Decima puntata della rubrica che vede Daniele Bazzani e Giovanni Onofri parlare delle...
E' passato un po' di tempo dal giorno in cui questo personaggio è stato pizzicato mentre intonava il "coro da stadio contro i napoletani" con gli amici, è passato un po' di tempo anche dalla sua intervista dove spiega, affatto pentito o in qualche modo consapevole delle conseguenze della sua bravata, le sue ragioni, molti l'hanno buttata sulla politica nel tentativo di tirare ognuno acqua al proprio mulino... sono ben consapevole che qua su Laster non si parla di politica e non ne voglio parlare, per me questa è una questione di etica, di civiltà, di valori, è questione di capire a che punto stiamo arrivando, anzi a che punto siamo arrivati se davanti ad una scena simile di razzismo e discriminazione, oltre che di volgarità assoluta, non solo non ci si vergogna ma addirittura si pretende pure di rivoltare la frittata e accusare gli altri di essere in fallo, una vecchia scenetta di Giobbe Covatta recitava "non siamo noi ad essere razzisti, sono loro che sono napoletani", ma era una scenetta comica e rileggere lo stesso schema retorico usato per difendersi seriamente mi fa venire i brividi, mi preoccupa vedere che da una parte si è arrivati a livelli di paraculaggine tali da pretendere di giustificare l'ingiustificabile (come quello che non è ladro lui che entra in casa ma il padrone che non la protegge adeguatamente) ma nel constatare che tutto questo avviene nell'indifferenza quasi generale di istituzioni e cittadini... stupenda poi la frase finale sui "negri" chiamati "neri" da coloro che hanno pregiudizi razziali, ci provasse a fare un giro per Harlem e chiamare negro il primo energumeno che incontra e poi magari spiegargli che lui non ha nessun pregiudizio razziale... magari chiama sua madre baldracca perchè anche di queste nonha alcun pregiudizio negativo, o magari al signore non hano spiegato che le parole hanno un significato dato da una convenzione, ed in base a questo la merda indica sempre quella cosa che puzza o metaforicamente qualcuno che ad essa ci si accosta idealmente, non so se ho reso l'idea.
Comments
robyz
Mon, 07/13/2009 - 15:03
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R: ...ma come hai fatto?!?
La potenza della pausa pranzo che incombe mi fa fare anche di peggio! ;-P
Robyz - Grappero forever
robyz
Mon, 07/13/2009 - 15:14
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R: Coglione
"Robyz, che vuoi che ti dia..."
Offerta libera, i soldi sono ben accetti ma anche una chitarrozza di quelle buone va pure bene ;-P
Seriamente, il fatto che sia una mente non eccelsa (per usare un eufemismo) non mi consola dal fatto che qualcuno lo ha messo li ed il suo comportamento e soprattutto l'arroganza con cui espone le sue motivazioni non mi consola dal fatto che tutto attorno, salvo una parte interessata a strumentalizzare l'accaduto per fare comizio elettorale, non ci sia stata una condanna secca, seria ed esplicita.
Volevo scrivere questo commento subito dopo l'accaduto, aspettare e far passare l'ondata emotiva forse è stato un bene, ma ripensandoci ancora mi fa venire il sangue alla testa rileggere certe cose... pur non essendo un tifoso, trovo offensivo che si tenti di legittimare gli slogan razzisti, che sono ben altra cosa rispetto agli sfottò calcistici (che ricordo dai tempi delle mie scuole medie quando si sfidava la squadra dell'altro quartiere o del paese vicino), per giustificare il proprio comportamento, senza contare che gli slogan anche più moderati, sono sempre più vicini a quella marte di tifoseria malata e censurabile che non a quella sana che la domenica vuole passare due ore in allegria e serenità.
Robyz - Grappero forever
alfio
Mon, 07/13/2009 - 15:31
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R: Coglione
"non mi consola dal fatto che qualcuno lo ha messo li"
A me la cosa che preoccupa sempre di più è proprio il concetto che tu hai sfiorato con questa frase (non perchè tu non l'abbia capito, ovviamente, ma semplicemente volevi dire altro :-) !)
Se questo individuo è un senatore (o parlamentare non ricordo bene) è il risultato di una, chiamiamola così, carriera politica. Quindi s'è iscritto a un partito, ha raccolto adesioni all'interno dello stesso, è stato da tale partito candidato, ed è stato eletto grazie ai voti della gente.
Arrivo al punto: ultimamente sono profondamente cambiati i... verrebbe da dire "valori" ma sarebbe una parola usata a sproposito... diciamo i motivi per cui si diventa dei papabili candidati.
I politici di anni fa, per quanto deprecabili per altri motivi, erano comunque persone con un livello di cultura discreto, che conquistavano i consensi della gente attraverso l'idea di (presunta) serietà, preparazione, fosse pure solo abilità retorica.
Adesso vanno avanti ex-sportivi, veline, cantanti, mignotte (lasciatemelo dire, non ce la facevo a trattenerlo!) , comparse televisive, insomma individui conosciuti piuttosto che preparati, popolari piuttosto che mossi da ideali, famosi anzichè acculturati.
Insomma l'immagine, la fama al posto del contenuto.
Questo povero idiota è il risultato di una selezione basata su questi criteri a cui nessuno (e qui siamo tutti un po' colpevoli, dato che ovviamente quello che scrivo vale a destra e a manca) si è opposto.
Gigi (aka Alfio)
www.younglustband.it
www.myspace.com/younglust06
Bru
Mon, 07/13/2009 - 15:53
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R: Coglione
Centro. Sebbene lontanissimi da me, ridatemi i democristiani, i socialisti, i repubblicani ... Mai avrei pensato di poter dire una frase del genere. Aldo Moro, De Gasperi, Spadolini ... anche Almirante!
La degenerazione della politica istituzionale è dovuta anche a questo fenomeno di impoverimento, che ci fanno passare come miglioramento della democrazia.
Senza dubbio un Craxi faceva i propri interessi, come tanti adesso continuano a fare, ma, per lo meno era un professionista del "mestiere", vedasi per esempio in politica estera. Personaggi come Spadolini, Moro e tanti altri vecchi centristi ovviamente non godevano delle mie grazie, ma condividevano un rispetto di valori e istituzioni.
Io vedo al momento due soli statisti in Italia: D'alema e Fini (mamma mia!). Guarda caso, entrambi impegnati dietro le quinte ma non sul palcoscenico.
E poi ci si chiede perché la gente non va più a votare e perché la parola politica fa ormai tanto ribrezzo, dimenticando che la politica è essenziale per la convivenza e dovrebbe essere al servizio della gente, un arte nobile. I partiti sono ormai un palinsesto televisivo.
Everybody seems to think I'm lazy, I don't mind, I think they're crazy
robyz
Mon, 07/13/2009 - 17:22
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R: Coglione
Il motivo per cui ho sfiorato quel punto è che non volevo butarla sulla scena politica ma mi interessava discutere sul tema razziale, sul fatto che possa essere oggi socialmente accettabile che l'insulto su base razziale sia ridotto ad un banale sfottò. Della preparazione insulsa di molti governanti e/o dirigenti pubblici ne ho fin sopra i capelli, ci lavoro tutti i giorni con certe figure e vorrei solo non pensarci.
Mi preoccupa sentire sempre più spesso frasi tipo "non possono permettersi di venire a delinquere in casa nostra" come se ormai delinquere sia un male secondario che diventa gravissimo se chi lo commette è straniero, come se l'extracomunitario sia una specie di straniero di serie B (perchè se un americano fa le stesse cose semplicemente lo si tratta come un altro qualsiasi italiano che ha commesso un reato, si chiede giustizia, se per caso è invece tunisino, albanese o rumeno allora diventa sgradito, diventa pretesto per dire che "vengono qui a delinquere").
E poi, manco a dirlo altra geniale proposta del personaggio di cui sopra, arrivano le proposte tipo negozi e/o mezzi pubblici per soli italiani, ma col sorriso, per poi sdegnarsi se qualcuno ricorda l'Apartheid, come se il diritto a difendersi fosse una valida scusa per affermare il diritto alla discriminazione.
Robyz - Grappero forever
Bru
Mon, 07/13/2009 - 15:19
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 Sottoscrivo, purtroppo,
Sottoscrivo, purtroppo, tutta la tua preoccupazione, in ogni virgola, non nei punti :-)
Senza volerla buttare in politica, sottoscrivo il fatto che manca ormai proprio un senso di civiltà e di valori. Questa è la cosa che più mi rende spaesato. Ognuno può votare chi gli pare, e anche non votare, ma sono in atto troppi ribaltamenti culturali.
Esempio perfetto è quello del termine "nero", tanto che chi lo utilizza pare farlo per pregiudizio razziale, come se fosse una colpa non avre il coraggio di dire "negro".
Non si parla di politica nel senso di partiti, ma di semplice civiltà e valori che a quanto pare si stanno gettando a mare. E' come crescere un bimbo lasciandolo per strada.
Everybody seems to think I'm lazy, I don't mind, I think they're crazy
robyz
Mon, 07/13/2009 - 17:35
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R: Â Sottoscrivo, purtroppo,
<< Esempio perfetto è quello del termine "nero", tanto che chi lo utilizza pare farlo per pregiudizio razziale, come se fosse una colpa non avre il coraggio di dire "negro".>>
premesso che non mi riferisco al tuo commento ma voglio prendere spunto dalla cosa: quello che andrebbe ricordato all'euroimbecillone di cui sopra è che il termine negro ha una connotazione fortemente razziale e che le persone di colore sentono in quel termine l'umiliazione di essere stati(?) discriminati, pensare che quel termine non indichi nulla, o che magari sia semplicemente la parola "nero" in spagnolo, e che non abbia connotati negativi se non da parte di chi ha un pregiudizio razziale, è solo ignoranza, perchè solo un ignorante (o uno profondamente in malafede) penserebbe che un termine usato per disprezzare e annullare perfino lo status di essere umano (non dimentichiamoci che queste persone hanno legittimato la schiavitù in virtù di un'idea che considerava le altre razze equiparate agli animali, quindi spogliandole dei diritti più elementari!) possa essere avere anche un significato "neutro", del resto se così non fosse perchè questi signori userebbero quel termine anche nei contesti in cui vogliono palesemente disprezzare un individuo in base alla sua provenienza? Perchè dovrei pensare che sta gente possa chiamare un napoletano terrone, per disprezzarlo e contemporaneamente chiamarlo terrone per indicare un abitante di una particolare zona d'Italia? Ci credereste mai?
Ma come ho detto, mi preoccupa l'accettazione di questi comportamenti, perchè è quello il primo passo verso la loro istituzionalizzazione, pochi ignoranti non fanno la differenza.
Robyz - Grappero forever
Bru
Mon, 07/13/2009 - 18:02
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R: Â Sottoscrivo, purtroppo,
Facciamo i puntigliosi, visto che si può e visto che anche per me "le parole sono importanti", come diceva Moretti.
Il nostro "negro" non viene dallo spagnolo (che significa nero) e non equivale al "negro" pronunciato "nigro" americano, già ben poco gradito, bensì al dispregiativo "nigger".
Nella lingua italiana abbiamo il termine nero per denotare il colore, mentre "negro" è un dispregiativo razziale, equivalente proprio al "nigger".
Ovviamente dico questo prendendo spunto dal tuo intervento e come semplice appendice alle tue parole :-)
Il problema è che appunto per ignoranza (ma non solo, a mio parere) le parole finiscono per etichettare socialmente delle persone. Lo stesso discorso vale ovviamente per termini come ricchione, culattone, pederasta ecc. (termini anche questi spesso e volentieri utilizzati).
PS: molti non sanno che l'espressione jazz nasce come termine dispregiativo, mentre i neri preferiscono chiamarla black music o musica afroamericana. Questo centra un cazz, ma vabbé, mi è venuta.
Everybody seems to think I'm lazy, I don't mind, I think they're crazy
Pearly Gates (not verified)
Tue, 07/14/2009 - 18:56
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dissento
===Nella lingua italiana abbiamo il termine nero per denotare il colore, mentre "negro" è un dispregiativo razziale, equivalente proprio al "nigger".===
Dovresti far correggere la pagina di wikipedia
it.wikipedia.org/wiki/Negro#Etimologia
secondo me ha ragione Wikipedia il succo sta in questo brano
===Il fatto di considerare tale termine in modo esclusivente negativo è considerato da alcuni una causa di un'imitazione acritica del politically correct anglosassone[23] e persino razzista nella lingua italiana, condannandone l'uso e chiedendone la sostituzione preferibilmente con l'espressione "uomo/donna di colore" o con denominazioni quali "afroamericano" (nel caso ci si riferisca ai neri statunitensi). Il termine "nero" viene considerato un'alternativa accettabile da coloro che seguono i dettami del politically correct.===
Ti ricordi la canzone di Fausto Leali "Angeli Negri" ?
Già il titolo ma poi anche nel testo viene usata diverse volte la parola negro.
www.canzoni-mp3.net/testo_angeli_negri.htm
Non ha mai causato nessun tumulto nessuno si è mai indignato perchè prima che venissero queste paranoie linguistiche (io trovo anche un po' ipocrite) la parola non era da ritenersi esclusivamente dispregiativa ma neutra.
P.S.
nel dialetto veneto nero (colore) si dice proprio negro e in milanese negher.
Bisognerebbe anche cambiare le parole derivate come ad esempio negritudine, negroide e negriero
ah per ultimo dobbiamo cambiare il modo di dire:
"Sto lavorando come un negro"
Kernel7
Tue, 07/14/2009 - 19:44
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R: dissento
Ciao Pearly, Gates, provo a dire la mia.
Il fatto che una parola (=negro) sia usata correntemente, non sta certo a significare che questa parola non possa essere dispregiativa per taluni ... Un esempio stupido; anche il termine "culattone" viene usato correntemente, come fosse normale...ma se tu fossi omosessuale, non ti darebbe neanche proprio un pò di fastidio sentirti chiamare tale, ben sapendo che giudizi intrinsechi si porta con sè la parola ?
Il fatto che la parola "negro" sia ben radicata nel nostro italiano non vuol certo dire che non abbia accezioni negative ...
Io credo non richieda un particolare sforzo soppesare un pò di più le parole! Tutti conosciamo la storia dei popoli africani, e tutti conosciamo il perchè questa parola sia così offensiva per loro (non credo occorra parlare delle tratte di schiavi, della "battaglia" per la difesa della razza negli anni '30-'40, del razzismo in America...Periodi storici dove, casualmente, il termine "negro" portava intrinsecamente con sè una dose di odio e razzismo incredibile, e su questo spero saremo tutti d'accordo).
La teoria del "in veneto di dice negro...ecc ecc" , davanti a queste evidenze, credo valga poco. Sarebbe dovere dei veneti cambiare abitudine (da notare che io sono veneto) , almeno in presenza dei soggetti citati ;P.
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"Potevo attraversare litri e litri di corallo
per raggiungere un posto che si chiamasse Anarchia"
Bru
Tue, 07/14/2009 - 21:51
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R: dissento
Ho il dubbio che tu non abbia letto tutta la pagina di wilkipedia, che, a parte il fatto che personalmente non la ritengo una Bibbia, non va assolutamemte in contraddizione con quello che ho scritto sopra.
Per esempio:
In inglese tanto il termine negro quanto il suo derivato dispregiativo nigger (tradotto in italiano talvolta come negraccio, ma anche, meno opportunamente, come negro) hanno iniziato ad assumere connotazioni negative solo dalla fine degli anni '60 del XX secolo.
E' evidente che certe problematiche si pongono a parire dagli anni '60, nel momento che la popolazione afroamericana inizia a dire la sua contro la segregazione razziale. Il discorso sarebbe lungo e per me non sarebbe noioso proseguire anche ad oltranza. Dell'argomento me ne sono occupato parecchio e, senza alcuna vanteria, avendone fatto anche arogomento di tesi di laurea, il primo problema che ho dovuto affrontare è stato appunto terminologico: nero, negro, nigger, razza.
So bene che in milanese si dice negher, ma è dispregiativo, come lo è terrone e anche stroligh (gli zingari).
Everybody seems to think I'm lazy, I don't mind, I think they're crazy
Kernel7
Mon, 07/13/2009 - 18:33
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Terribile ... La cosa che mi
Terribile ... La cosa che mi lascia più basito non è tanto l'ignoranza di certi pirla (di cui, sappiamo, la madre è sempre incinta), ma mi da ben più da pensare il fatto che qualcuno questo qui lo ha votato (come faceva notare aRfio) ...
Io sono veneto, e in questi frangenti mi vergogno profondamente di esserlo ... Il razzismo e il pregudizio razziale non sono mai state prerogative di dove sono nato io, anzi, non ci sono proprio mai state. Il Veneto che dà voti a questi pagliacci (a partire dal presidente della regione Galan in testa) non è il veneto che ho sempre conosciuto io, e non mi ci riconosco per niente.
E' diventata una terra di assurdi controsensi, una terra dove a lavorare come operai nelle fabbriche ci sono solo extracomunitari, perchè di sicuro i giovani di qui non si sognerebbero di fare certi lavori, io per primo (e credetemi, vi posso assicurare che lavorare, ad esempio, in qualche reparto di una conceria è veramente, ma veramente dura...è uno dei lavori più svilenti per un essere umano, soprattutto se tieni in conto il capetto che ti urla dietro tutto il giorno perchè deve far capire chi comanda)...eppure ad Arzignano (il paese con la maggior concentrazione di concerie al mondo) alle ultime amministrative ha vinto la Lega di svariati punti ... se non è un controsenso questo!!
Mi piacerebbe vedere che fine farebbero senza immigrati le millemila mini-aziende che restano in piedi solo perchè trovano qualche schiavo malpagato e maltrattato , che con il proprio lavoro rimpinzano le taschi di imprenditori o presunti tali ... i quali pensano bene di comprarsi macchinoni da 70.000 € , ma che al primo segno di NON GUADAGNO (attenzione, non di perdita) pensano bene di lasciare a casa la gente da un giorno all'altro. Mentre loro vagano beati con le loro Porsche e spendono sempre di più.
Io queste cose le vedo ogni giorno, in quanto faccio un lavoro (fotografo per aziende e grafico) che mi porta a contatto con molte aziende della mia zona ... ma più mi addentro nella realtà, e più mi rendo conto che era meglio se ne stavo fuori.
Scusatemi se ho divagato dal tema principale, ma alla fine siamo sempre nell'ambito, abbiate pietà di me ;P
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"Potevo attraversare litri e litri di corallo
per raggiungere un posto che si chiamasse Anarchia"
daniele
Mon, 07/13/2009 - 18:43
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Il pianeta delle scimmie
Un vecchio film esprime la stupidità del concetto di razza in maniera semplice ed immediata, probabilmente anche le menti semplici che sono a capo di questa "società" potrebbero apprezzarlo.
Anzi no, probabilmente dopo la visione organizzerebbero uno sterminio preventivo alle scimmie e derivati...
Come nella musica, nella politica ed anche nei film di un tempo ci sono tanti più contenuti validi di cosa si proponga oggi. Sintomo chiarissimo di decadenza, sotto tutti gli aspetti.
La classe politica, come le opere di popolare fruizione, sono lo specchio della società in cui si trovano. Io non mi meraviglio più di tanto di certe uscite, mi preoccupo per il degrado che abbiamo raggiunto.
La tecnologia non fa che aiutarci ad accelerare questo processo, se i romani avessero avuto facebook sarebbero sopravvissuti si e no un centinaio di anni dopo Augusto. Il valore per noi non è essere, ma apparire, i quindici minuti di celebrità di Andy Warhol sono il nostro Dio, le veline la nostra religione, la gara a chi la spara più grossa il nostro impegno in politica.
Non ci sono valori, riponiamo la fiducia e l'ottimismo in Obama. Però non ascoltiamo i suoi discorsi, quando dice che bisogna spegnrere la tv e lavorare, darsi da fare singolarmente per il proprio paese. Deleghiamo a lui il compito di salvare la nostra società, mentre noi restiamo a sguazzare nel fango.
Quarant'anni fa abbiamo mandato l'uomo occidentale, quello che stava capendo l'inutilità di catalogarsi in razze e credo, sulla Luna, oggi lo stiamo mandando in quel posto, e ci stiamo riuscendo bene.
Fine del commento più pessimista di un incallito ottimista.
Daniele.
Bru
Tue, 07/14/2009 - 14:55
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R: Il pianeta delle scimmie
Sconclusionato per niente Camp, prima di tutto perché hai tracciato la giusta cornice della questione.
Il problema a monte è evidente che sia la questione giustizia e sicurezza in Italia, due materie ormai metafisiche; argomenti motivo di strumentalizzazioni, senza dubbio, ma anche trascurati, sbeffeggiati, ignorati ... ormai quasi incomprensibili.
Quel che dovrebbe esser normale non lo è: una giustizia uguale per tutti, certezza della pena, forze dell'ordine in grado di poter essere efficienti ecc. Discorsi sulla bocca di tutti: non a caso, argomenti talmente trasversali che hanno scardinato anche gli schieramenti politici, con un Di Pietro a sinistra del PD, con una sinistra che non si capisce come voglia intervenire, con Fini che a volte pare più a sinistra di Rifondazione e alla fine è l'unico che pone dei limiti alla Lega. Un gran casino.
Ma, uscendo dalla politica partitica, che non ci interessa, nel tuo discorso c'è un punto centrale: certa gente non è dichiaratamente razzista, verissimo. Ma questo è un ulteriore problema, poiché, come anche tu hai accennato, il razzismo è uno stato di coscienza e queste persone sono spesso inconsapevoli. Non so se mi son spiegato bene, ma credo tutto questo sia perfettamente in linea con il discorso iniziale di Robyz.
Questa razzismo inconsapevole e non dichiarato è ancora più pericoloso; è la vera matrice del razzismo, che nell'ignoranza trova appunto linfa vitale.
In tutto questo, una situazione di guerra tra poveri e tutti i problemi che la nostra Italia ha da sempre sono un bel campo concimato per derive culturali.
PS: la cosa che più mi ha lasciato di sasso e che proprio non mi aspettavo è aver trovato tantissimi giovani "poco tolleranti" (per usare un eufemismo) bazzicando i vari forum chitarristici. Sarò scemo e quasi vecchio, boh, ma ero convinto che la musica e la gioventù potessero aiutare ad aprire la mente verso tolleranza, solidarietà e pluralismo culturale, ma mi sbagliavo.
PPS: è un piacere constatare come si possa discorrere pacatamente e intelligentemente di un argomento del genere, ovviamente politico (in senso lato) senza entrare nelle diaspore partitiche che ogni giorno ci macellano le palle.
Everybody seems to think I'm lazy, I don't mind, I think they're crazy
robyz
Wed, 07/15/2009 - 08:05
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R: Il pianeta delle scimmie
Credo che sia effettivamente uno dei punti caldi della questione, la discriminazione, perchè il termine razzismo in certi casi è usato a sproposito ed è un caso particolare della generale discriminazione, nasce proprio dall'intolleranza diffusa ed esasperata ad arte da poche persone che in questo modo la usano come grimaldello per ottenere i propri fini politici, Giorgio Bocca la definii la guerra tra i poveri, quando il sano sgomitare per cercare un posto al sole diventa un esasperato sistema per avanzare davanti a classi intere di persone solo in base ad un presunto status sociale o ad un'appartenenza a una qualsivoglia categoria.
Robyz - Grappero forever
6L6
Tue, 07/14/2009 - 10:49
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R: la cosa fantastica....
Straquoto in toto