Decima puntata della rubrica che vede Daniele Bazzani e Giovanni Onofri parlare delle...
Sono anni che, in ambito chitarristico, viene spesso preso a riferimento quello che Ibanez ha fatto dalla seconda metà degli anni '80 in poi. L'idea, rivelatasi geniale e lungimirante, dell'endorsment ha portato una delle tante ditte giapponesi di copie di chitarre americane a livello (commercialmente parlando) dei mostri sacri d'oltreoceano, sia per noi che per loro. Il concetto era lo stesso delle camice di Maurizio Costanzo: " Se va bene a me..."
Quindi se per i 'grandi', o considerati tali, una Ibanez era abbastanza buona, figuriamoci per il cliente medio.
Certo ci si sono messi anche a livello di progettazione, chitarre da corsa secondo la moda che stava prendendo piede, e il design, la famosa, ormai, paletta e sagoma RG e S a cura di Rich Lasner, poi autore delle Yamaha Pacifica e oggi autore delle Line6 Variax.
Certo ancora e di più, quando li hanno presi Vai, Satriani e Gilbert non erano ancora Vai, Satriani e Gilbert. Gambale sì, forse era già Gambale.
Inutile ripetermi, ma mi ripeto comunque; ci sono cascato pur'io con la Steve Vai 777BFP, la chitarra più costosa che abbia mai comprato, ma anche quella più deludente.
Tutti gli altri si sono affrettati a copiare l'idea: Fender, Yamaha, persino PRS e alla fine pure Gibson.
La notizia di oggi, almeno per me, è che proprio Ibanez ha cambiato leggermente rotta.
Non più mostri di tecnica, idoli dei ragazzini, giovani promettenti o vecchi affermati, ma...
...clicca se sei curioso di conoscere il nuovo endorsement Ibanez.
Saluti
Comments
alfio
Wed, 04/29/2009 - 15:02
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come dire
tira più un pelo di **** che un Mi basso 056 accordato due toni sopra!
www.younglustband.it
www.myspace.com/younglust06
Locke
Wed, 04/29/2009 - 15:06
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...di una coppia di Buoi.
Era lo stesso identico modo di dire che avevo scritto a fine articolo, ma avrei rovinato quel minimo di suspence, percui l'ho cancellato.
Ora leggeranno il tuo commento e sarà rovinato comunque.
Saluti
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"Guardati da coloro che prima ti danno consiglio, poi parlano male di te...stronzo!"
alfio
Thu, 04/30/2009 - 13:47
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R: ...di una coppia di Buoi.
Ora leggeranno il tuo commento e sarà rovinato comunque.
E che vuoi essere rompipalle solo te?
:-P
www.younglustband.it
www.myspace.com/younglust06
AlexUnder
Wed, 04/29/2009 - 15:06
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Non sono bravissimo
in inglese, ma è come se non sapessero minimamente di cosa parlano.
So carine e canticchiano anche bene, ma francamente penso che non siano degli endorser così "trascinanti" :)
La risposta è dentro di te...epperò è sbagliata. - Quelo
AlexUnder .::Mururoa::.
hamilton
Wed, 04/29/2009 - 15:47
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Secondo me potrebbero averci
Secondo me potrebbero averci visto lungo come al solito..
Sento sempre più spesso di Band tutte al femminile, forse tanto da diventare un segmento appetibile per i costruttori.
Dopo il "Tone" tutto maschile il "Nice Tone" al femminile. Lo dicono loro nel video..
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hola todos, hamilton
gabbo
Wed, 04/29/2009 - 15:53
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R: Secondo me potrebbero averci
tra l'altro un endorsement femminile l'hanno già pensato in gibson con joan jett..
http://www2.gibson.com/Products/Electric-Guitars/Melody-Maker/Gibson-USA/Joan-Jett-Signature-Melody-Maker.aspx
_________________________________________
gabb0!!!
www.myspace.com/gabbosickfog
www.myspace.com/squaredtomato
hamilton
Wed, 04/29/2009 - 16:04
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R: Secondo me potrebbero averci
Vero.. Non ricordavo, grazie Gabbo.
Poi dopo aver spedito il commento mi sono ricordato alcune cose:
L'anno scorso Mtv aveva dedicato un Reality a Cheyenne, una cantante giovanissima che girava in lungo e in largo con la sua Folk.
Spesso nei College-Drama (si chiamano così?) che passano in Tv la colonna sonora è fatta da giovani cantanti che si accompagnano con chitarre simili a quella del video.
Forse noi (sempre in ritardo) non ci accorgiamo che da altre parti questo tipo di mercato potrebbe essere maturo e che un numero ormai consistente di ragazzine sta imbracciando gli strumenti. Una specie di micro-mercato parallelo alle Pop Stars.
Pure dalle mie parti ogni anno organizzano un festival di Band tutte al femminile..
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hola todos, hamilton
Locke
Wed, 04/29/2009 - 16:17
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R: Secondo me potrebbero averci
Il discorso era in generale sull'Ibanez che se non ha inventato l'endorsement l'ha studiato ed applicato al marketing scientificamente e puntando sempre al top.
Certo, anche Washburn ha da quasi 15 anni Jennifer Batten o Fender Bonnie Raitt, ma per Ibanez mi è sembrato un bel salto, anche perchè le care ragazzine svedesi non sono nè Jennifer Batten nè Bonnie Raitt.
Infatti sono molto più carine.
Saluti
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Locke
Wed, 04/29/2009 - 16:22
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R: Come ...
mi è subito piaciuto 'sto basso perchè è leggero. (silenzio)
Insomma pesa poco (silenzio)
ed è una cosa importante per me che sono... (altro silenzio:mumble, mumble) ... una ragazza.
(vuoto cosmico)
Ah, si! (ora ricordo), suona anche bene.
Saluti
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"Guardati da coloro che prima ti danno consiglio, poi parlano male di te...stronzo!"
robyz
Wed, 04/29/2009 - 16:00
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Sono sempre stato molto
Sono sempre stato molto affascinato dal omndo della pubblicità, nutro per questo un sentimento di amore/odio e se non ci fosse molto più odio che amore probabilmente adesso sarei un pubblicitario o un becero uomo di mktg invece che un informatico; ad ogni modo, il caso Ibanez è realmente interessante ma secondo me non è da riprendere per aver inventato l'idea dell'endorsement quanto per averlo portato molto più avanti rispetto ai concorrenti.
Fender è sempre stata legata a dei nomi immensamente famosi, prima di firmarle è sempre stata il riferimento per Clapton piuttosto che Blackmore o Hendrix che da morto è servito alla Fender tantissimo (e per di più senza nemmeno dovergli regalare altre chitarre da distruggere), Malmsteen e Clapton firmarono le loro chitarre verso metà/fine anni 80 quando cominciarono anche in Ibanez a firmare ed endorsare Vai e Satriani e di seguito la maggior parte dei guitar heroes di quel filone... il concetto dell'endorsement è stato unito a quello di battere un filone stilistico ben preciso che era quello dello shred (dal rock metal alla fusion) e la produzione fu orientata praticamente tutta su questa direzione (fanno eccezione le chitarre da Jazz che però sono un discorso a parte legato alla nicchia), fecero letteralmente fuori Jackson/Charvel che fino ad allora imperavano incontrastate, Kramer che forse fu la prima azienda che iniziò questo discorso già nei primi anni 80 con la Baretta Van Halen e l'endorsement fortemente caratterizzato ad Eddie (nel senso che era una chitarra che riconoscevi da 10km di distanza che stava in mano al più grande chitarrista rock moderno del periodo).
Il concetto dell'endorsement è comunque nato da tempo e Ibanez ne ha solo applicato il modello in modo più preciso e determinato, il forte ascendente che esercitavano i chitarristi già negli anni 70 e l'ammirazione che nasceva per quegli strumenti inarrivabili che tenevano in mano o capeggiavano dietro le loro spalle ne ha fatto un mito, è bastato renderli più accessibili al pubblic abbassandone il prezzo per venderne a palate. Non concordo sull'esempio di Pinuccio Costanzo, lo slogan "e fe va bene a me..." venne coniato per comunicare al consumatore che le loro camicie adottavano un sistema di misurazione anche sul collo per permettere di trovare un modello che vestisse bene senza strozzare chi ha il collo grosso (e difatti la frase è riferita proprio al suo leggendario collo, visto che Costanzo praticamente ha la testa attaccata direttamente al torace!).
Ma perchè Ibanez si e gli altri non ottennero lo stesso successo? La scelta oculata dei giusti endorser, sicuramente di Vai che era destinato a diventare uno dei più grandi protagonisti degli anni 90 in questo campo, ma anche nel sapersi affidare di volta in volta ai musicisti più in voga del momento presso la comunità dei chitarristi, non solo virtuosi in senso stretto ma gente che aveva forte presa sul pubblico giovane come Head e Monkey dei Korn, quelli dei Meshuggah (scusate ma non ricordo i nomi), recentemente Guthrie Govan passando per Andy Timmons piuttosto che John Petrucci. Oggi avranno rilevato un calo di interesse per il chitarrismo in genere che (fortunatamente) si è ridimensionato nel suo protagonismo in funzione di una musica più d'insieme e avranno pensato di usare una comunicazione differente... a giudicare dal video credo che abbiano puntato sulla provocazione, dubito che ci sianopersone che comprino una chitarra perchè la vedono in mano ad una bella gnocca, non è mai successo perchè il rapporto che abbiamo con la chitarra è molto legato a percezioni tipicamente maschili, come non succede di pensare ad un'automobile o una moto ed associarla ad un pilota in gonnella anche se bellissima o bravissima. Piuttosto si provoca, ci si fa notare per essere in qualche modo diversi dal resto dei concorrenti, l'unica marca che fa un servizio interamente dedicato a donne in un mondo prettamente maschile; basta leggersi qualche commento proprio su quel video per rendersi conto che la cosa può funzionare. La buona notizia è che probabilmente l'era dell'endorsement selvaggio è finita, la brutta èche sicuramente la nuova era non sarà meglio di quella appena terminata ;-P
Robyz - Grappero forever
hamilton
Wed, 04/29/2009 - 16:14
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R: Sono sempre stato molto
>>...l'unica marca che fa un servizio interamente dedicato a donne in un mondo prettamente maschile..
In realtà una marca spiccatamente femminile esiste: http://www.lunaguitars.com/
Guardando la Home Page sembra abbastanza chiaro quale sia il Target, sicuramente è poca cosa rispetto al colosso Ibanez ma sembra che un mercato al femminile dopotutto ci sia.
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hola todos, hamilton
Locke
Wed, 04/29/2009 - 16:24
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R: Sono sempre stato molto
Mi sono sempre piaciute le Luna. Una specie di LesPaul Dc economiche e ...rosa.
Se non fosse per il lavoracccio di sverniciarle?
Su quelle a cuore stendiamo un velo pietoso.
Saluti
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"Guardati da coloro che prima ti danno consiglio, poi parlano male di te...stronzo!"
Locke
Wed, 04/29/2009 - 16:52
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R: Sono sempre stato molto
In parte diciamo le stesse cose, ma endorsement e quello che rappresentavano Clapton, Blackmoore e Hendrix negli anni settanta, non sono la stessa cosa.
Non ricordo se nella Baretta c'era la firma di Eddie, ma certo i primi a ricorrere in modo massiccio alle firme applicate ognuna su modelli specifici dedicati all'intestatario sono stati quelli dell'Ibanez. Le firme di Clapton e Malmsteen arrivarono pochi anni dopo come reazione al grande balzo in avanti della Ibanez e le varianti rispetto all'American Standard se le sono un po' inventate, come i Lace che ora non ci sono più.
Certo è stata ridicola una chitarra firmata Hendrix 36 anni dopo la sua morte. E la stessa SRV è nata qualche anno dopo la morte di Stevie.
Yamaha in quegli anni, invece ha puntato sui cavalli sbagliati: Rik Emmett (che poi si è dato all'acustico), Michael Lee Firkins (crisi esistenziale, e comunque non era il cavallo giusto), Bill Leverty (chi di voi lo conosce?).
Contando anche quelli non più in scuderia (Vinnie Moore, Petrucci, Reb Beach, Scott Henderson e Allan Holdswort -senza firma- e quelli non citati oggi Pat Metheny, Scofield, George Benson, ecc...) mi viene da pensare che per qualche anno Ibanez abbia chiamato a sè chiunque avesse ricevuto una copertina di Guitar Player, e probabilmente continua a farlo. Agli altri sono rimaste le briciole.
L'unica che aveva già i calibri grossi, ma ha dovuto iniziare a pagarli profumatamente, è Fender.
Ultima cosa, ma fondamentale: oggi basta prendere in mano un qualsiasi catalogo di qualsiasi produttore di chitarre elettriche per vedere sciorinati una serie di endorser, finti a volte. Qualcuno ha mai visto Hiram Bullock con la sua Cort in mano?
Gibson ha resistito fino all'ultimo. Però ho un dubbio cosa significa esattamente la scritta Les Paul sulle sue chitarre?
Oddio, mica scopriremo che Melody Maker era una chitarrista di colore degli anni 30? ...e chi sarà mai il signor SG?
Saluti
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"Guardati da coloro che prima ti danno consiglio, poi parlano male di te...stronzo!"
robyz
Wed, 04/29/2009 - 18:15
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R: Sono sempre stato molto
Credo che Yamaha si sia semplicemente focalizzata su un altro versante, il mercato del basso equivalente è stato suo per anni, da Patitucci, Nathan East, Billy Sheean ed anche il nostrano Nicola "Faso" Fasani, erano tutti in quella scuderia, per non parlare del campo delle tastiere dove se la giocava con gente del calibro di Chick Corea.
Sono d'accordissimo che abbiano portato il discorso dell'endorsement all'estremo, se oggi chiunque si affacci al mondo della produzione, anche il piccolo artigiano, la prima cosa che fa è cercarsi almeno un paio di endorser, lo dobbiamo principalmente a loro (e questo non è proprio un bene), sul discorso Kramer, la Baretta era ufficialmente la sua chitarra firmata, ma del resto Eddie ha imparato ancora meglio di ibanez la potenza dell'endorsement e da quel di firma qualsiasi cosa indossi o tocchi o alla quale pensi, ha registrato il marchio EVH e con quello ci campa di diritti per qualsiasi cosa, peggio pure di Krusty il Clown! :-P Il discorso è che hanno applicato un modello in questo campo, qualcosa già c'era ma era tutto molto all'acqua di rose (non credo nemmeno che le aziende regalassero nulla agli artisti, a parte forse i tre o quattro nomi più grossi, oggi Ibanez ha una sezione endorsement cpillare che si occupa di promuovere pure talenti locali ma ti posso dire che mio zio è stato sponsorizzato Paiste già 25 anni fa pur non essendo famoso oltre la scena locale), a loro il merito o il demerito di averne fatto un sistema in grado di influenzare l'utente molto più della stessa qualità intrinseca dello strumento.
Robyz - Grappero forever
alfio
Thu, 04/30/2009 - 13:51
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R: Sono sempre stato molto
Letto il tuo commento con attenzione. Dissento su una cosa.
Costanzo ha la testa?
www.younglustband.it
www.myspace.com/younglust06
robyz
Fri, 05/01/2009 - 11:03
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R: Sono sempre stato molto
Indubbiamente ha qualcosa direttamnte attaccato al torace, credo che serva per tenere su i baffi
Robyz - Grappero forever
g.marras
Wed, 04/29/2009 - 17:28
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Magari...
...Durante i concerti fanno delle meravigliose orge lesbo e utilizzano gli strumenti come accessori...
Però, anche se facessero così, non vedo l'utilità dell'endorsment Ibanez, a meno che non siano famosissime in patria e la stessa fosse scoperta per il Nord Europa.
Nelson
Wed, 04/29/2009 - 20:38
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logica fottutamente buona!
A volte non ci faccio nemmeno caso e mi chiedo il perchè di ste cacchiate quando è tutto sotto i nostri occhi !!
Quante ragazzine o teenagers si saranno scaricati da iTunes queste giovinazze (mettere queste azze nella fine è ottimo linguisticamente parlando perchè mi ricorda il termine carnazza!). Poi vedono il video e dicono INCHIA DEVO AVERNE UNA !! Secondo me se il lancio avvenisse in maniera potente una mossa del genere distruggerebbe anche i migliori Vai e Satriani. Pensiamo ad esempio se Justin Tinberlake si facesse l'acustica signature da più fasce dai 500 fino ai 1000€. Scommettiamo che pubblicizzata venderebbe il doppio se non il triplo delle varie Vai e Satrianozzo (qui il finale ozzo non c'entra niente con carnazza è solo per simpatia) ??
Il pop (e quando dico pop intendo il POPULAR ma ancora meglio il POPOLO) vince ! Sempre e comunque !
....
Sta di fatto che io un acustica Ibanez col cacchio che la compro! Ahahaha!
robyz
Thu, 04/30/2009 - 12:32
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R: logica fottutamente buona!
Non stiamo parlando di scarpe o pantaloni ma di un prodotto specifico per un certo tipo di utente specifico; il mktg si pone sempre un obbiettivo primario che è individuare il target (ovvero l'utenza che potrebbe usare il prodotto in questione, tracciandone un profilo o andando a studiarne altre caratteristiche) e creare una comunicazione che riesca a colpirne la maggior parte possibilmente senza sparare troppo all'aria (il che significa che una chitarra la pubblicizzi sui forum specializzati o sulle riviste e non certo in uno spot TV su canale 5 all'ora del telegiornale dove ne colpiresti pochi di più spendendo forse 100 volte tanto); un lancio "potente" non sortirebbe lo stesso effetto perchè i chitarristi sono sensibili a certi argomenti e fra questi "la figa che tiene in mano la chitarra", per quanto interessante, piacevole, provocatoria, non è sicuramente un argomento che sfrutta il meccanismo di emulazione come invece si fa con Vai, Satriani o Plettrucci. Oltretutto, a modo suo, e se osservi bene troverai molta coerenza in tanti dettagli, la Jackson ha affidato lo stesso compito a Jenna Jamenson, non credo che ci sia un solo rockettaro sul pianeta che non sia stato colpito da quella reclame ma credo che i cerebrolesi che si comprano la Jackson dopo aver visto lei piuttosto che la Jem dopo aver visto Vai siano molto pochi. E' un po' come la pubblicità della mozzarella, ci mettono davanti un bel paio di tette non con l'intento di farti pensare quanto è buona ma per fissare il marchio nella tua mente con un'immagine forte, quando poi vai al supermercato e vedi il marchio, il ricordo delle tette lo mette in evidenza rispetto agli altri e se non hai preferenze particolari alla fine lo scegli.
Per concludere, un tipo di messaggio provocatorio serve a fissare un marchio o un prodotto più che evidenziarne le qualità (in questo senso notate che le tizie non dicono un cazzo delle caratteristiche dello strumento, quasi sembra che non sanno che hanno in mano, c'è un motivo ben preciso per questo!)
Robyz - Grappero forever