Ormai gli atleti sono macchine.

Una volta gli atleti avevano un cervello. Pare. Ma erano altri tempi, gli anni si contavano al contrario e appresso al numero si metteva A.C..

Però anche negli ultimi decenni si son visti esempi mirabili di atleti con cervello e coglioni...

Oggi invece gli atleti sono macchine incapaci di pensiero, se qualcuno domanda loro qualcosa a proposito di diritti umani in Cina, rispondono balbettando qualcosa tipo "Mla iooo... veramente... nlonl conloschere kuesta nuova disciplina olimpica.".

Quanto ai politicanti, cheneparlammaffà? Quelli vanno lì ben felici d'imparare come assicurare per bene il giogo a quel mulo chiamato popolo.

E allora io, che mi vanto di avere ancora un cervello, ancorché dubbiamente funzionante, boicotto le olimpiadi. E mi auguro che altri lo facciano e, possibilmente, passino parola. Non è una cosa inutile; l'ideale sarebbe rendere un flop questo evento (Rai Due se ne accorge eccome!).

 

 

P.S.: Se poi cominciamo a boicottare pure i prodotti cinesi tanto meglio. Questo purtroppo è più difficile perché sono ovunque e spesso non siamo in grado neppure di identificarli, ma tentar non nuoce.

Comments

Non lo so... ci penso e ti faccio sapere, ok? :-P

Vacca boia, Sear sembra che io ce l'abbia con te, ma ti giuro su mia Madre che non è così, però ste faccende ridicole tipo "Boicotta sta cippa" sono ridicole"

Secondo te, se io boicotto i negozietti dei cinesi aperti dalla mattina alle 8 fino alla sera alle 21, credi che ho risolto il problema? Credi che il problema siamo noi, io te e i 50 milioni di italiani? Se tutta l'italia smettesse di comprare il Cinese riconoscibile, quello esplicito, credi che si risolverebbe? Ma dove credi che fabbrichino le magliette Dolce e Gabbana, Calvin Klain, e tutti gli altri come loro? Che scarpe porti? Le nike? Credi che le faccia Mister Nike in persona? Credi che eliminando tutti i cinesi che sono in italia, riesci ad eliminare la "piaga cinese?" Se la cina è questo è perchè le multinazionali con la cina ci mangiano e c'hanno sempre mangiato e non siamo io e te a risolvere il problema.

Mi ricordo un anno che si boicottava la IP per il carburante......ma tanto se il carburante lo compri alla Esso che è cambiato? I barili costano uguale, la benzina costa uguale, perchè fermarsi al distributore che sta 100 metri dopo  non risolve il problema dei carburanti e dei costi.

Tutto il mondo sta col tibet....ma se non glie ne è mai fregato un cazzzo a nessuno, ma sai quante guerre ingiuste ci sono ADESSO in questo momento, in questo istante? Almeno 28 eppure tu, io nessuno boicotta niente, almeno fino a quando sul telegiornale non ci fanno vedere qualcosa.

Queste sono le cose ridicole dell'italia.

Pensai è bello, che dove finiscono le mie dita, debba in qualche modo cominciare una Chitarra... (Fabrizio De Andrè)

Nooooo, questa non te la faccio passare liscia. :-P

Comincio col dirti che, finché ragioniamo con il "siamo solo quattro gatti, non risolviamo niente", ci autocastriamo e non facciamo mai un cazzo.

Fatta questa premessa, passiamo alle strategie. Io ricordo che un anno fa circa circolava la classica catena di Sant'Antonio che invitava a boicottare la Shell. Grande cazzata. In un mercato oligopolistico come quello, non boicotti un'emerita cippa, perché tra loro le compagnie formano un cartello e, qualunque cosa tu faccia in questo senso, nella migliore delle ipotesi sposti solo i loro equilibri interni a favore di una piuttosto che dell'altra compagnia ma niente più.

Al contrario, secondo me sbagli a sottovalutare l'impatto delle olimpiadi sulla politica di un paese. Forse è solo un sogno, ma un flop clamoroso farebbe male, molto male, al governo cinese e, da parte nostra, sarebbe un messaggio su cui anche i nostri politici dovrebbero riflettere.

Pssando alla mia politica di acquisti, la Nike non la compro da secoli, Dolce&Gabbana per me fanno cose orribili e non comprerei da loro neppure se rispettassero fino all'ultima legge italiana e fino all'ultimo diritto umano. Scherzi a parte, per quanto posso, prediligo la qualità ai marchi e compro vestiti solo quando mi servono per davvero. Quasi sempre, ne guadagnano le mie tasche (anche se in quel momento spendi di più, la roba ti dura; mi capita di non comprare neppure una maglietta anche per anni, credimi). Guardacaso, la roba che riporta la scritta "Made in" seguita dal nome di un paese europeo o USA, dura enormemente di più. Insomma, oltre a sentirmi meglio con la coscienza, mi conviene pure.

Cosa ho fatto alla Nike? Niente, o quasi. Però il mare è fatto di gocce. Anni fa si pensava fosse pura follia tentare di far concorrenza a Microsoft, persino con software migliori e gratuiti. Eppure ora Microsoft ha paura, perché Apple e Linux guadagnano notevoli fette di utenza praticamente ogni mese.

Non sono d'accordo neppure sulla manipolazione mediatica. È vero che ci sono situazioni anche peggiori di quella del Tibet, ma purtroppo - lì sì - non abbiamo alcun mezzo per intervenire.

Quello che rimprovero a chi fa il discorso che hai fatto tu (torno alla parte pessimistica del tuo ragionamento) è il fatto di fare il gioco di chi comanda: essere supinamente rassegnati alimenta il potere.

Sear ... sono d'accordo con Zoso ... alla fine se parti col boicottamento: non scrivere più nemmeno in itnernet .. perchè il tuo PC, i routers, i cavi etc li fanno in China ... non comprare più nemmeno le chitarre, perchè tanto anche se poi ci piazzano il bel "made in USAto", a te non ti verrà mai a dire nessuno se quel lotot lo hanno fatto fare alla loro fabbrica in China per ragioni interne che ne a te ne a me riguardano, ma che loro quotidianamente fanno ...

Non usar il GPS nè il telefonino, ma non leggere nemmeno perchè c'è sempre il pericolo che almeno una delle macchine fatte per lavorare la carta e/o stamparla sia fatta in China

non comprare più giocattoli ai tuoi fiGGHi perchè quelli sono fatti in China ...

Ricorad che molte volte il "Made in Italy" sta anche per: assemblato in italy ... la stessa cosa per il made in US ... nessuno puo' dire niente al riguardo ... tutti a subire ...

Se si vuole boicottare la China, i primi da boicottare siamo noi stessi ... è fattibile ? Ha senso ?


Tiziano Demaria

 

Ragazzi non poter avere il controllo di ogni singola cosa che compriamo non significa dover per forza rinunciare ad averlo su tutto. Comunque su "made" e "assembled" ormai esistono leggi molto chiare, anche se non ovunque. Poi, se una marca fa le furbate in barba alla legge, be', lì è chiaro che non tocca a noi intervenire e non ne abbiamo assolutamente i mezzi.

Poi, per carità, avete il diritto di agire e pensare come volete, mica me la prendo. :-) E neppure vi giudico male o vi disistimo per questo. Per me, come detto e ribadito, ha senso ed è fattibile, nonostante vi siano dei limiti. È ovvio che in una battaglia qualche ferito lo riporti anche tu, non c'è speranza di mandare tutti i colpi a segno e non riportare neppure un graffio nel tuo esercito.

Voglio dire: è chiaro che non posso andare a controllare ogni singolo cavetto del mio computer e che sarebbe impossibile trovarne uno completamente China-free, ma moltissime altre cose sono controllabili eccome. Comunque qui il discorso si allarga, anche come confini, perché dovremmo includere Vietnam, Cambogia, Indonesia e chissà quanti altri paesi.

In questo post io mi riferivo alle olimpiadi più che alla merce, perché eventi come questo significano affari d'oro per il governo del paese organizzatore. Però, per il fatto stesso di avere gli occhi del mondo puntati addosso, gli stessi eventi sono armi a doppio taglio: se falliscono, possono ritorcersi contro gli stessi potenti. Insomma, organizzare le olimpiadi (mondiali di calcio eccetera) è come fare una scommessa con una posta enorme. Il mio era un invito a cercare di far perdere la scommessa ad uno dei regimi totalitari più sanguinari, violenti e immorali del mondo.

Immagina cosa succederebbe se lo share di ascolto fosse bassissimo per le olimpiadi ... questo darebbe uno smacco. Da parte mia molte olimpiadi sono state smaccate, ma penso che la maggioranza starà davanti allo schermo televisivo per sorbirsele fregandosene ( ahimè e ahitè e ahichiunquelapensicomete ) di quello che la China è ...

Qualcuno smette di fare carburante perchè l'Arabia Saudita applica la sharia e con una certa intransigenza sovente maggioe di Iran e Iraq ? No ... i giornali tacciono o mitigano ampiamente questo ... però c'è ... e a nessuno gliene frega poi niente perchè ( mondo boia ) anche quando i giornali ne parlassero, la gente direbbe: soliti arabi ... ed è finita li ...

Che vogliamo fare ? Due fors epiù spettatori in meno per le olimpiadi ci sono ... ma due su 56 milioni di italiani o due su 250 milioni di europei ... che cifra è ?

Intanto la China contiua a boicottare tutto, ed a fare quello che vuole ... :-/ Lo dico non certo con contentezza, credimi ...ma a parte quello che potrei fare io come singolo, che poi vale ben poco anzi: niente, altre soluzioni pesanti e valide dove sono ? :-/


Tiziano Demaria

 

Tiziano ha espresso pienamente il mio concetto.

Provando a rapportarci all'atleta di turno: Faccio un culo così, ho 30 anni, questa se non è l'ultima, ne faccio al massimo  un altra di olimpiade, ma se non faccio tiro al piattello, forse sarò troppo vecchio, sempre che in questi 4 anni non mi spezzo un menisco e mi tocca fare il benzinaio a vita.....Se io fossi Atleta, andrei punto e basta, la Cina è così da 100 anni, non da un giorno. LA cina fa comodo al mondo, a tutto il mondo e non saremo noi a far cambiare le cose.

Ci sono organi che discutono, selezionano e scelgono le location per le olimpiadi e credi che lo facciano perchè le cinesine hanno la passerina stretta? No, lo fanno per degli interessi che a noi nemmeno ci riguardano. Faranno fare maratone di 40 kilometri nella città più inquinata del pianeta, ma non glie ne frega una sega, perchè non sono le olimpiadi ad avere importanza ma determinati rapporti che noi non sapremo mai!

 

 

Pensai è bello, che dove finiscono le mie dita, debba in qualche modo cominciare una Chitarra... (Fabrizio De Andrè)

Sono d'accordo con il fatto che un atleta debba partecipare, non esiste che un atleta boicotti un'olimpiade da solo. E neppure avrebbe senso boicottare sportivamente una nazione quando poi ne sei partner commerciale. In questo sono stato d'accordo con Petrucci quando questi ha risposto al ministro Meloni che proponeva di disertare la cerimonia di apertura; ha detto, più o meno, "Scusate ma chi sono i politici, noi o voi? E come mai i politici incoraggiano gli scambi commerciali con lo stesso paese mentre a noi chiedono gesti inutili e ipocriti?".

Quello che contesto agli atleti è l'esser diventati sempre più lontani da quell'ideale di rettitudine morale e preparazione fisica - insieme - proprio dei primi olimpionici. Ad esempio, i medagliati potrebbero approfittare del momento di visibilità per mandare dei messaggi (come Tommie Smith e John Carlos in foto) e non solo per festeggiare e dire banalità ai microfoni dei cronisti.