Non riesco a capire

Non riesco a capire ma soprattutto non riesco ad accettarlo. Come diavolo si puಠfare una assurdità  del genere. A poco pi๠di trent'anni, poi.
No: non riesco ad accettarlo.
Avrai avuto tanti motivi ma non lo accetto. E non ti perdono. Magari in futuro lo farಠma per il momento sono troppo arrabbiato.
Per la religione avrai commesso peccato, peccato mortale. Per me ਠun peccato che a trent'anni, trentuno per la precisione, tu abbia lasciato questo mondo.
Ti fosse capitato un incidente me ne farei una ragione. Tu perಠti sei tolto la vita.
Mi fa troppo rabbia questa cosa.
Ti sei tolto la vita per una delusione amorosa. Tu. A te sembrava scivolare qualsiasi cosa di dosso, che niente potesse mai fermarti. Ed invece ti sei fatto fuori. Cosà¬, un bel giorno di fine estate..
Ma a chi resta qui, a quelli che ti vogliono bene non ci hai pensato? A chi avrebbe bisogno di te non ci pensi? Non parlo di me, di quelli come me chi se me frega. Eravamo amici e colleghi ma in fondo ci conoscevamo poco. Giusto quattro chiacchiere ogni tanto. Buoni conoscenti, insomma. Io parlo della tua famiglia, di chi ti ama e non potrà  contare su di te. Hai lasciato due bambini qui e te me sei andato. Qualsiasi motivo avessi non ਠnulla se la confronti a questo.
Per ora non riesco a farmene una ragione. Mi arrovello ma proprio non ci riesco. E non riesco a perdonarti. Mi ci vorrà  un bel pà².
Si tratta di un vero peccato. Un peccato chiudere la vita cosà¬.
A soli trentuno anni.

Comments

Pare strano, ma ti capisco appieno. Ho vissuto due momenti della mia vita con amici molto vicini che purtroppo hanno deciso di togliersi la vita. Anche se mi piacerebbe non capirti così tanto...

 

ORIO

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www.myspace.com/egodislessico

Passato qualche giorno credo di aver metabolizzato un po' la cosa, anche se mi lascia ancora molto amareggiato e triste. Non lo reputo normale, non lo reputo nè un atto di coraggio nè di codardia. Magari un momento di profonda debolezza e di irrazionalità.

Mi spiace che tu mi possa capire, mi spiace che la cosa non sia poi così rara. Mi spiace molto che tu abbia assaporato questo gusto così amaro, che tu abbia perso due amici in questo modo.

Molti anni fa, avevo 17 anni, anche un altro amico fece una assurdità del genere anche se gli andò bene (o male nella sua ottica): si butto dal terzo piano ed è sopravvissuto. Ovviamente si porta dietro una serie di menomazioni ma è vivo. Avevo totalmente rimosso questo ricordo e forse è proprio la mia mente che si rifiuta di ricordare ciò che non riesce a capire. Era un mio coetaneo e anche lui lo fece per una delusione amorosa.

Non so se chi compia un gesto del genere si renda veramente conto di ciò che perde.

Ciao,

  Angelo

Semaforo rosso vai, semaforo giallo tieni, semaforo verde no. (Confucio)

Mi mette molta tristezza sapere che qualcuno decide di togliersi la vita.

Rischio sempre di finire nel retorico, però penso davvero che la vita sia un dono, e per quanto grama sia valga sempre la pena di provarci e viverla tutta. Detto questo, tuttavia, è impossibile entrare nella mente di chi decide di compiere questo gesto, e nessuno saprà mai descrivere quale meccanismo, quale ragione sia stata più forte del naturale istinto di sopravvivenza. Di sicuro questa persona ha sofferto parecchio, per arrivare a tanto.

Credo di comprendere le tue parole, anche se fortunatamente non ho mai avuto esperienze simili.

Mi dispiace che tu ne sia stato testimone, ed ancora di più mi dispiace per tutte le persone che circondavano questo tuo amico che ora non c'è più.

Un abbraccio,

Daniele.

Oggi il rientro al lavoro aveva qualcosa di surreale. Mi sono svegliato con un po' di tristezza nel cuore e mi ha dato una brutta sensazione passare per l'ufficio dove lavorava anche lui.

La notizia era ovviamente sulla bocca di tutti. Qualcuno ne parlava sottovoce, qualcuno in maniera chiassosa e irrispettosa, magari infilando il discorso in mezzo alle chiacchiere sulle vacanze e l'abbronzatura.

Credo sia come hai detto tu, che fosse una persona che ha sofferto parecchio anche se non lo dava a vedere. Quelli che lavoravano più a stretto contatto erano preoccupati perchè da un po' aveva preso a dimagrire vistosamente. L'ultima volta che ci ho parlato (poco più di un mese fa) non me n'ero accorto: mi era sembrato quello di sempre.

Cerco di non pensarci troppo.

Un abbraccio,

  Angelo

Semaforo rosso vai, semaforo giallo tieni, semaforo verde no. (Confucio)