Chissà

Oggi sarà una giornata bella piena.

Otto ore qui in ufficio, allenamento in pausa pranzo, torneo dopo il lavoro e poi le prove del musical. Stasera sarò un rottame, già lo so.

Dopo il lavoro si gioca un torneo aziendale di tennistavolo: incontri da un set ciascuno, belli secchi. A quello precedente sono riuscito a perdere sempre. Stasera spero di fare meglio. Eccheccazzo!

Mi sono piuttosto appassionato a questo sport dalle ultime vacanze estive. Nel villaggio dove sono stato mi sono destreggiato tra varie attività e questa è quella che mi ha preso di più. Una volta tornato in azienda ho cominciato ad allenarmi tutti i giorni in pausa pranzo cercando di imparare dai più bravi. Certo occorre fare le corse ma sto riuscendo a far quadrare i tempi. Anche in questo mi sono scoperto piacevolmente disciplinato. Mi sa che riesco ad esserlo solo per le cose che mi piacciono davvero: per il resto sono sempre disorganizzato e distratto.

Mi fa piacere fare movimento dopo tanto tempo. Sono sempre stato piuttosto dinamico, ho sempre fatto sport anche a livello agonistico e la vita sedentaria mi uccide. Vedermi con la panza poi non è che aiuti l'autostima.

Mi mancava tanto un po' di sana competizione. Dopo il torneo è stato stabilito che la squadra perdente offra la pizza alla vincitrice. Ovviamente come capita in situazioni del genere si creano sempre quegli sfottò simpatici tra i vari concorrenti e la cosa mi stimola. Oltretutto mi faceva piacere la pizzata in compagnia: mi trovo bene con loro e una serata fuori dalle mura aziendali poteva essere divertente.

Perdente o vincente io non potrò esserci: hanno indetto le prove del musical proprio stasera. E pensare che avevo fatto spostare l'intero torneo proprio per evitare questa situazione ma poi hanno cambiato giorno: chiedere di nuovo la cortesia ai colleghi sarebbe stata troppo una figura di cacca. Odio i cambiamenti di programma. Vafanculo và!

La situazione musical è ancora da definire. Pare che ci siano dei problemi organizzativi e sia in gioco la riuscita dell'intero evento. Per essere sul luogo delle prove faccio un centinaio di chilometri tra andata e ritorno una volta alla settimana. Sinceramente di farmi il sangue amaro proprio non mi va. Tra l'altro come spesso capita in queste cose non si guadagna nulla e non c'è nessun rimborso spese: anzi. Ho dovuto sborsare anche una quota di partecipazione...

Se la cosa inizia con il piede sbagliato sarà il caso di riconsiderare la situazione.

Per il versante acustico il chitarrista non si è fatto più sentire dall'ultima volta. Probabile che occorra archiviare la collaborazione del tutto. La cosa potrebbe non essere proprio così negativa.

Ho avuto molto di rivedermi con Jacopo, uno dei miei più cari amici fin dalle scuole superiori. E' da lui che ho imparato i primi rudimenti sullo strumento e con cui sento sempre un grandissimo feeling musicale. A quanto pare potremmo riprendere insieme ad esibirci in giro. Dopo un lungo periodo in cui è stato molto preso dallo studio e dal lavoro sarà più libero. Un bel po' più libero. Manca soltanto un esame (e ovviamente la tesi) alla laurea ma la cosa più grave è che la sua azienda dovrà chiudere per trasferire le attrezzature da uno stabilimento all'altro. Questo vuol dire cassa integrazione per un numero indefinito di mesi.

Ha due figli a cui dar da mangiare e se può conciliare la passione per la musica con un piccolo introito economico lui è molto favorevole.

Ci sarà di impegnarsi un bel po' ma con lui so di non avere problemi: una spalla sicura quando si suona, in grado di spaziare tra i generi e di passare da uno strumento all'altro con grande disinvoltura.

Il mio partner musicale ideale, insomma. La cosa mi elettrizza molto.