui si va "oltre" certe regole è l'utilizzo della ragionevole certezza, che si basa sull'osservazione visiva di tutta la situazione in corso, e non si applica certo alla leggera in situazioni meteo/infrastrutturali avverse.
Con i colleghi, sia durante il corso, sia dopo, si è parlato ampiamente di Linate, si sono studiate le registrazioni e il rapporto d'inchiesta, e in generale è sempre prevalsa un'idea di abbandono dei vari personaggi coinvolti al proprio destino: cosa ovviamente deleteria, come Murphy insegna. Oltre a questo, sicuramente la sensibilità nei confronti delle "piccole cose" è aumentate, e in generale l'attenzione al rispetto delle nuove procedure.
Anche se, parlo non conscendo approfonditamente il mondo Controllo Del Traffico Aereo pre-Linate...
Non so, forse ho fatto un po' di casotto!
Grazie!
Ciao!!

Easy like sunday morning... Sometimes!

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e se l'equipaggio del MD87 avesse scelto il decollo con piena potenza invece che con potenza leggermente minore?

 

E' vero!!! Questa non me l'ero mai chiesta!!! Se fosse decollato full power, con tutta probabilità l'avrebbe sfilato e, magari, la spinta dei reattori l'avrebbe tritato tutto o in parte (E' UN'IPOTESI!!! Smentitemi pure, se ho scritto una minchiata)

.... mal che fosse andata, però, avremmo avuto quattro morti e non 118...   non credo che l'MD avrebbe avuto ripercussioni pesanti, nell'attimo in cui l'uscita dei reattori avrebbe "sparato" contro il Cessna..... boh.....

Ciao!!
Guarda, considerando che il carrello anteriore dell'MD87 è passato sopra al Citation credo sia molto probabile che con il decollo full power sarebbe sfilato senza danni: la turbolenza di scia e i reattori sono si presenti, ma probabilmente non avrebbero fanno praticamente niente, se non qualche danno ad superfici mobili e antenne...
Il decollo con potenza ridotta è una pratica operativa consolidata: i motori a getto moderni hanno ormai un esubero ti potenza tale che in condizioni di peso non elevato, su piste lunghe e in condizioni di aria fredda allungando di poco la corsa di decollo si evitano usure (e costi di manutenzione) ai propulsori.
Grazie ancora per aver affrontato l'argomento!
Ciao!
Fulvio
Easy like sunday morning... Sometimes!

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certe mentalità come quella detta su sono sparite - sicuramente la sensibilità nei confronti delle "piccole cose" è aumentate, e in generale l'attenzione al rispetto delle nuove procedure.

positivo, molto positivo!!

 

 

Guarda, mentre stavo copiando la tua parte di frase mi è venuto in mente un documentario, che ho visto sulla TV Svizzera non saprei di preciso quando (ma almeno 15 anni or sono) - Cosa hanno fatto: praticamente si sono girati un po' di aeroporti dell'ex Unione Sovietica, partendo dal presupposto che, per andare in medio Oriente, si passa di lì .....

e, al di fuori degli hub più trafficati, hanno trovato piccoli aeroporti dove il personale di torre (peraltro gentilissimo nei confronti dei giornalisti) seguiva i voli con una tecnica medioevale..... TRACCIANDONE LA ROTTA CON LA SQUADRA E LA MATITA SULLA CARTINA e, oltretutto, non padroneggiava a sufficienza l'inglese al punto di gestire in modo sicuro una conversazione via radio.....

alla fine sono arrivati ad una conclusione - detta "alla Svizzera" in modo molto elegante ma efficace - del tipo: "occhio che, se andate in Giappone e passate da lassù, passate qualche ora in mano a gente del genere, ed oltretutto manca la certezza che capisca correttamente tutto quello che il vostro pilota tenta di dire"

 

....ecco, devo dire..... era abbastanza inquietante da guardare.....

 

Oppure giriamo la frase: la perizia umana avrebbe potuto rimediare alla combinazione, rivelatasi sfavorevole, di "accorgimenti tecnici" e circostanze sfavorevoli (nebbia, etc.) ..... questo mio "girare la frase" sta in piedi, secondo voi??

Rispondo solo a questa domanda e peraltro con una risposta dettata dal "buon senso".
Non sono controllore di volo e non ho la conoscenza tecnica tua e du Fulvio per cui è bene che l'approfondimento sia a vostra cura, come del resto avete fatto nei commenti sotto.
Bene tu chiedevi se sta in piedi girare la domanda. La mia idea è che teoricamente si, sta in piedi ma in pratica, IMHO, l'utilizzo a monte di doppie sicurezze dà più garanzie che un surplus di attenzione da parte degli uomini coinvolti.
Secondo me, il "farai centomila controlli" non è la strada giusta. E' inevitabile che a dispetto della posta in gioco chiunque faccia un mestiere in cui ci sono responsabilità rispetto alla vita umana tende alla lunga a svolgerlo come un lavoro normale. Ed è cosi che deve essere, dal chirurgo all'autista, al pilota al controllore di volo, per cui la soluzione è quella di affidarsi a procedure collaudate che siano "intrinsecamente" affidabili piuttosto che non ad un surplus di scrupolo da parte dell'operatore coinvolto.
E' per questo che io, pur da puro e semplice curioso non edotto  in materia, sostengo che il surplus di accorgimenti tecnici è una strada che dà più garanzie.
Sappiamo bene che ogni aereo plurimotore è in grado di eseguire qualunque manovra con un motore spento.
Sappiamo bene che la lunghezza delle piste è ridondante rispetto alle esigenze di decollo e atterraggio dei velivoli.
Queste sono misure di sicurezza che non perdono mai di validità a prescindere dal contesto e non sono basate invece sulla richiesta di una "prestazione particolare" del pilota o controllore in servizio.
A Tenerife, per tornare all'esempio che citavo, sempre secondo me, e sempre con una bella dose di senno di poi, sarebbe stato più semplice che il controllore notasse con un radar di terra che il KLM fosse in movimento mentre il PANAM era ancora in pista  piuttosto che si prendesse lo scrupolo di verificare via radio che il KLM non fosse già partito nonostante l'indicazione di "hold on".
In sostanza la mia idea quindi è: facciamo fare il lavoro di routine all'uomo e affidiamo lo straordinario, in senso di misure di sicurezza ridondanti, agli accorgimenti tecnici.

Gigi (aka Alfio)

 


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Secondo me hai espresso il problema al meglio!
L'uomo sbaglia e sbaglierà sempre. Le procedure sono molto più controllabili, anche se ideate dall'uomo, in quanto è possibile valutarle a mente fredda e con tutto il tempo necessario.
E in effetti è poi quello che si fa in tutti i campi "critici", compreso il mondo dell'aviazione. Un esempio su tutti: per comunicare l'autorizzazione al decollo ( o atterraggio) è necessario avere (o avere la ragionevole certezza di ) pista libera da altri aerei.
Ecco che  arrivano i classici piccoli monomotori da turismo a 4 o 2 posti. In piste come quella di Montichiari capita di richiedere un mancato atterraggio nonostante uno dei due sia a 2 Km e mezzo dal'altro, con corse di decollo di circa il 20% della distanza tra i due. Però si fa, perchè si è sicuri che è l'unica procedura che permette la corretta separazione, al di là delle valutazioni personali, amicizie con i piloti, colpi di testa, tempo infausto, ecc ecc.
E da qui si sale a tutte le altre procedure, da quelle in bassa visibilità alle separazioni in volo senza radar....
Ciao!!
Fulvio
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