Dove eravamo rimasti?

Provo a scrivere ripartendo da dove mi ero interrotto l'ultima volta: le mie prime audizioni.

Sentivo il bisogno di testare il mio livello tecnico come cantante, di mettere alla prova la mia emotività e, perchè no, di sfidare la sorte nella speranza di un colpo di fortuna. Pensavo potesse arrivare anche così l'occasione che mi aprisse la strada verso un livello più professionistico, di poter dare una svolta alla mia vita. So che può apparire molto infantile questo atteggiamento ma per un po' ci ho creduto. Seppur cosciente delle mie lacune (anche se studiavo quotidianamente lo facevo per lo più senza una guida) mi risultava piuttosto facile attaccarmi a false illusioni e sogni di gloria facile.

Adesso sono più consapevole del punto in cui mi trovo, dei miei limiti e dei miei punti di forza.
Dopo X-factor e Romeo & Giulietta ho affrontato l'audizione che mi stava più a cuore e per la quale ho lavorato più sodo: Notre Dame de Paris, "quello vero".
L'audizione è avvenuta dopo una lunga full immersion con diversi insegnanti di canto, un lavoro attoriale con un bravo insegnante di recitazione, un seminario sul teatro Scespiriano, un percorso di introspezione del personaggio del perfido arcidiacono attraverso la lettura del testo di Victor Hugo (sì, l'ho letto tutto ed è stata una palla), diverse visite in chiese e nello stupendo duomo di Milano. La suggestione di quelle architetture e di quelle atmosfere mi aveva fornito alcuni strumenti utili per comprendere meglio l'atteggiamento che avrei dovuto avere, per i movimenti da compiere anche se il provino sarebbe stato piuttosto statico.

Avevo già interpretato il ruolo del prete in una rappresentazione amatoriale del dramma musicato da Cocciante. Conoscendo i miei problemi tecnici e sapendo di avere poco tempo a disposizione per colmarli ho deciso di puntare tutto sulla interpretazione e sulla suggestione scenica. Diciamo che questa decisione ha pagato ma solo in parte. Alla audizione a Modena la commissione esaminatrice era presieduta da Paola Neri, vocal coach del cast ufficiale in tour. Ho interpretato il brano a me richiesto mettendoci tutto me stesso, vivendolo profondamente e cercando di mettere a frutto tutto ciò che avevo appreso. Durante la performance lo sguardo della commissione si era alzato a guardarmi più volte. Ho considerato questa una nota positiva perchè durante l'esibizione degli altri candidati lo sguardo era sempre piuttosto distratto o volto al tavolo su cui erano presenti le foto dei candidati e i loro curriculum vitae.

Dentro di me sentivo di avere delle possibilità, di avere catturato la loro attenzione.

Il "verdetto", l'esito della audizione, fu comunicato soltanto dopo che tutti e venti i ragazzi del mio gruppo ebbero cantato. La Neri ebbe cura di dirmi le seguenti parole: "Angelo mi è piaciuto molto come hai interpretato il brano: si vede che sei un attore." Qui per un attimo mi sono gasato ed ho pensato fosse fatta. Poi però ha aggiunto: "Purtroppo non sei la voce che cercavo. Mi dispiace".

Poi prima che venissimo congedati ha aggiunto: "Ho bisogno di vocalità meglio piantate per terra".
Questo è stato un duro colpo perchè per me aveva un solo significato: che la mia tecnica non le dava affidamento, che le davo l'impressione di non poter reggere non dico un tour ma nemmeno un intero concerto.

La cosa mi ha molto abbattuto soprattutto perchè sapevo fosse tutto vero. Affidare ad un interprete dalla tecnica precaria la responsabilità di sostenere un tour intenso con il rischio di spaccarsi prima del tempo sarebbe stato da sprovveduti.

E' stato per questo motivo che per un po' ho deciso di darci un taglio con le audizioni e rimettermi seriamente a studiare.

[Continua...]

Comments

Spero di non imbarazzarti troppo con quello che ti sto per dire.

Sei semplicemente un grande: per abnegazione, coraggio e onestà intellettuale.

Il successo nella vita arriverà, umano e artistico, perchè il tempo è galantuomo e il lavoro viene sempre premiato (soprattutto quado è accompagnato da passione e talento, come nel tuo caso).

 - Come per i comunisti e' finito il comunismo, per noi potrebbe finire la fica! R. Remotti

E' vero caro Enzino: ne abbiamo già parlato ed ora come allora ti ringrazio.

Di sicuro seguirò il tuo consiglio e cercherò di metterlo sempre in pratica per limitare che il mio stato d'animo sembri posseduto dalle montagne russe e mi faccia passare repentinamente dalla euforia alla depressione.

Per il resto che dirti: ti voglio molto bene guagliò.

Semaforo rosso vai, semaforo giallo tieni, semaforo verde no. (Confucio)

Talento o non talento, averlo o pensare di averlo: è una cosa su cui spesso mi sono interrogato senza trovarne risposta.

Se il talento è possedere una evidente dote innata, essere dotati di qualità innegabili in cui talvolta ci capita di imbatterci, quelle prorompenti che vedi magari in una ragazzina di quindici anni che ha già una voce della madonna (non la Ciccone) probabilmente ne sono privo.

Visto che gli esordi non sono stati incoraggianti mi viene da pensare questo.

Se talento può essere anche semplicemente provarci e continuare a provarci a prescindere da quello che dicono gli altri, dalle batoste della vita, dalla età che avanza e che ti vede sempre alle prime armi, dalla fatica per conquistare ogni piccolissimo progresso beh, un po' mi dico, forse ne ho almeno un briciolo. Di sicuro mi sento un po' più forte e un po' più pronto a rialzarmi dopo le prossime inevitabili cadute.

Il successo che io mi auspico potrebbe essere anche viverne, fare il musicista per mestiere. La parte più sognante di me continua a crederlo. L'uomo neo trentenne con i primi capelli bianchi invece comincia di tanto in tanto a fare capolino e a dirmi che, tutto sommato, potrebbe rimanere una passione da coltivare in parallelo come sto facendo adesso.

La verità è che i sogni evolvono e cambiano. Per il momento cerco di darmi piccoli obiettivi più raggiungibili e alla mia portata. Mi sembra che in questo modo mi facciano vivere meglio invece di darmi ansia.

Ho provato un po' di imbarazzo nel leggere il tuo commento ed il tuo attestato di stima. Devo ammetterlo. Spero davvero di meritarmi una tale dolcezza. Non è che abbia dimostrato molto in questi anni e spero di recuperare.

Ti abbraccio forte e spero che questo non imbarazzi te! ;-)

Ciao,

  Angelo

 

Semaforo rosso vai, semaforo giallo tieni, semaforo verde no. (Confucio)

>>>la fortuna è anche quella di avere tra le mani qualcuno che ce lo faccia conoscere il talento di cui siamo in possesso. E ci faccia capire qual è e dove sta...

Per fortuna credo di avere finalmente trovato quel qualcuno: è per lui che sono disposto a fare su e giù per lo stivale italico ogni mese senza pentirmene. E' sicuramente oneroso in termini di stress fisico e mentale oltre che economicamente ma adesso so che il resto dipende dal mio impegno e da quanto "talento" posseggo (qualsiasi cosa significhi).

Come diceva il mestro di canto di Mario Del Monaco, Arturo Melocchi: "io ti do una voce". Il mio maestro mi sta aiutando ad esplorare a fondo le possibilità del mio strumento. Mi sta dando una voce: la mia. Ci vorranno anni ma poi dipenderà da me, dalla mia musicalità e dalla mia intelligenza riuscire a farne un uso artistico.

Su questo nè io nè lui possiamo fare pronostici.

L'impegno ce lo sto mettendo tutto: non credo di essere mai stato così diligente in vita mia. Credo che se avessi avuto la stessa abnegazione a scuola adesso avrei una decina di lauree...

Per il resto si vedrà: testa bassa e lavorare.

Ti abbraccio Paolo,

  Angelo

Semaforo rosso vai, semaforo giallo tieni, semaforo verde no. (Confucio)

>>>E nonostante questo è pure un gran cazzone! ;)

Su questo non posso darti che ragione!

Grazie per la stima e per l'affetto Mosè. Sono contento di potere confidare a te e gli altri amici ciò che sento, leggere quello che scrivete, poter condividere le nostre reciproche passioni, le preoccupazioni, i traguardi.

Ti voglio be' fratellò!

Semaforo rosso vai, semaforo giallo tieni, semaforo verde no. (Confucio)

Grazie mille Zio: non so cosa altro dire.

Sono grato di avere dalla mia parte Adele (la mia fidanzata) e la mia famiglia. Sono contento di avere amici validi su cui contare. Credo di essere davvero una persona fortunata.

Tuttavia nemmeno la mia famiglia si è mostrata comprensiva nei confronti delle mie passioni. Soprattutto i primi tempi. Le hanno sempre considerate poco più di un gioco, una mania, convinti fossero delle fugaci evasioni da quelle che loro considerano "le cose serie ed importanti della vita". Niente più che "hobby".

Invece come nel caso del canto mi hanno preso sempre di più senza abbandonarmi.

C'è voluto tempo prima di avere una timida approvazione da parte loro. C'è stato bisogno che vedessero il frutto del lavoro compiuto ed io nel frattempo ho progressivamente smesso di studiare tra le mura domestiche. Il loro giudizio, anche le piccole ed innocenti battutine, mi inibivano e rallentavano i miei progressi...

E' necessario dire anche che il lavoro preparatorio, nel mio caso del lato canoro più che quello chitarristico, non è mai stato piacevole. I vocalizzi, la ripetizione continua di quel passaggio che proprio non vuole entrare in testa e tutto il resto mi fa comprendere il loro punto di vista. Non è certo sentire cantare una canzone che da fastidio: è tutto quello che c'è dietro che rompe le balle...

Credo che un giorno quando finalmente potrò permettermi casa dovrò necessariamente insonorizzare una camera. La voce con lo studio è diventata più forte e penetrante e potrebbe crearmi non pochi problemi con il vicinato.

Magari divento una star miliardaria e mi compro tutto il condominio... Magari! ;-)

Semaforo rosso vai, semaforo giallo tieni, semaforo verde no. (Confucio)

 Non ti conosco, ma mi ha colpito il tuo racconto.

Il talentò è a mio parere anche modestia e onestà intellettuale, indispensabili per l'arte.

Come recitava uno slogan: la potenza è nulla senza il controllo. E questo viene dalla testa.

Ti faccio quindi tanti auguri e non mollare :-)

 

Everybody seems to think I'm lazy, I don't mind, I think they're crazy

Se ciò che ho scritto ti ha spinto a commentare questa pagina credo siamo più vicini di quello che possiamo immaginare. Mi fa piacere che il mio racconto ti abbia colpito.

Ti ringrazio per gli auguri e per la carica che hai voluto trasmettermi. Di certo non mollerò: non fa parte di me.

A presto,

  Angelo

Semaforo rosso vai, semaforo giallo tieni, semaforo verde no. (Confucio)

Già. Dove eravamo rimasti?

Io dovevo venire a Napoli per asssitere ad una rappresentazione del Gobbo di Notre Dame e, mea culpa, non sono riuscito ad organizzarmi.

Inoltre, avevamo quel progettino di Concerto a Mergellina che è andato a monte.

In ultima, la mia Band si è praticamente sfasciata quindi dovremo cavarcela in un bel duetto.

Però un pensierino te l'ho dedicato non molto tempo fa ... cerca, cerca, cerca amico mio e lo troverai ...

Sentivo veramente la tua mancanza.

Ciao.

Brunoritchie

" ... è brutto parlare quando gli amici non ti ascoltano ..."

Mi spiacque non potesti venire alla rappresentazione di Notre Dame.

Questo non solo perchè fu la prima ed ultima dopo un lungo lavoro di preparazione ma soprattutto per quello che rappresentò per me, per la liberazione da alcune mie inibizioni e rigidità, per il riscontro che ebbi non solo da parenti e amici ma soprattutto da un pubblico a me completamente estraneo.

Sono convinto ci fossero dei motivi più che validi per non venire quindi non te ne faccio una colpa.

C'è un altro progetto in ballo in fase di allestimento di cui scriverò in una delle prossime pagine. Spero che per quello riuscirai ad organizzarti e venire: ne sarei molto onorato. Si parla del 2010 quindi c'è tempo.

Un bel duetto non ci starebbe male: qualche pezzo che facevi con il gruppo sfasciato (a proposito mi spiace molto) lo potremmo fare così, in acustico. Dico sul serio: se hai ancora quell'aggancio per Mergellina potremmo fare una situazione più sciolta in duo o con il tuo prossimo gruppo.

Se non stai ancora pensando di metterne su uno tutto tuo credo dovresti: brunorichie senza chitarra a tracolla e una batteria che pesta non lo riconosco! ;-)

Grazie per il pensiero che hai avuto: spero di non essermi sbagliato perchè mi hai commosso.

Un abbraccio e, spero, a presto,

  Angelo

Semaforo rosso vai, semaforo giallo tieni, semaforo verde no. (Confucio)

Sono veramente desolato per la mia defaillance e spero di potermi rifare per il tuo prossimo impegno nel 2010.

A disposizione per tutto il resto!

Stasera ho conosciuto gente che suona quello che piace a me e mi si è riaperto uno spiraglio, anche perché senza il bum bum di una batteria e il suono stridulo e distorto della mia Strato non so stare (ora non ho più quella color sputacchia).

Arrivederci a presto, magari proprio lì a Napoli.

Il blog che hai letto era un pensiero sinceramente rivolto a te e sono contento perché ha portato bene.

Comunque ancora ben tornato fra noi.

Un abbraccio.

Brunoritchie

" ... è brutto parlare quando gli amici non ti ascoltano ..."

Rileggendo il mio commento di ieri mi sono accorto che appariva pedante: sono contento tu lo abbia interpretato per il verso giusto. Per l'impegno di cui parlavo se ne dovrebbe parlare da Febbraio 2010 in poi.

Mi ricordavo avessi venduto la Strato color sputacchia ma non posso fare a meno di ricordare con tenerezza quel tuo aneddoto. ;-)

Per quanto riguarda una prima suonata tra di noi potresti approfittare del prossimo Coatto: al 99% dovrei esserci anch'io. Per una cosa più "seria" ci sentiamo in privato. Io intanto seguo i tuoi sviluppi attraverso il diario: spero che tu riesca ad accordarti con "quella gente che suona quello che piace a te"!

Un abbraccio,

  Angelo

Semaforo rosso vai, semaforo giallo tieni, semaforo verde no. (Confucio)

Arrivederci al Coatto!

Bruno

Da pelle d'oca quello che hai scritto.

Molto di noi con la chitarra sognamo, ma ci fermiamo qui.

Tu stai andando oltre ... e come dice L'uomo di Manchester, ci vuole del fegato per mettersi in gioco, tentare e riprovare.

Non smettere di crederci...senza retorica, il tuo "successo" sarà il successo di tutti noi

,,,,

Nel post che ho scritto prima di questo (Nel mio blog per il SHG, qui su laster) rispondevo a lauro dicendo che si sa di che pasta son fatti i lasteriani....

"giro pagina "ed eccone un bel esempio...

Ciao

Beppe

Ciao Beppe!

Grazie per le tue parole, davvero di cuore. Non smetterò di crederci: con mio stesso stupore mi sono rivelato molto determinato e ci sto prendendo gusto.

Quello che ho fatto in questi ultimi anni è stato di lanciarmi a capofitto in tante cose diverse, molte delle quali per me inappropriate o al di sopra delle mie reali possibilità.

Qualcuno mi ha detto che ogni esperienza ci arricchisce ed io condivido il suo pensiero.

Però c'è sempre un limite e quel limite nel mio caso è il tempo libero. Occorre fare i conti con gli spazi a propria disposizione e talvolta occorre operare delle scelte. Come diceva Paolo in un commento più su occorre capire quale sia il proprio talento perchè, non comprenderlo o capirlo tardi, significa quantomeno non raggiungere risultati artistici importanti.

Il rischio più grave è invece quello di rovinare precocemente il proprio "strumento" (parlo in termini di voce, ma può valere anche per altro) in modo da precluderne uno sviluppo sano.

Il mio maestro mi ha parlato più volte di questo in termini di "attitudine": diciamo più o meno la stessa cosa del talento (con le dovute differenze). Possono piacerci tante cose ma non sempre è ciò per cui siamo portati.

Ci vuole culo pure per capire guarda un po', o qualcuno che lo intuisca prima che si riveli in tutta la sua evidenza.

Perchè se non si ha consapevolezza per capire da sè come si fa? Si fa un po' di tutto? In questo modo si farà tutto mediocremente.

Nel periodo delle audizioni (ma anche fino a poco tempo fa) stavo facendo esattamente questo. Se capitava un provino per un chitarrista ci andavo. Se cercavano un cantate per una cover band pop/rock acustica mi ci fiondavo. Un Musical? Correvo. A lungo andare mi sono arenato.

Darci un taglio mi è sembrato molto più saggio. Adesso cerco di selezionare meglio i progetti per non disperdere troppe energie.

Bisogna scandagliare se stessi alla ricerca dei propri punti di forza oltre che dei propri limiti. Ci vuole anche che le persone che ci sono vicine ci facciano notare quando qualcosa ci viene meglio di altre.

Faccio un esempio. Il mio accento napoletano è ancora troppo marcato? Qualcuno mi ha fatto notare che tra tutto quello che faccio ciò che mi viene meglio sono i classici napoletani? Per un po' allora punto su quello. Ovviamente cercando di farlo al meglio e migliorandomi giorno per giorno.
Nel frattempo però comincio a curare la dizione e poi si vedrà.

Scriverò ancora di tutto questo.

Nel frattempo grazie e ben ritrovato!

 Angelo

Semaforo rosso vai, semaforo giallo tieni, semaforo verde no. (Confucio)

Ancora non ho letto nulla che non ho avuto e non ho tempo!
Ma sono felicissimo di rileggerti da queste parti!!!

Grande Njulèè!


La risposta è dentro di te...epperò è sbagliata. - Quelo
AlexUnder .::Mururoa::.

Ciao Alessandrosotto!!! ;-)

Sono contentissimo io di esserci e spero davvero che la cosa continui.

Tenersi in contatto in questo modo risulta molto più facile.

Un abbraccio Grande!!

Semaforo rosso vai, semaforo giallo tieni, semaforo verde no. (Confucio)

Uella splendido! 

Finalmente sei tornato! Ci sei mancato un sacco! :)

E' bellissimo leggere di quanta passione e sacrificio ci metti a fare quello che ami. Sei da prendere come esempio.

Stammi bene, a presto

Corrado

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There are two things to watch out for the road here; and you are in bed with both of them. - D.L. Roth -

 

Ciao Corrado!

Ebbene sì: finalmente possiamo beccarci anche su queste stupende pagine di Laster.

A me è mancato molto questo posto e tutti voi, anche se in qualche modo ci siamo tenuti in contatto non è la stessa cosa. Qui mi sento più libero di raccontarmi ed è bello leggere i racconti delle vostre esperienze di vita.

Mi fa piacere che da ciò che ho scritto traspaia la passione che sento per la musica. Non so se sono da prendere ad esempio: in giro c'è tanta gente che fa molti più fatti, suona di più e raggiunge grandi traguardi.

Io sto quasi solo studiando e lavorando "in piccolo" a qualche progetto.

Ti abbraccio,

  Angelo

Semaforo rosso vai, semaforo giallo tieni, semaforo verde no. (Confucio)