Cosa mi succede...

Latito, e non ho scuse. Non è per cattiveria, lo sapete... ci sono periodi, nella vita, in cui si vorrebbe ma non si può. Questo è uno di quelli.

Sono a lavoro su una realtà abbastanza bella dal punto personale, perchè sono circondato da gente veramente simpatica, ma che non (mi) offre molte opportunità di crescita professionale. Qualcuno nella mia ditta deve averlo capito, e quindi stanno mandando un ragazzo in affiancamento per sostituirmi. No, niente spirito da buon samaritano: lo fanno perchè con lo stipendio che mi danno (!) hanno pochi margini di guadagno (!!) e quindi ci devono mettere qualcuno che gli costi di meno (!!!). Ed io... non so dove andrò a finire una volta che sarò fuori da qua; mi lascia tranquillo il fatto che, per fortuna, non sarò in mezzo ad una strada.
Ieri poi è successa una cosa che, senza alcun motivo, mi lascia abbastanza inquieto: per farla breve, una società che si occupa di recovery (riparazione dischi fissi e recupero dati) mi ha fatto una proposta pressochè scandalosa. Mi darebbero meno di quanto già prendo, con in più il "rischio" di fare tre mesi di apprendistato praticamente gratis, mi darebbero 600 Euro, quando ne pago già 500 di affitto... Mah.
In una situazione normale questa proposta mi farebbe solo ridere, e non ci penserei. Invece mi dà da pensare... questi sono venuti a cercarmi, non gliel'ho chiesto certo io di andare a lavorare per loro. E hanno il coraggio di propormi una situazione di lavoro più rischiosa senza darmi, in cambio, una garanzia di guadagno. E' come se usassero il bastone senza la carota... dovrei proprio essere masochista per accettare.

Mi tengo quel che ho, considerando il fatto che vorrei cambiare lavoro solo per potermi trasferire in Toscana.

Inoltre, ultimamente dormo 4-5 ore a notte; praticamente sono insonne. E, in più, sto riempiendo la mia stanza con tanta roba dell'IKEA... questo mi ricorda qualcosa, ma non riesco a capire cosa. In un'altra storia, tutto iniziò così... insonnia + IKEA.

Com'era? "La prima regola del..." boh, non ricordo più come finiva la frase.

Stò a tocchi.

 

R.