Decima puntata della rubrica che vede Daniele Bazzani e Giovanni Onofri parlare delle...
Sono stato a Bergamo per la rituale lezione di canto con il mio maestro e il viaggio è stato più travagliato del previsto.
Procediamo con ordine.
Dato il costo piuttosto sostenuto dei biglietti aerei sono solito prenotarli con notevole anticipo. Di conseguenza delle avverse condizioni metereologiche di questi giorni non si sapeva ancora nulla.
I due voli in offerta purtroppo erano da Malpensa, l'aeroporto meno comodo come distanze da Bergamo. Ho prenotato una macchina ed una stanza dove dormire.
La partenza da Napoli la domenica mattina ha segnato un primo intoppo, un ora di ritardo, a causa del protrarsi della procedura di scongelamento della pista di Milano. Nonostante questo dettaglio il resto è filato piuttosto liscio: l'entusiasmo era a mille, la macchina a noleggio era una bella 500 multijet, la stanza d'albergo molto ospitale e romantica (peccato fossi da solo) e sono riuscito a trovare un bel regalo di onomastico per il mio amore in un negozio poco distante dal mio alloggio.
Ho trascorso la serata in compagnia di nuovi amici cantanti, tutti allievi del mio maestro. Ho scambiato impressioni e storie con loro, tutte accomunate del filo della passione.
Lunedì mattina ho fatto una bella lezione ed il maestro mi ha trovato migliorato. Mi ha assegnato dei nuovi esercizi e quindi ho molto materiale su cui lavorare per le prossime settimane. Me ne sono andato bello soddisfatto.
Il mio volo era previsto per le 18:30 di Lunedì con il check fissato dalle 17 alle 18. Dato l'ampio margine (erano le 13) mi sono offerto di accompagnare due amici salernitani alla stazione centrale di Milano. Abbiamo pranzato insieme e trascorso un paio d'ore prima di rimettermi di nuovo in viaggio.
Dal cielo scendavano i primi fiocchi di neve e tutto sembrava molto bello e divertente. Invece è bastato questo a congestionare il traffico cittadino. Le macchine procedevano a passo d'uomo.
La mia convinzione che due ore fossero più che sufficienti per raggiungere l'aeroporto è definitivamente crollata quando la neve si è fatta via via più fitta. L'asfalto diventava sdrucciolevole e la strada sembrava infinita.
Speravo che in autostrada la situazione fosse migliore ed invece anche lì la tendenza era l'inamovibilità. La gente si imbambolava, si fermava di botto. Ho assistito a diversi tamponamenti.
Ho avuto così tanta paura che quando finalmente sono arrivato nel parcheggio dell'autonoleggio sono crollato psicologicamente. Giusto il tempo di consegnare chiavi e documenti di viaggio e sono corso al check in.
Purtroppo erano appena scoccate le 18 ed il mio check in era ormai chiuso. A nulla sono valse le giustificazioni più che evidenti: il pilota non voleva perdere altro tempo. Mi hanno detto di fare la fila alla biglietteria per provare ad inserirmi nei voli successivi. Quello delle 19 era già pieno e quello delle 20 non potevano garantirmelo. Avrei dovuto aspettare un ora oppure optare per quello dell'indomani mattina. L'idea di rimanere in aeroporto non mi allettava per niente.
Ho aspettato fino le 19:30 per quel volo delle 20 e invece hanno bloccato le accettazioni così ho deciso di mettermi in viaggio verso la stazione ferroviaria. E pensare che ero proprio lì qualche ora prima...
Per raggiungerla occorre prendere la navetta che collega i due terminal dell'aeroporto e raggiungere il Malepnsa express. Da lì poi una rete metropolitana per la stazione centrale. Fuori era tutto bianco: i mezzi spalaneve lavoravano incessantemente ma la neve era tanta.
La navetta tardava ad arrivare così mi sono informato sul prezzo di una corsa in taxi. Mi hanno chiesto prima 15 Euro, il tempo di prelevare dei contanti (guarda caso non accettavano carte di credito) sono diventati 20 e poi addirittura 30. Li ho mandati affanculo ed ho aspettato ancora un po'. Per fortuna la navetta è arrivata. Il malpensa express era in ritardo per cui sono arrivato in stazione alle 22. La biglietteria era chiusa così ho dovuto fare il biglietto alle macchine automatiche. Il primo treno disponibile era quello delle 23:20 ed ho preso un posto nel vagone letto. Altri 93 euro. Sono andato al tabellone ed ho visto che segnalava un ritardo di 30'.
Ho pensato: "cominciamo checazzo". Neanche il tempo di bestemmiare sono divenuti 60', poi 100', poi 120'...
Sotto la stazione la sala d'attesa era chiusa per lavori, l'unico bar aperto era piccolissimo e non ci si poteva trattenere. Le temperature erano sempre più polari e l'unico riparo era nel bagno pubblico. Per l'occasione era aperto gratuitamente fino alle 5 del mattino. Ho aspettato lì con persone di tutte le nazionalità tutte accomunate dalla volontà di non morire assiderate.
Il mio treno è arrivato alle 3 ed è partito alle 3:30. Ho avuto bisogno di indossare due coperte e le maglie che avevo nel borsone per trovare calore. Sono arrivato a casa a mezzogiorno completamente distrutto.
Quando ho visto i telegiornali ed ho sentito l'annuncio di portare con se coperte e generi di conforto mi è salita una grande rabbia.
Sicuramente certe scelte che ho fatto potevano essere differenti ma ritengo soprattutto di essere stato vittima di "una serie di sfortunati eventi". Tuttavia mi sento fortunato di esserne uscito tutto intero.
Comments
boccolo2001
Wed, 12/23/2009 - 21:02
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Bentornato
Ciao Njulietto,
ti posso confermare che è stato un casino inenarrabile in tutta Europa... l'importante è che alla fine sei arrivato a destinazione. Congratulazioni per la prova positiva col maestro.
Buone feste, riposati che te lo meriti! :)
A presto
Corrado
___
There are two things to watch out for the road here; and you are in bed with both of them. - D.L. Roth -
njuletto
Thu, 12/24/2009 - 01:04
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R: Bentornato
E' stato davvero un disastro di fine settimana e sicuramente varrà da monito per il futuro nel pianificare i miei spostamenti.
La lezione per fortuna è stata produttiva per cui mi ha fatto sopportare tutte le disavventure.
Ti faccio i miei più cari auguri di buone feste e ti mando un abbraccio dal sud!
Ciao,
Angelo
Semaforo rosso vai, semaforo giallo tieni, semaforo verde no. (Confucio)
godin
Wed, 12/23/2009 - 22:48
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Mi dispiace....
....veramente per te.... ci sei proprio capitato dentro, nell'ora peggiore della giornata peggiore!
Chiaro che, nel momento in cui avevi visto nevicare, bisognava tirare diritto per Malpensa ma, come si dice, "dopo, sono bravi tutti a dare la soluzione!"
Se può esserti di consolazione, condivido con te due "tempi di ritorno a casa" che mi sono stati raccontati, relativamente al tardo pomeriggio di lunedì:
1) QUATTRO ORE per fare questo tragitto in macchina
2) QUATTRO ORE ABBONDANTI per fare questo tragitto con i mezzi pubblici
Nessun milanese, sicuramente, può evitare di raccontarne una, visto il delirio collettivo di quella giornata...
njuletto
Thu, 12/24/2009 - 01:37
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R: Mi dispiace....
>>>Chiaro che, nel momento in cui avevi visto nevicare, bisognava tirare diritto per Malpensa [...]
Quando sono arrivato alla stazione ferroviaria faceva freddo ma non sembrava dovesso riprendere in breve a nevicare. Mi aspettavo lo avrebbe fatto in tarda serata, cosa che mi era parsa di capire dalle previsioni del giorno prima. Quando ho visto scendere i primi fiocchi mi sono affrettato a rimettermi in viaggio ma ormai la frittata era bella che fatta.
Il traffico si è congestionato in pochissimo tempo.
Di certo sono stato troppo leggero nel pianificare i miei spostamenti e probabilmente, se avessi accompagnato i miei amici senza trattenermi con loro, sarei potuto arrivare in tempo in aereoporto. Non me la prendo con loro (ci mancherebbe) ma solo con me stesso e con una catena di eventi un bel po' sfortunati. Col senno di poi anch'io mi sono rimproverato tante scelte ma a questo punto non ha tanto senso farlo.
Le disavventure che mi hai raccontato sono davvero apocalittiche. Non è che mi rincuorino tantissimo ma ti ringrazio per il tentativo! :-)
Adesso che sono riposato posso anche riderci su ma, mentre vivevo quelle scene, mi sembrava un lucido incubo.
Vivendo a Napoli ho visto davvero di rado la neve in vita mia. Le prime emozioni al mio arrivo in aeroporto imbiancato oppure quelle nei momenti più rilassati della mia permanenza Milanese me l'hanno fatto amare. Era così dolce vedere quei fiocchi candidi scendere dal cielo mentre passeggiavo a piedi.
E' bastato il viaggio di ritorno a farmela odiare visceralmente: mi sentivo sul set di shining.
Ovviamente con il tempo il mio sentimento al riguardo sarà il giusto compromesso tra i due: la neve mi affascinerà ancora ma ne saprò riconoscere il potenziale pericolo.
Tanti auguri di buone feste,
Angelo
Semaforo rosso vai, semaforo giallo tieni, semaforo verde no. (Confucio)
njuletto
Thu, 12/24/2009 - 01:43
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R: La colpa
Mi sa che la Lega non sapeva che un terùnciello come me fosse lì altrimenti sono sicuro si sarebbero messi di impegno per farmi salire sul volo che avevo appena perso. A costo di accompagnarmici a suon di pedate: sai che sono generosi questi simpatici ometti... ;-)
Fai i miei auguri a tua moglie da parte mia e di adele: un forte abbraccio a te e tutta la tua famigliola.
Njuletto
Semaforo rosso vai, semaforo giallo tieni, semaforo verde no. (Confucio)