il vitello dai piedi di spugna

 Infatti bisogna rivelare la verità, prima o poi, e bisogna delle volte usare l'amico vitello di spugna, se è difficile venirne a capo.

Verità di oggi: incontro smaronantissimo però finito molto bene, lauta cena (a spese del mio agente nipponico, che quando è a spese sue non bada proprio a spese), moderate rotture di balle arrivato in hotel per via di quello che stanno combinando i miei clienti in Europa... ed una voglia di suonare immensa!

Quasi quasi parto in una spedizione punitiva e domani mi prendo un ukulele, oppure un Korg nanoPad e mi faccio un bel po' di basi.

Già, ho deciso di farmi la valigia io da solo, perché sono grande, ho pure insegnato passo passo a mio figlio quello che serve per fare i viaggi... e mi sono dimenticato il Kaossilator al suo posto, a casa. Che avevo acquistato proprio per poter andare in giro ed avere uno strumento pratico da portarsi dietro e suonare.

Però il vitello dai piedi di spugna ha impiegato un pochino, diciamo due giorni, per farmi svelarmi la verità. Senza nascondere microspie, mi sono dato del cretino da solo.

Vabbè, il pacco a casa è arrivato ma naturalmente non c'era anima viva nel mio appartamento... così è da recuperare chissà dove chissà quando. Beh, spero che ci sia per il mio rientro, così potrò finalmente darmi al diy. Nel frattempo sto cercando di fraternizzare con la legge di Ohm, ma so che proverò in tutte le maniere a dimostrare con la pratica che è errata, consapevolmente o inconsapevolmente.

Ma non potevano farla più semplice l'elettronica?

Un abbraccio a tutti da Tokyo!

Daniele.

Comments

 Ciao Matteo!

Guarda, purtroppo non mi occupo io della Cina ma un mio collega. Peccato perché ogni tanto visita qualcuno a Shanghai. Che non è come dire che, avendo un cliente ad Alba, o a Borgomanero, o a Orfengo, ci siano ottime possibilità di incontrarsi anche fortuitamente... però volendo lo si potrebbe fare.

Io invece in oriente mi occupo solo del mercato giapponese (e talvolta coreano), per cui zero Cina. Peccato, mi piacerebbe una volta farmi un giretto.

Perlomeno scriviamo quasi con lo stesso fuso, che non è una cosa tanto comune!

Buona notte!

Daniele.