Gibson e Les Paul

Questo è un giorno che, temevo, sarebbe arrivato prima o poi: Lester William Polfus ci ha lasciati, ha chiuso la sua vita intensa e sicuramente piena di felicità, e mi piace pensare (come pensano in molti), che l'abbia chiusa con un sorriso e con la musica nel cuore.

Inevitabilmente, il pensiero và alle opere che ci ha lasciato: La Gibson Les Paul model, chitarra che è rimasta un'icona e divide il primo grandino nell'olimpo delle chitarre insieme alla Stratocaster; il primo registratore multi-traccia e il concetto di sovraincisione; e poi c'è un'altra chitarra particolare che, a mio avviso, è decisamente più simile alla "ispirazione" di Les Paul, molto più della Les Paul model.

Conoscete la storia della Epiphone "The Log" creata da Les Paul? Lui stava sperimentando soluzioni sempre nuove per amplificare la sua semiacustica, e un bel giorno la tagliò in tre parti in senso longitudinale. La parte centrale fu "riempita" con un blocco di legno di pino massello, e le due "ali" rimasero vuote e vennero avvitate al blocco centrale tramite bulloni e piastrine. Il soprannome "The Log", il tronco, non fù dato a caso.. e il risultato ha visto un aumento del sustain e della risposta timbrica, e una quasi totale eliminazione del feedback, ovvero ciò che Les cercava di ottenere con quella modifica.

La storia vuole che egli abbia portato il suo prototipo alla Gibson ma inizialmente l'idea fu scartata. Successivamente, visto il crescente successo delle solid body di casa Fender, Gibson ricontattò Les per progettare una nuova chitarra, e nacque così la famosa Les Paul model.

Questa storia è ben nota, certo, ma una considerazione sorge spontanea: Gibson, alla fine, ha prodotto una chitarra che, strutturalmente, è tanto... molto simile alla "The Log" di Les Paul.

La ES 335.

Anche se indirettamente, ecco un'altra delle opere del genio di Les Paul :)...

* Rob