Pigi's blog

Se la Terra non si rimetterà a scorreggiare violento, venerdì parto per un miniviaggio negli States. Scopo principale, festeggiare il 93esimo compleanno di mio prozio, cui siamo molto legati (e che fino a poco tempo fa veniva direttamente lui).

Ecco un piccolo dialogo che ho beccato su faccialibro tra la mia donna e due sue amiche:

G) amica

E) colei con la quale ci sopportiamo a vicenda

[...]

E) a vabbè, ci manca solo (Pigi, meglio non riportare nomignoli) che se inizia a suonare non la smette più. Che due maroni! Speriamo non porti la chitarra, o siamo nella melma!

G) Quando (moroso di G) inizia a suonare la sua chitarra possono anche passare ore e non se ne rende neppure conto ^^" E., digli così: o la chitarra o la passera (come son fine!) e vediamo che sceglie... hihihi :P

Me l'ha chiesto per e-mail mio zio a Londra, cui è stato proposto dal sito italianialondra (o qualcosa del genere, se vi interessa lo recupero) un concerto del chitarrista suddetto.

Mai sentito, rispondo, cerca qualcosa su youtube... non mi sorprenderebbe sia bravo, in Italia non avrebbe comunque occasioni.

Incuriosito, qualcosa sul tuotubo ho cercato pure io...

Mi sono imbattuto per caso in questo personaggio, per vie traverse, sul tutubo. Dopo ho scoperto che ha suonato di recente in Italia, anche molto vicino a me, e pure che è parecchio noto in un certo giro.

Ecco un videino della mia schitarrata al saggio/concerto della scuola. Non per trovare scusanti, dico solo che alle prove sono un filo più pulito e più originale nei fraseggi, mentre "live" faccio casino ma cerco di dare tutto in termini di sudore. Soprattutto, attenzione a non mangiare patatine prima di suonare, si rischia di lottare tutto il tempo col plettro...

Sono dell'idea che un fraseggino blues è ben riuscito se l'ascoltatore urla "YEAH!". E' un urlo spontaneo, è la sintesi del dialogo fra il chitarrista ed il pubblico, è la prova che riesci a trasmettere del feeling.