Solo

E così, di nuovo solo.
Dopo quattro anni, eccomi di nuovo "disponibile".
Quando si prendono le pause di riflessione forse finisce sempre così.
Io ci credevo ancora, ero ancora innamorato. Forse lo sono ancora. Lei no.
Ma tant'è... Adesso bisogna tenere la testa occupata per non pensare troppo. Per fortuna che lavoro, musica, nuoto e lavori di bricolage pedalifero (che vi farò vedere a breve) mi tengono occupato.
Adesso non ho rimpianti, non credo di aver lasciato niente di intentato.

Peccato sia finita così, tra incomprensioni dell'ultimo momento.
Sarebbe stato bello dirsi tutto in "tranquillità", dirsi "E' stato bello, ma basta".
Ma forse questo accadrà tra molto tempo. Io spero tra il meno tempo possibile. E' sempre una ragazza d'oro.
Non so bene come sto, forse leggero, forse ancora stordito.

Però tengo botta, d'altra parte avrò sempre ricordi bellissimi in cui sprofondare appena appena quando ne ho bisogno.
E la vita va avanti.
Certo che in alcuni momenti, dopo aver finito di lavorare in torre alle 3 del mattino, con l'ultimo volo salutato e le luci spente, nella penombra appena rischiarata dalle luci degli strumenti meteo e gli occhi stanchi, la cosa fa male.

O anche in giornate come oggi, molto rare nel mezzo della pianura Padana, dove girandoti a destra vedi le Alpi e girandoti a sinistra gli Appennini, proprio come quasi quattro anni fa...

E allora, per consolarmi di un finale un po' storto, beccatevi questo, di gran finale, ovviamente alzando le casse:

A presto belli, un'abbraccione a voi che mi tenete compagnia!
Fulvio