Urlo

So cosa mi libererebbe dal malumore di oggi: un urlo.

un unico, potentissimo urlo che un urlo che possa rompere le mura entro le quali hanno imprigionato il mio animo, il mio cervello. Un urlo che faccia tremare le ossa a quell'infido aguzzino chiamato "vivere quotidiano", che si è impadronito del mio tempo e lo sfrutta a suo uso e consumo privandomi di quella linfa vitale che possedevo fino a un paio di anni fa.

Mi sento spento. Vuoto. Eclissato, distante anni luce dal posto dove ho lasciato il mio animo... un posto pieno di poesia, di luce, di creatività.

Voglio cambiare e non posso. E più cerco di cambiare, più le cose mi si ritorcono contro.

Un giorno, forse, questo urlo lo caccerò fuori. Resterò senza voce, ma almeno mi sentirò più libero.

 

* Rob

Comments

Credo di sapere molto bene come ti senti, perchè più volte mi sono sentito così...e allora cerco di fare ciò che devo nella maniera migliore e a testa alta, senza essere cambiato dagli eventi, né forzare le cose affinchè cambino, ma vedendole evolvere in modo naturale, cercando di ritrovare QUEL posto...

 

Giorgio

 Devi essere ancora più subdolo del lasciarsi vivere.

Devi fregare l'abitudine. Quando meno se l'aspetta tàc... ti ritagli dello spazio per te. Poi continui secondo la sua guida finché tàc... hai di nuovo fatto qualcosa di bello per te, all'improvviso.

Combattilo con le sue stesse armi.

Perlomeno io, facendo così, ho evitato di ammattire del tutto.

Coraggio!

Daniele.