Decima puntata della rubrica che vede Daniele Bazzani e Giovanni Onofri parlare delle...
Anche un altro volto amico della TV ci ha lasciato, lieto compagno di tante serate tracorse in famiglia davanti al nuovo focolare domestico in bianco e nero delle famiglie italiane degli anni sessanta. Virgilio Savona è stato il leader del mitico Quartetto Cetra, uno dei più celebri e preparati quartetti vocali italiani che ha dominato le scene italiane per un intero ventennio dal 1950 al 1970.
Diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia in pianoforte, è stato un ottimo compositore ed arrangiatore, con all'attivo un centinaio di canzoni da egli scritte e musicate. Si è spento alla veneranda età di 89 anni a Milano, dove viveva da sempre con la moglie coetanea Lucia Mannucci, ormai ultima sopravvissuta al marito ed agli altri due componenti del leggendario quartetto: Tata Giacobetti, autore dei testi - deceduto nel 1988 - e Felice Chiusano, morto nel 1990.
Il maestro era nato a Palermo, Già all'età di sei anni dimostrò di essere un bambino prodigio alla tastiera di un pianoforte: dotato di un non trascurabile livello culturale, fin dalla sua giovinezza si è sempre cimentato a progetti e creazioni artistiche e musicali sempre molto originali e sperimentali: uno dei lavori per i quali merita di essere ricordato è l'album del 1970 «Sexus et politica», nel quale aveva inserito alcuni testi dei classici latini (Orazio, Ovidio, Catone), collaborando con il grande e compianto Giorgio Gaber.
Un suo brano del 1954, «Troppi affari, cavaliere», dedicato allo stress di un uomo d'affari troppo preso e stressato dai suoi interessi economici, è stato ripreso dagli Avion Travel e da Paola Cortellesi.

Dopo aver lavorato a lungo negli anni cinquanta nella "Rivista", con Garinei e Giovannini, accanto a Wanda Osiris e ad Alberto Sordi, è stato uno dei pionieri della TV italiana. Di lui ricorderemo «In quattro si viaggia meglio» e «Jazz il bandito», prodotti di altissimo pregio per l'ottima elaborazione vocale da parte dei Cetra, una solida e preparata formazione vocale che si ispirava al jazz ed allo swing, senza però mai rinunciare ad una vena di umorismo e di ironia. Come potremo infatti dimenticarci delle goliardiche ed irresistibili parodie musicali di «Biblioteca di Studio Uno»?
La grande popolarità dei Cetra è altresì legata ad indimenticabili motivi che sono diventati dei classici del Varietà musicale televisivo italiano: «In un vecchio palco della Scala», «Un disco dei Platters», «Nella vecchia fattoria», «Però mi vuole bene» e «Donna».
Memorabili sono infine le collaborazioni musicali dei Cetra con il Maestro Gorni Kramer, produttore di «Un bacio a mezzanotte», e con il Maestro Lelio Luttazzi nella realizzazione di «Vecchia America».
L'ultimo concerto dei Cetra è stato tenuto a Bologna, nel 1988, prima del loro definitivo ritiro dalle scene musicali a seguito della prematura scomparsa di Tata Giacobetti; da allora decisero di non esibirsi più in pubblico, pur dichiarandosi disponibili ad ascoltare e commentare con il proprio pubblico tutti i loro vecchi dischi.
Addio Virgilio. Con te se ne va un pezzettino della mia infanzia ed adolescenza. Sei stato un grande!
Comments
Borderline
Sat, 08/29/2009 - 17:24
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addio
Con lui ed i suoi compagni ho goduto da bambino quello che potrebbe definirsi la commedia musicale all'italiana, Quanti ricordi di sabati sera davanti ad una tv senza colori a casa degli zii che avevano la televisione. I pizzicotti alla cugina. Battute garbate e risate innocenti.
Addio Virgilio,......e grazie di tutto-
FranZ