Decima puntata della rubrica che vede Daniele Bazzani e Giovanni Onofri parlare delle...
Rieccomi di nuovo a raccontarvi gli ultimi passaggi eseguiti per la realizzazione del mio strumento signature. Vi avevo lasciati sulla fase di saldatura della circuiteria. Nella prima parte vi avevo già preannunciato i pickup, tutti e tre DiMarzio e precisamente:
Il selettore è un classico selettore a 5 vie stile "strat" anch'esso DiMarzio che consentirà di avere le seguenti posizioni:
Inoltre, grazie al tono push-pull, ho la possibilità di splittare gli humbucker, facendo suonare i coil esterni, in posizione 1 e 5. Il volume push-pull aggiunge un filtro passa alto, che aggiunge nuove sonorità in particolare ai bassi volumi. Il totale è quindi di 14 suoni differenti.
Considerazioni finali
Verniciatura. A parte certi difetti dovuti alla mia inesperienza, dipingere non è stato difficilissimo. Con la bomboletta si prende facilmente la mano, l'importante è trovare la giornata poco ventilata. Non avendo usato vernici professionali (anche se sulle istruzioni è scritto che sono indicate anche per legno) le vibrazioni delle corde generano sullo strumento delle micro-crepe che controluce sono antiestetiche. Nulla di esageratamente grave però.
Suoni. Davvero notevoli! I pickup sono degni di strumenti da 1500-2000 euro e più. Sul crunch sono davvero ottimi e anche sui suoni puliti sono niente male! Consigliatissimi per generi hard-rock e blues. Le timbriche per gli humbucker sono quelle di Joe Satriani ovviamente, mentre il suono dell'Area 67 è tipico suono Hendrixiano, ma con un'assenza quasi totale di rumore, rispetto agli humbucker la differenza è minima. Gli humbucker splittati invece ricordano le stratocaster di metà anni '70.
Il tono interviene su un buon range di frequenze e consente di ottenere anche sonorità jazzistiche, se coniugati con un livello del volume basso.
Un'ultima considerazione la voglio spendere sul filtro passa alto, che consente di avere un suono brillante anche quando la manopola del volume è posta al livello 1. Questa soluzione è molto interessante in presenza di suoni puliti o con un crunch molto leggero. Ai volumi alti non si nota alcuna differenza se il filtro è abilitato o meno.
Sviluppi futuri
Concludo come se avessi scritto una tesi di laurea... eh... il pensiero è quello di montare delle sellette piezoelettriche. Lo spazio, seppur poco, nella cavità c'è per poter inserire un ulteriore potenziometro e per l'alloggio della batteria ho visto delle soluzioni esterne interessanto. Al momento però intendo godermela dalla prima all'ultima nota!
Di seguito potete vedere l'ultimo video della serie, spero vi piaccia e spero soprattutto che questi miei articoli abbiano fatto venire a più di qualche lasteriano il "prurito" di fare questo tentativo. Con una spesa di poco più di 400 euro (più 100 euro circa di valore della chitarra nuova) si riesce ad ottenere uno strumento davvero notevole, con la soddisfazione di poter mettere la propria firma sulla paletta!
Ciao!
Tonio
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