Decima puntata della rubrica che vede Daniele Bazzani e Giovanni Onofri parlare delle...
In questo weekend di cambiamenti, anzi no, solo di vento - e cazzarola che vento - ho avuto modo di suonare tranquillo col mio piccolo e di ascoltare qualcosa di nuovo per le mie orecchie.
Intanto, mi sono comprato - ma devo ancora ascoltare - l'album dei Chickenfoot, ovvero l'ennesimo supergruppo di cui nessuno saprà predire la lunghezza di vita, chissà se fuori dai Van Halen Sammy Hagar e Michael Anthony sapranno andare d'accordo con Chad Smith dei RHCP e sua maestà joe Satriani... vedremo.
Cosa le mie orecchie hanno già avuto modo di apprezzare sono stati i Rush, che prima dell'articolo di Alex conoscevo solo in parte con 2112 - conosciuto grazie ad una cover di Tears dei Dream Theater a mio avviso più bella dell'originale, ma si sa che quando i ragazzi si impegnano sono proprio bravi a fare cover. Bene, ho approfondito la conoscenza del trio con Moving Pictures... mamma mia! Grandissimi! Gli stacchi mi fanno morire, pazzeschi!
Contemporaneamente (avverbio scelto non a caso) ho approfondito la conoscenza di Dave Brubeck, ascoltato solo dallo zio di mia moglie, sassofonista, e nella pubblicità della banca mediolanum nella celebre "Take Five". Beh, che dire, davvero un grande, che va davvero d'accordo con i tempi dispari o comunque complicati, ottimo per rilassare le orecchie e mantenere attento e sveglio il cervello. Già, perché se il basso, il sax, il piano e la batteria non fanno mai fracasso riescono a mantenere una tensione nervosa - quella tensione nervosa che io adoro, che si ritrova in parecchie ritmiche dei Rush, ma anche dei Dream Theater, degli Spock's Beard, dei Genesis dei tempi migliori - che non lascia appassire l'attenzione dell'ascoltatore. Mi sono trovato involontariamente a battere i piedino sul pavimento, automaticamente, come quando per le prime volte ascoltavo brani con ritmiche dispari da adolescente e ne restavo completamente assorbito.
Bene, per ora è sufficiente, domani inizia una nuova settimana ed il prossimo weekend sarà una nuova gitarella verso la meta senza ascensore (a meno che nel frattempo non l'abbiano messa in funzione.
Ciao a tutti!
Daniele.
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