And so it is...

E ricominciamo un discorso interrotto mesi e mesi fa. Perchè è stato interrotto è presto detto: lavoro, e cambio di casa (nella quale, ora, non ho ancora internet). Ma vi ho pensato tantissimo, e avevo tante domande da porci... da porvi, scusate. Piccolo lapsus.

Volevo parlarvi di alcuni cambiamenti che sono avvenuti nel mio arsenale, prima ancora di raccontarvi i cambiamenti nella mia vita (tutti positivi e nel segno della continuità, state tranquilli... ). E volevo iniziare da questo aspetto proprio per dimostravi quanto sia importante mai dire mai, e quanto mi sono felicemente dato del coglione se solo ripenso a certe cose che ho detto nel passato.

Premessa: ho venduto due chitarre che avevo là tanto per dire "ce le ho" e con i soldi ne ho comprata una che, sebbene non sia considerata il top, suona bene, è fatta bene, mi piace anche esteticamente e ha una delle più comode tastiere che io abbia mai provato. Il tutto per una cifra modica.

Ed ecco le affermazioni che ho fatto nel passato e di cui mi pento amaramente e a causa delle quali sono disposto a mettermi in ginocchio su trucioli di flamed maple o indian rosewood....

numero 1: Le relic? Io? Lungi da me! Per me è "patetico" chi cerca l'effetto relic a tutti i costi.... c'è poco da commentare: ho cambiato idea, ma solo nella misura in cui l'effetto "relic" non sia proprio qualcosa di osceno. Un pochino non guasta neanche, e comunque sia quel che conta è la base: ovvero, la chitarra deve suonare bene, in primis. Poi, è "reliccata"? Estiqatsi... pensa che chitarra relic non è poi così malvagia se relic non è esagerato.

numero 2: Ma che palle, tutti che cercano di farsi una chitarra simile a quella di Stevie Ray Vaughan! Tutte 'ste sunburst con battipenna nero e copri magneti bianchi, ponte arrugginito e, magari, un bel po' di vernice scrostata ad arte.... e anche qua, Estiqatsi ... pensa che se la chitarra suona come si deve, perchè lamentarsi se uno indossa anche cappello e stivaletti texani, e spende 300 euro per un TS808 d'annata, manco fosse un Brunello di Montalcino? A parte tutto, davvero... la suddetta chitarra color sunburst con il battipenna nero e i magneti bianchi, e magari un po' di vernice scrostata, acquista un certo fascino vista dal vivo e tenuta in braccio mentre ti vibra addosso come nessun'altra chitarra simile a lei ha saputo fare. Davvero.

numero 3: Io? Le Highway? Manco a sentirle nominare! chirtarre piatte, spente, nasali, con un manico scomodo.... a parziale discolpa: le Highway che ho provato erano tutte così. Ma ho avuto la sfortuna di provare le Highway sbagliate, forse.

numero 4, e ultima: Io? La stratocaster? Mai! E' una chitarra che "non sento", che non mi piace, che credo sia tutta sbagliata come concezione..... Fino a che non ne ho provato una che suona davvero bene :).

In conclusione: ho venduto la Les Paul della Stagg e la Stratocaster Squier, e con i 450 euri ricavati ci ho preso una Fender Stratocaster Highway del 2000. Sunburst, con battipenna nero e magneti bianchi. Ponte Fender Vintage. Natural relic: la sottile vernice delle highway viene via da sola... Manico bellissimo, tastiera sublime e assemblaggio preciso e senza "camere d'aria" tra manico e corpo. Suono? Non aggiungo altro, si capisce già da quello che ho detto... è stato amore dalle prime note, lo garantisco :).

E poi, finalmente basta con le sottomarche: è una Fender made in U.S.A. ... non sarà il "sacro Graal", ma suona come una Stratocaster, e ha un manico che mi piace.

Eccomi tornando nel mondo dei chitarromani :).

* Rob