Decima puntata della rubrica che vede Daniele Bazzani e Giovanni Onofri parlare delle...
non ne posso di questi ecologisti della domenica, coloro che pensano che una nazione possa andare avanti a solare e eolico, coloro che pensano che i gas della nostra cacca possano salvare il mondo.
Attualmente una scurreggia è solo una scurreggia!
Comments
acrobatuv
Fri, 08/07/2009 - 01:13
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R: Altolà ...!
fare soldi mi pare difficile.... però potresti montarti una caldaia a biogas è provvedere al riscaldamento d'inverno...
winston smith
AlexUnder
Fri, 08/07/2009 - 09:37
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R: Altolà ...!
Sì, ma poi occhio ad accenderti il sigaro....
La risposta è dentro di te...epperò è sbagliata. - Quelo
AlexUnder .::Mururoa::.
g.marras
Fri, 08/07/2009 - 10:08
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...
Non vorrei sembrarti polemico su scureggie e via dicendo...
Ne in realtà ho capito quanto sia "serio" questo post...
Ma il dato di fatto è che i combustibili fossili siano limitati (e a questo ritmo finiranno presto) , il gas si può produrre e il vento e il sole ci saranno, sicuramente, per altri milioni di anni e quindi, probabilmente, anche dopo di noi.
Certo è anche che viviamo in un paese in cui le lungimiranti politiche energetiche vengono decise in campagna elettorale (Nucleare SI alla faccia di un referendum) da persone che sanno poco più di niente in merito (che difendono interessi non molto chiari), e che sono solo buoni a dire "la Francia così" la "Svizzera cosà" mentre i nostri migliori cervelli vanno fuori e fanno sperimentazione sviluppando brevetti per alti stati...
Certo l'idea che una "nazione" possa andare avanti a solo eolico o solare è effettivamente (al momento) infattibile, ma è un dato di fatto che comunque siano fonti ampiamente sottutilizzate nel nostro paese in particolare...
Quindi, fossi in te, non sarei così severo con quelli che chiami "Ecologisti della Domenica"...
acrobatuv
Fri, 08/07/2009 - 10:25
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R: ...
il blog è serio sono io che non riesco ad esserlo fino alla fine.
Il ramo dell'energia è uno dei rami dove sono più competente, e concordo con te sul fatto che si possa sfruttare maggiormente un certo tipo di energia. Il problema è che c'è molta disinformazione a riguardo e leggo (o sento) spesso commenti di gente che si erge a salvatore della terra senza sapere quello che si dice.
Ad esempio la miglior forma di ecologia sarebbe quella di far rispettare alle industrie e alle città i parametri ambientali. Nella vostra città le centraline che misurano la qualità dell'aria dove stanno messe?
winston smith
g.marras
Fri, 08/07/2009 - 18:52
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R: ...
Ero fuori studio e non potevo rispondere...
Anch'io, mio malgrado, qualcosina nel ramo energia l'ho dovuta studiare...
Allo stesso modo sono convinto che l'idea di abolire il nucleare, malgrado al tempo fosse sbagliato per le condizioni in cui è maturata la cosa, sia stata, a suo modo, lungimiranante: insomma penso che al tempo abbiano (visto che io ero in prima media se non sbaglio) fatto una cosa giusta per il motivo sbagliato...
Altrettanto sbagliato è, penso (ma ho sentito dirlo a Rubbia e ad altri poveri fisici "deficienti" che non erano il ministro Scajola, Casini o il nostro Re in carica), investirci adesso e nel modo in cui vogliono farlo (oltretutto antidemocraticamente visto che la cosa era stata, a torto o ragione, scelta con un referendum votatissimo).
Sono, anche se abbastanstanza scetticamente, propenso a considerare l'approccio degli ambientalisti estremi come una pittoresca spinta a migliorare... Fine: la cosa non mi fa ne ridere ne incazzare.
Poi, sul risparmi energetico e i parametri ambientali sfondi una porta aperta, anche se ti ricordo che il nostro primo ministro (che spinge lancia in resta al nucleare) ha voluto una moratoria sui tempi di allineamento dell'Italia agli standard Europei perchè "il costo non era sostenibile per il nostro sistema produttivo..."
Parliamoci chiaro: siamo guidati da gente che travisa le opportunità per limitazioni e che dove c'è una possibilità di sviluppo vede la fine del suo guadagno.Signori che usano la compatibilità ambientale solo come scusa a demolire e aumentare le cubature delle loro ville.
Nella mia città infine (Sassari), come in molte, non so se le centraline funzionino veramente; oltretutto non ci sono fabbriche e, quelle che c'erano, anche se i telegiornali nazionali non ne parlano, le stanno chiudendo (Porto Torres)...
Tanto, comunque, non è un problema: per ripulire l'aria basta alzare per legge la soglia di inquinanti minima...
ALOHA
acrobatuv
Fri, 08/07/2009 - 19:04
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R: ...
Quoto sul fatto che come vogliono fare il nucleare in italia non va bene. Se si dovesse fare andrebbe fatto diversamente. Senz'altro in una maniera più moderna.
Attenzione quando si sente parlare Rubbia, non perchè ne sappia più di Rubbia, bensì perchè anche lui è un uomo e anche lui ha i suoi interessi. Inoltre la fisica non sempre è una sceinza esatta.... nel senso che spesso i fisici hanno correnti di pensiero tra loro disocrdandi ed io non sono capace di distinguere quale sia migliore (e spesso neanche loro).
Sulla soglia di inquinanti minima. In realtà non è così semplice alzarla, ci sono trattati internazionali e siamo in europa. La realtà è ben peggio, ovvero le industrie si sono fatte due conti ed hanno visto che è più semplice pagare un eventuale multa ogni tanto piuttosto che mantenere l'industria in regola. Se poi abiti in una zona dove c'è un grosso polo industriale non avrai problemi a verificare altri meccanismi.
winston smith
boccolo2001
Fri, 08/07/2009 - 15:51
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R: ...
Quoto ed aggiungo che non riusciamo mai a a ragionare, ad aprire dibattiti e confronti. Siamo sempre presi dall'onda degli arruffapopolo (che siano politici o novelli Masaniello tipo Grillo). Chi urla di piu', chi grida allo scandalo e/o alla tragedia vince sempre da noi. Cosi' ci ritroviamo a dover pagare una bolletta salatissima (gran freno a mano per le aziende), a zerbinarci davanti all'amico Putin, senza mai affrontare seriamente il problema energetico. Ci vorrebbe lungimiranza e progetti anche impopolari. Giammai! Poi chi li rivota? Cosi' siamo senza centrali nucleari in Italia, anche se ne abbiamo un paio in europa dell'Est, in barba al referendum (ma sono lontane, chiudiamo un occhio...). Centrali eoliche progettate in mezzo al mare che vengono stoppate dal TAR perche'... deturpano il territorio (in mezzo al mare). Il solare a condensazione fermo (http://cattaneo-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/08/05/s...)...
A proposito di Grillo, purtroppo non riesco a trovare il video di quando insulta il municipio di Bologna (se non erro), reo di usare ancora le luci normali e non a LED, con cui si risparmierebbe fino al 70% sulla bolletta, durano una vita, ecc... E tutti giu' ad applaudire. "Bravo", "che scandalo", "mafie" , "poteri forti". Ecco, mi piacerebbe sapere quanti di quelli che applaudivano hanno una illuminazione a LED in casa loro. Non lo sanno che costano un occhio della testa e fanno una luce ben direzionata, non adatta ad illuminare una stanza? Quanti hanno energia elettrica ed acqua calda da pannelli solari? C'e' di buono che ci stiamo muovendo in quella direzione, ma costano e cominciano a farti guadagnare quando cominciano a perdere efficienza... Ce ne sono di invenzioni, soluzioni. ma COSTANO! E tanto (vetri elettrotromici, ecc...). Ma tanto da noi la colpa e' sempre di qualcun altro...
Problema del trasporto: la macchina ad idrogeno e' pronta da anni, solo che le 7 sorelle e le case automobilistiche non la vogliono mettere in commercio per continuare a venderci il petrolio, ecc... Ah, si'? E dove lo si mette l'idrogeno? In una bombola in macchina? A tenerlo a pressioni e temperature esagerate e dopo una settimana di non utilizzo ti ritrovi col serbatoio vuoto? (L'idrogeno e' una molecola talemnte piccola che passa attraverso la struttura cristallina dei metalli. Ci mette un po' ma ce la fa...). Poi io con una bomba sotto il culo eviterei di andarci. Se scoppia prende fuoco che e' una bellezza... Lo mettiamo in serbatoi di palladio? (agisce come una spugna per l'idrogeno. E quanto ci verrebbe a costare un'auto? Quanto peserebbe? Ci sono allo studio altre soluzioni, ma siamo ancora all'inizio. Si va verso le nanoparticelle... oddio cosa HO DETTO! gia' vedo gente morta per le nanoparticelle, disastri ambientali, tragedie, carestie, ecc... mah!
Guai a parlare di certe cose da noi. mentre in altri posti si sperimenta, si aprono aziende a tal proposito, nuovi posti di lavoro, nuovi settori di nuovi mercati che pilotano l'offerta. Perche' siamo noi che decidiamo, noi che compriamo.
Scusate il pippone.
Ciao
Corrado
p.s.
sono a favore del nucleare, che se fatto con cura puo' solo giovare. Per il problema delle scorie: ci sono delle agenzie internazionali che monitorano lo stoccaggio e comunque se le cose vengono fatte bene, senza la prevalenza di particolarismi e di egoismi, non ci sarebbero problemi. Ah, sono a favore pure della TAV, del ponte sullo stretto, ecc...
boccolo2001
Fri, 08/07/2009 - 17:15
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R: ...
Sai (sapete) una cosa? Per me certi personaggi fanno bene. Se ci agitano con questi discorsi, e' perche' la colpa e' nostra che non ci informiamo a dovere. La colpa e' solo nostra, di utenti comuni, di gente della strada, di societa' civile, come ci vogliamo chiamare. La colpa e' solo in parte di Wanna Marchi che ci vende le alghe per dimagrire, o miracolosi numeri al lotto. La colpa e' sopratutto nostra che glieli compriamo, alimentando queste truffe. Nessuno e' andato con una pistola alla tempia delle gente per fargli comprare la palla che lava i panni senza bisogno di saponi (zero inquinamento, multinazionali in ginocchio, colpo ai poteri forti: http://attivissimo.blogspot.com/2008/11/biowashball-una-palla.html). Piu' in grande: nessuno ha obbligato con la forza la gente a prendere carte di credito, ad accendere mutui senza garanzie. Poi la crisi mondiale e' colpa delle banche, poteri forti (c'e' qualcuno che mi possa spiegare chemminchia sono 'sti poteri forti? Avete mai sentito parlare di un potere debole? Un potere e' forte per definizione, se no non e' potere!). Vero, ma chi ha messo la firma su quei mutui? Guardiamoci in faccia. Spesso non vogliamo fare sacrifici, ambiamo ad un tenore di vita sempre piu' alto facendo sempre meno fatica. E' che siamo fatti cosi', non e' ne' un bene ne' un male: e' una semplice constatazione. Ce ne dobbiamo rendere conto. Inoltre credo ancora meno ai moralizzatori, o a chi ha le soluzioni pronte chiavi in mano "per il nostro bene". Li' alzo la guardia ancora di piu'.
Ciao
Corrado
p.s.
scusate, e' che mi sento filosofo oggi...
acrobatuv
Fri, 08/07/2009 - 18:21
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R: ...
Hai centrato il punto. La colpa è nostra ma noi dove ci informiamo?
Io sono un quasi ingegnere meccanico, l'energia è un mio ramo di studio e siccome mi interessa ho approfondito l'argomento. Quando ho scritto questo blog è perchè in un altro sito era stato affrontato il problema energia ed io avevo portato le mie conoscenze. Ovviamente non ho preteso che le mie idee venissero lodate, però ho portato dei dati, come la differenza di potenza generata da una centrale a combustibili fossili rispetto ad una gigantesca fotovoltaica che quantomeno informano. A distanza di tempo rivedo le stesse persone che riaffrontano lo stesso argomento arroccandosi nelle loro posizioni "ignoranti". E da qui il mio sbottare in questo blog.
Ora partendo dal presupposto che queste persone non siano degli stolti e stupidi, perchè rimangono sulle loro quantomeno disinformate posizioni? La risposta che mi dò e che credono più facilmente a quark, voyager, annozero, beppe grillo che a un "quasi ingegnere".
Quindi la colpa è nostra ma fino a che punto?
winston smith
acrobatuv
Fri, 08/07/2009 - 18:42
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R: ...
ecco e qua è stato centrato un altro punto.
Il buon alecb (lauro che dir si voglia) in un articolo avvertì tutti che assemblarsi la chitarra non è da tutti, e non si ottengono buoni risultati. Io non essendo un falegname evoluto, ma con tantissima voglia di smontare e montare, ho preso atto ma al tempo stesso ho detto che sono bel felice di sbatterci la testa perchè mi diverte. Ovviamente non mi metto a discutere con Lauro sulla facilità dell'operazione (lui lo fa di mestiere ho solo da imparare) tantomeno vado in giro a predicare l'assemblamentologia.
tu, caro paolo, evidentemente non sei un ecologista della domenica. Altrimenti sapresti che quando gli comunico che un fotovoltaico non ha ritorno economico ma solo il piacere di non fare impaccio alla natura, loro iniziano a tirare fuori una serie di parole che sono più vicine alla filosofia che alla scienza. L'ecologista della domenica è sempre il più informato!
Comunque io nel mio piccolo la battaglia contro l'ignoranza la porto avanti quotidianamente (specialmente contro la mia di ignoranza), ma che lotta uagliò.
winston smith
robyz
Sat, 08/08/2009 - 23:13
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R: ...
"Altrimenti sapresti che quando gli comunico che un fotovoltaico non ha ritorno economico ma solo il piacere di non fare impaccio alla natura, loro iniziano a tirare fuori una serie di parole che sono più vicine alla filosofia che alla scienza. L'ecologista della domenica è sempre il più informato!"
In che senso non c'è ritorno economico? Io ho la casa con fotovoltaico (ho messo anche il solare per l'acqua e per 10 mesi all'anno non uso la caldaia per fare la doccia) e solo con qullo che produco per il mio consumo mi ripagherò i pannelli in una decina d'anni (pannelli che sono garantiti per 20 anni e generalmente possono durare anche 30), dopo avrò energia gratis e per me questo è un ritorno economico, e nemmeno da poco, in più becco un tot a Kw prodotto di incentivo statale (e su questo sono d'accordo che sia tutto un artifizio e che non si possa contare su questo per renderlo sostenibile) che mi permette di recuperare l'investimento in meno anni e trovarmi soldi in tasca per i prossimi 20 anni. Fosse anche solo l'impatto ambientale non vedo il problema, dovremmo privilegiare scelte che abbiano impatto ridotto e sarebbe giusto cominciare a far pagare in proporzione chi produce con un certo impatto ambientale, al momento si può fare poco ma l'uso di questi sistemi in zona residenziale può dare molti benefici. Ultime due consuderazioni, il fatto che oggi il fotovoltaico non possa sostenere il fabbisogno energetico del Paese non significa che abbia senso abbandonarlo a priori, si stanno facendo progressi e solo con l'adozione "pionieristica" che porta soldi e motivazione si puà sperare di far progredire la tecnica; uno dei motivi per cui l'autoproduzione non prende troppo piede è che il sistema di distribuzione dell'energia richiederebbe un cambio radicale, non più centrizzazione ma produzione locale, cosa che rappresenta un problema per le grandi società di energia. Io non credo ai grilli o ai santoni di turno e le loro rivelazioni, però so bene che ance la Scienza ha le sue inerzie e le sue correnti forti e spesso chi non rientra in certi ambienti non ha possibilità di divulgare (non ultimo un giapponese che l'anno scorso ha replicato con successo l'esperimento della fusione fredda, considerato tutt'ora una bufala clamorosa), Corrado potrà confermare che dietro a molte delle teorie scientifiche che oggi diamo per assodate si sono concentrate parecchie ostilità e polemiche.
Robyz - Grappero forever
giorgio montanari
Sun, 08/09/2009 - 02:45
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R: ...
Pensa che il tuo problema di ripagare i pannelli solari sarebbe ridotto ulteriormente con una cosiddetta casa passiva: niente perdite di calore, riscaldamento col geotermico, ecc...
Se poi mettiamo sulla bilancia il costo reale che l'energie a combustibili fossili hanno (basta vedere i costi sulla sanita' pubblica che hanno le malattie generate), il paragone tra costi delle rinnovabili e fossili.diventa piu' corretto.
Sul nucleare: non ha senso economico, ambientale e politico. Le scorie sono una fonte sicura di rischi e i metodi di stoccaggio sono quanto mai imperfetti, le fonti di combustibile utilizzabile si esauriranno fra poco e la lotta per accaparrarsele sara' identica a quella che oggi accompagna lo sfruttamento delle risorse petrolifere, ecc....
Se si iniziava vent'anni fa a lavorare seriamente sulle rinnovabili a quest'ora saremmo in altre acque.
acrobatuv
Wed, 08/12/2009 - 00:33
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R: ...
Giorgio non ti offendere ma: sulla casa passiva hai ragione ma quanto costa? E' vero i combustibili fossili inquinano, ma semplicemente perchè non vengono rispettate le leggi. Se vedessi quali sono i parametri da rispettare vedresti che potresti tenere l'impianto vicino a una scuola e non è una barzelletta, se lo trovo ti faccio vedere un impianto tedesco in centro città....
Sul nucleare si dovrebbe parlare con chi gli compete, perchè non sono tanto convinto...
Infine in realtà le aziende del settore ci lavorano, perchè se riuscissero a trovare qualcosa di realmente alternativo farebbero una valanga di soldi.
winston smith
acrobatuv
Wed, 08/12/2009 - 00:27
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R: ...
scusa il ritardo con cui ti rispondo ma sono stato fuori sede. Il solare per l'acqua è efficente. Ma non ci fai energia, tuttavia la risparmi.
Discorso fotovoltaico: io e la mia famiglia paghiamo mediamente 200euro a bimestre, ovvero 1200 euro l'anno. Fare un impianto che soddisfa il mio fabbisogno, costa dai15000 ai 18000 euro da quello che ho visto su internet. E sinceramente nessuno mi sembra fatto veramente bene. Per recuperare i 15000 euro alla mia famiglia servirebbero oltre 12 anni. Inoltre il fatto che siano garantiti non significa che funzionino in egual maniera per tutti i 25 anni.
Ad esempio lo sai che basta il mancato funzionamento di qualche cella che il rendimento del pannello crolla? Il tutto senza contare che i giorni di inverno il fabbisogno giornaliero non lo recuperi. Senza contare gli interventi di manutenzione. In sostanza credo che senza conto energia si possa dire con buona ragionevolezza che non ci sia grande convenienza anzi...
Con questo non sono contrario col conto energia ne tantomeno ai pannelli solari, io sto cercando di farne un mestiere o meglio una parte di esso, ma senza conto energia (che tra l'altro ogni anno che passa conviene sempre meno) non ci sarebbe nessun guadagno. Quindi non si deve fare per soldi ma per coscienza.
winston smith
robyz
Wed, 08/12/2009 - 10:12
Permalink
R: ...
Il solare l'ho citato per completezza, non ho impostato il discorso sul piano della produzione industriale ma su quello del produrre il proprio fabbisogno, cosa che se facessimo almeno noi che abitiamo in piccoli condomini o villette (il tetto di casa mia è ampio una 60ina di mq usabili e con appena 26 ho una produzione di quasi 6KW di picco, conosco realtà di piccoli alberghi o piccoli stabilimenti che sono autosufficienti con il fotovoltaico) sarebbe comunque un miglioramento, in attesa che il rendimento delle celle sia ancora migliorato e si possa applicarlo in zone a densità più alta.
La garanzia di 20 anni riguarda proprio il rendimento che non deve scendere sotto 80% per cui io i miei pannelli per almeno i prossimi 19 anni me li tengo al massimo della loro efficienza (del resto è anche naturale se consideri che gli incentivi sono proprio in funzione del buon rendimento), dici che non conviene ma allo stesso tempo ammetti che in 12 anni te li ripagheresti, fammi un esempio di un investimento capace di renderti l'intero capitale nel 60% del suo ciclo attivo e mi vendo i pannelli per investire in quello ;-P
Sul discorso della produzione discontinua nell'arco dell'anno non menzioni il conto energia (che non è il contributo dell'ente energia) che ti permette di accumulare credito nel periodo estivo da consumare quando non produci abbastanza in inverno (specie in inverni come quello passato in cui ha piovuto e fatto brutto tempo quasi sempre).
Sono certo che tutto sia una grossa gonfiatura e che senza contributi il 90% di chi si è fatto il fotovoltaico non ci sarebbe, ma è una tecnologia che ha bisogno di essere sviluppata e questo genere di contibuti ha proprio questo scopo, si buttano un po' di soldi per spingere un settore che sembra promettere bene, mi sembra che non vada così male se i soldi per una volta finiscono nelle tasche di molti privati invece che nelle solite, gonfissime di soldi, dei tre quattro gruppi industriali, oltretutto qua si parla di incentivare una tecnologia che è pulita (a parte produzione e smaltimento dei pannelli che non è 100% a impatto zero) invece che inniettare soldi al settore dell'auto in crisi o della "compagnia di bandiera" che non vola, dietro la solita minaccia dei licenziamenti in massa (peraltro profondamente ingiusto quando in Italia hai un 95% costituito dalle PMI con tasso di mortalità altissimo e che nessuno aiuta minimamente nonostante siano il vero motore produttivo della nazione).
Ma vorrei invece che si approfondisse il discorso che riguarda la decentralizzazione nella distribuzione dell'energia, perchè nessuno ne parla proprio perchè è questo ciò che terrorizza i grandi gruppi, di passare al solare, all'eolico o al geotermico non è così astruso (e in realtà già lo fanno da anni solo che non lo dicono perchè oggi fa comodo così, domani cambieranno abito e presenteranno un bel mktg plan per farci scoprire come è bella l'energia pulita), ma è l'idea di non essere più monopolisti che proprio non gli va giù.
Robyz - Grappero forever
boccolo2001
Fri, 08/07/2009 - 19:13
Permalink
R: ...
Noi dove ci informiamo? Bellissima domanda. In rete, ad esempio, riviste di divulgazione, ecc... Ma davvero lo vogliamo? Io vedo un sacco di persone che si accontenta del sentito dire e si scanna su quello, senza un minimo di spirito critico. Poi quando gli fai un minimo di ragionamento di causa-effetto (sia lodata la maiuetica), cascano dalle nuvole.
Il punto forse e' un altro: ci fidiamo del meccanico, dell'elettrauto, dell'autista del bus, del pilota di aereo, dei politici (figurati tu!), del medico, del farmacista. Perche' non dovremmo fidarci degli scienziati e degli ingegneri?
Poi c'e' un'atra considerazione da fare, che incasina di piu' la questione: i risultati scientifici sono soggetti ad INTERPRETAZIONE continua. Nulla e' fisso e deciso e stabile per sempre; inoltre anche nella scienza ci sono lobbies per attirare i fondi (talvolta gridando all'imminente catastrofe di chissa' cosa). Non e' neanche questo un campo dove tutti sono bravi belli e cristallini.
A me l'ingoranza non fa paura, nel senso: non so una cosa e devo studiare per conoscerla. Mi fido degli esperti. Ho paura delle frasi ad effetto, delle verita' intoccabili (tipo la ricerca universitaria non dev'essere finanziata dall'industria, ecc...) senza fondamenti e dette da chi? Dagli studenti? Gli economisti che dicono a tal proposito? Ho paura dei Grillo, dei Capanna (cazzo, ho detto quel nome ora mi sale la carogna!!! lui e i suoi cazzo di pesci fragola, glieli farei mangiare tutti, se solo esistessero). Gente senza una preparazione e chi sono i loro consiglieri? Possiamo saperlo? Almeno un politico ha (o dovrebbe avere) dei consiglieri (chiamati come un insulto: portaborse) pescati dalle organizzazioni statali (quindi ufficiali) dove prendere le informazioni. Ma sopratutto ho paura di chi ci crede ciecamente senza fermarsi a farsi domande e a cercare risposte. Non ho paura di quelle "menti", ma ho paura delle migliaia di "braccia" che fanno muovere: e' un attimo che si perde il controllo...
Cio' che conta e' il nostro bel cervello: dobbiamo essere pronti a cambiare idea e ad avere spirito critico (che non vuol dire andare contro a tutto ad ogni costo). Delle volte mi trovo d'accordo con soluzioni suggerite da gente che, mamma miaaaa i brividi. Se impariamo che non c'e' solo il bianco e solo il nero, ma e' tutto una collezione di sfumature di grigio, sara' gia' un ottimo passo avanti.
Paolo ha ragione quando dice che dovremmo inseguire i ciarlatani: ma se entriamo nella caciara con i modi di certa gente, non e' che perdiamo di credibilita'? Io non voglio mandare affanculo nessuno, non ne ho bisogno per farmi ascoltare. E manco sparo cazzate (almeno cerco di non farlo) ed impuntarmi che siano verita' incrollabili.
Altri blog interessanti:
cattaneo-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/
bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/08/05/appunti-di-viaggio-hamburger/
io ho i loro feed RSS :)
ciao
Corrado
giorgio montanari
Sun, 08/09/2009 - 02:50
Permalink
R: ...
Ti consiglio vivamente il documentario "Chi ha ucciso l'auto elettrica". E' fatto molto bene e ti racconta una storia reale di macchine elettriche prodotte (e ben funzionanti) e ritirate dal mercato per ragioni ovvie.
Rischi zero, vantaggi a bizzeffe (costi bassissimi per le riparazioni - non essendoci filtri da pulire ad esempio - alimentabili con elettricita' ricavata in modo "verde")...
giorgio montanari
Sun, 08/09/2009 - 02:57
Permalink
R: ...
http://www.blogalileo.com/rubbia-il-nucleare-in-italia-non-risolverebbe-...
g.marras
Fri, 08/07/2009 - 19:02
Permalink
R: ...
Mr. Moonlite: non credo che "scherzarci sopra sia sbagliato" ne l'ho mai affermato nel post... semplicemente non capivo se il post fosse serio o cazzaro.
Otretutto, personalmente, penso si possa scherzare su tutto ecologia compresa: anzi adesso che ci penso vado a buttare un pò di umido nella carta e un po di vetro nella plastica!
E poi brucio la mia Martin, così, tanto per inquinare e dissipare qualche essenza legnosa in via d'estinizone!
Eccheccazzo!
acrobatuv
Fri, 08/07/2009 - 19:05
Permalink
R: ...
io penso che con la martin non sia il caso di scherzare...
winston smith
Pigi
Sat, 08/08/2009 - 12:25
Permalink
R: ...
>> Grazie a questo abbiamo continuato a pagare l'energia dalla Francia circa 12 volte in più di quanto la pagano i francesi, ma almeno siamo sicuri che, in caso di incidente, le radiazioni si fermeranno diligenti in frontiera e non verranno a disturbarci.
Guarda, il problema degli incidenti catastrofici non è la mia prima preoccupazione per quanto riguarda eventuali centrali nucleari, o meglio, è solo una possibile conseguenza. Il grosso problema è che tutte le grandi costruzioni appaltate pubblicamente in Italia sono soggette a speculazioni, infiltrazioni mafiose e giochi politici che, in un settore così delicato, amplificano a dismisura i rischi, che già ci sono: incidenti minori ci sono stati in Francia e Spagna, magari senza la nuvoletta a fungo, ma con pesanti ricadute locali.
In Italia meno cose potenzialmente catastrofiche ci sono, meglio è: non siamo un paese in grado di gestire situazioni delicate per l'incapacità e la cupidigia dei nostri rappresentanti, che sono i primi a riempirsi la bocca di parole di cui ignorano il significato.
P.S.
Ci sono un paio di servizi di report sull'attuale stoccaggio delle scorie (basta cercare Report Nucleare), con filmati e testimonianze di lavoratori del settore quantomeno inquietanti.
zanocom
Sat, 08/08/2009 - 19:40
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Domenica ma anche lunedì e martedì
Una discussione così succosa non potevo lasciarmela scappare.
Io sono uno di quelli contro il nucleare, ma non sono scienziato.
Non sono niente, forse so solo un paio di cose di economia (micca giuste), non son certo ingegnere.
Magari ho informazioni tendenziose e pure un po' comuniste, o forse non credo (mea culpa) che chi decide lo faccia per nostro tornaconto.
Le decisioni in tema di energia, secondo me, devono considerare l'impatto economico, la sostenibilità strategica e ambientale e i rischi di ogni alternativa.
Aspetto economico:
In relazione al nucleare l'ultima informazione in mio possesso era una stima di Moody's (agenzia di rating tendenzialmente sunday-ecologist) che stimava in 4.000 euro/kilowatt il costo di produzione del nucleare, senza contare lo stoccaggio delle scorie.
Mi risulta che oggi l'eolico costi 3.000 euro al kilowatt.
Le nostre centrali in compenso entreranno in produzione tra 15 anni, chissà quanto costerà l'uranio a quel tempo.
Mi risulta che il nucleare francese sia in grossa difficoltà finanziaria e che nel mondo siano più gli impianti in dismissione che quelli di nuova costruzione (in Cina, Corea del Nord e Iran, beh direi che non sfiguriamo).
Aspetto sostenibilità:
Le scorie? Quanto costano e come trattarle per le migliaia di anni in cui saranno radioattive?
Non mi risultano soluzioni in proposito, salvo rivestire i proiettili per le missioni di pace. Dormo tranquillo.
L'uranio? Quanto ce n'è, quanto ce ne sarà?
Tra vent'anni avremo la minaccia della scarsità di uranio come oggi? Ma no, dormo tranquillo.
I rischi?
A Viareggio è saltato un treno di GPL ed è stata emergenza nazionale.
Se il treno fosse stato carico di scorie non sarebbe successo nulla.
Non parliamo degli incidenti in centrale, che quelli non accadono mai.
Dormo tranquillo.
Queste sono le cose che so, e quelle che sento.
Se sono pro o contro è perche decido in funzione di questo, non per preclusioni antimoderniste o per particolare stronzaggine masochista.
E sono sicuro che, comunque vada, il pianeta deciderà per tutti.
Infine ci sarebbe l'aspetto politico:
se nell'86 abbiamo deciso con referendum, oggi un altro referendum potrebbe sancire la nuova volontà popolare.
Ma preferiamo non farlo, che la volontà è stata decisa a monte. Uno per tutti.
Saluti ecologisti
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Non ci sono note sbagliate
zanocom
Sun, 08/09/2009 - 13:59
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R: Domenica ma anche lunedì e martedì
Paolo di principio sono d'accordo con te, però spesso certe scelte sono annacquate in un mezzo ad altri punti dei programmi politici (e quanti li leggono? C'è pure chi li scrive di 281 pagine...).
Quantomeno il referendum dà luce a una specifica questione e, in questo caso, avremmo una decisione che cancella la precedente con lo stesso tipo di forma "giuridica".
Io credo che su certe scelte importanti il popolo parteciperebbe numeroso alla consultazione.
Devo anche dire che negli ultimi 20 anni non ho capito un granché (il che significa che fino a 16 anni capivo abbastanza bene).
Ciao
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Non ci sono note sbagliate