Soldi

 Mi viene spontaneo, leggendo il bell'articolo in home page sul pedale overdrive Secret-1, pensare al valore che diamo alle cose.

Immagino che quasi tutti abbiano pensato "col cavolo però che spendo 400 eurozzi per un overdrive"... però magari, come suggerisce Mancunion, spendiamo la stessa cifra per una chitarra in più di qualità medio-bassa, della quale probabilmente non abbiamo neanche bisogno, ma non in un pedale di questo livello.

Ecco, se anziché sperperare i miei averi a colpi di 50-100 euro per questo o quel pedalino (che alla fine uso pochissimo o per niente) o in chitarre, avessi fatto degli acquisti con meno impeto e più cognizione, ora avrei magari tre pedali seri, una chitarra buona ed un ampli decente. E magari sarei pure in grado di suonare meglio, perché perderei meno tempo a regolare i vari pedali.

Invece sono pieno di mezze cazzate, ho un ampli che riesco a sfruttare abbastanza ma troppe chitarre e troppi pedalini inutili (o quasi).

Mah, queste cose fanno riflettere abbastanza. 

Ora vado ad allenarmi con il pad per la batteria, giusto per restare in tema di tanti strumenti e scarse capacità...

Daniele.

Comments

 mi accodo al coro..SANTE!!!!

 

gero.

Hai colto il senso delle mie parole (ma anche io di puttanate ne ho comprate tante!)

 - Come per i comunisti e' finito il comunismo, per noi potrebbe finire la fica! R. Remotti

Ecco, se anziché sperperare i miei averi a colpi di 50-100 euro per questo o quel pedalino (che alla fine uso pochissimo o per niente) o in chitarre, avessi fatto degli acquisti con meno impeto e più cognizione, ora avrei magari tre pedali seri, una chitarra buona ed un ampli decente.

io da un paio di anni a questa parte sto cercando (chiaramente non sempre con successo!) di seguire questa filosofia. Ad un certo punto avevo iniziato a tenere segnate su di un foglio di excel tutte le spese in strumenti ed accessori, dalle chitarre ai plettri, dagli ampli alle mute di corde, ed anche le entrate dalle rivendite (sempre clamorosamente in perdita). Ricordo che ad un certo punto arrivato a fine anno e tirando le somme mi ero accorto con orrore della quantità di soldi buttati nel pedalino che tanto è un'occasione o nel giochino che provo un po' e al limite rivendo. Minchia - mi ero detto - quest'anno ci saltava fuori una Les Paul! (che all'epoca infatti non avevo ancora).

Ogni tanto - sia chiaro - ci ricasco... anche perchè è bello di tanto in tanto gratificarsi regalandosi qualche minchiata! Però proprio in questo periodo sto procedendo ad un ulteriore snellimento del setup... e devo dire che è una sensazione liberatoria decidere di liberarsi di un po' di "ciarpame" con il fine di prendere una sola cosa, ma un po' bellina.

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Luca
http://www.webalice.it/valledelvento/
 

 

Concordo, tranne per alcune considerazioni:

1. Ci sono strumenti che costano molte, troppe volte il loro valore intrinseco (sticazzi la progettazione quando parliamo di oggetti disegnati 60 anni fa e il marchio e' passato di mano in mano per decenni).

2. Ci sono strumenti che costano tanto, ma il valore sta in parti di nessun "valore" per un musicista (dragoni, intarsi, ecc.).

3.  Ci sono strumenti che hanno un suono particolare proprio dovuto al fatto che si sono usate parti economiche o magari non troppo ricercate. guarda che cosa ti combina uno come Jack White con chitarre che un liutaio magari butterebbe nel camino.

Anche questo é vero, concordo!

pace e bellezza

http://www.myspace.com/cybillsheperd
"Nelle valli della stupidità per i filosofi cresce pur sempre più erba che sulle nude alture dell’intelligenza"

Concordo, ma nel caso specifico mi sembra che nessuna di queste categorie sia applicabile all'oggetto che ha scaturito la discussione ;-)

 - Come per i comunisti e' finito il comunismo, per noi potrebbe finire la fica! R. Remotti

Credo si debba distinguere tra un valore "relativo" ed uno "assoluto".

Il valore relativo è quello che fa si che, ad esempio, 400 euro siano un botto per una famiglia con 1200 euro di entrate mensili, affitto e figli, e poco più una bazzecola per uno stipendio da 10000 euro mensili con auto ed appartamento forniti dalla  ditta. Da questo punto di vista, per quanto mi riguarda, se sono soldi guadagnati onestamente, ciascuno è libero di spenderli come vuole.

Il valore assoluto dice che 400 euro collocano un pedale ad un livello di prezzo molto alto tra i cosiddetti "boutique". E' ovvio che il prezzo non sia solo quello (come osservato molto più basso) dei componenti o del tempo di assemblaggio e di un ragionevole (?) guadagno, ma debba tenere conto dell'originalità dell'idea, dei tempi di  progettazione, degli investimenti e dell'obiettivo di marcato (un pedale "per tutti" a un prezzo più contenuto o un prodotto esclusivo "per pochi").   Credo sia anche ovvio che non ci si possa basare sull'aspettativa "aritmetica" che un pedale da 400 euro suoni 4 volte meglio di uno da 100, dato che è evidente che, più si sale di livello, più il rapporto tra un miglioramento del prodotto e l'investimento diventi inversamente proporzionale.

Io credo, per quello che ho potuto valutare personalmente e per i pareri che ho sentito da più di un professionista, che l'oggetto in questione sia un ottimo pedale nel suo genere.  Dopodichè se uno cerca un distorsore high gain o magari un chorus, o semplicemente non gli piace, allora non è quello che fa per lui. Ma se il prezzo sia giusto o troppo alto saranno quanti lo compreranno (il cosiddetto mercato) a dirlo.

PS. Come tanti o forse tutti voi/noi anch'io ho speso in tanti anni un sacco di soldi in  strumentazione di cui avrei potuto fare a meno (quasi tutto, essendo un banale grattacorde dilettante) o che poi ho scoperto non piacermi più. Però, tranne pochissimi casi, tutto mi ha fatto almeno divertire un po', mi ha aiutato a sviluppare un mio gusto personale su suono e strumentazione, a capire meglio che cosa voglio e, in molti casi, mi ha dato bellissime emozioni e mi ha permesso di coltivare una passione che mi fa vivere meglio. E tanto mi basta.

Marco