ExtaSi ExtaNo!

Ragazzi miei, alla soglia dei 32 anni, sposato da un anno (tra 7 giorni) e con l'intenzione di procreare tra circa 2 o 3 anni, posso dire che tutto mi spaventa!

Leggo sul giornale "ragazza di 16 anni muore per Rave".....Mi viene in mente una canzone, ammetto brutta, ma che mi piace. L'ha scritta Zampaglione, il tiromancino che ormai ha perso la vena ma che in questo caso ha saputo darmi qualcosa.  La canzone dice:

"...e ho avuto culo di non perdermi per strada.....di non drogrami troppo.....e se non fosse stato per la musica....magari sarei morto"

Bè, io della musica non ne faccio professione, se suono e mi pagano meglio, ma se suono gratis, va bene lo stesso, però ammetto che la musica, anche a me, ha dato una bella mano.Non ho trascorsi da tossico, fumo spinelli quando capita, ma non esco di casa a prendere "du scudi de fumo" da almeno 7 o 8 anni. Però dove sono cresciuto, il fumo, la cocaina e 20 anni fa, l'eroina girava alla grande, girava anche vicino a noi, figli delle partitelle in mezzo alla strada, tra i banchi del mercato, trà una "tana libera tutti" e un gavettone alla fontanella. C'era Romano, che palleggiava con l'unica gamba che aveva, poggiato sulle stampelle, che ogni tanto ci raccontava di come, sotto a quel treno aveva smesso di poter correre autonomamente.......perchè fatto d'eroina. C'era "er bisciola", biondo con gli occhi azzurri, che ogni volta che qualcuno grande ci levava il pallone, era pronto ad andarlo a riprendere, trovatto al parco della Snia co na siringa in petto. C'erano quelli "più grandi" che si facevano le canne alla "sbarra" e noi, che crescevamo e a 14 anni, andavamo a rollare le prime cannette dietro il Torrione. Ma per me c'era la Musica, che mi faceva sognare più degli "sballi" ,spesso più psicologici che concreti. A 14/15 anni, c'era INNUENDO che girava e rigirava nel mio walkman fino allo stremo, la musica mi dava carica, mi faceva sognare un futuro glorioso, mi stava, piano piano, distaccando da quel quartiere che anche se "normale" era pieno di probabili pericoli. Nessuno uccideva nessuno, ma spesso i "piccoli favori"  del tipo.....Porta questo a quello.....e via dicendo non erano lotani da noi.La mia musica, che all'epoca era fatta da Queen, Ruggeri, Renato Zero, De Andrè, Lucio Dalla, ma anche Death, Iron Maiden (...insomma l'embrione stava prendendo forma) mi ha consentito di vedere che c'erano anche altre cose, che i confini del mondo non si fermavano al prenestino, andavano oltre centocelle, oltre l'immaginabile....

Credo che ormai, sia difficile far vivere un figlio in quel modo, ormai i palazzoni come quello in cui sono cresciuto io, non sono più pieni di famiglie che si conoscono tutte, che se dovevi fare pipì, non andavi nemmeno a casa, suonavi 2 o 3 campanelli e il primo che apriva ti lasciava andare in bagno. Ormai è tutto diverso ed è diverso il modo in cui i Sedicenni credono che sia bello vivere. I rave c'erano pure 20 anni fa, ma tutti sapevamo che non era roba per noi, alcuni crescendo ci sono andati, altri, come me, mai, ma sempre con una consapevolezza acquisita con l'esperienza.

Adesso, più di prima, i genitori devono dare ai figli più di quanto gli si dovuto, non parlo di regali, ma di esempi, che sono in assoluto la cosa più essenziale che c'è!

Saludos!

Comments

Anche io faccio i 32 tra poco, anche io vengo dalla periferia romana, facevamo la colletta per comprarci le sigarette, ci si vedeva alla 'serranda' del meccanico e discutevamo per ore su marmitte, diaframmi, carburatori...e anche noi ci siamo persi gente per strada, ragazzi del campetto, ragazzi del baretto.
Arrivare in centro con la Vespa era un'impresa da raccontare, andavo da Messaggerie a via del Corso e mi accontentavo di guardare le chitarre appese, altissime. Mia madre mi dava i soldi per la pizzetta e io invece digiunavo per comprarmi le cassette (i cd erano fantascienza). Di conseguenza per me le canne erano una cosa superflua, soprattutto se era uscito Chitarre o uno dei costosissimi mensili americani (Guitar World, ce l'aveva solo l'edicolona a Viale America all'EUR).

A me la chitarra mi ha tolto da un sacco di impicci, semplicemente perche' invece di stare al laghetto (io sono di Roma sud), me ne stavo a casetta a fare le pentatoniche...

 - Come per i comunisti e' finito il comunismo, per noi potrebbe finire la fica! R. Remotti

...motorino modificati, sequestrati, ripresi e rimodificati!

...Sto a Mostacciano, se puoi passa trovarmi, ci prendiamo un aperitivo!

 

Pensai è bello, che dove finiscono le mie dita, debba in qualche modo cominciare una Chitarra... (Fabrizio De Andrè)

Eh... magari... sto a Manchester... se passi se famo 'na birra ;-)

 - Come per i comunisti e' finito il comunismo, per noi potrebbe finire la fica! R. Remotti

Mostacciano è la Manchester Italiana.....Manchester..Mostaccer...vedi che sona bene!?!?

 

Pensai è bello, che dove finiscono le mie dita, debba in qualche modo cominciare una Chitarra... (Fabrizio De Andrè)

non so' quanto la cosa freghi al grande pubblico... ma ho abitato 10 anni in via Jachino...

 

da 2 anni sono Sindaco di piazza beata vergine del carmelo!

 

Pensai è bello, che dove finiscono le mie dita, debba in qualche modo cominciare una Chitarra... (Fabrizio De Andrè)

Guitar World, ce l'aveva solo l'edicolona a Viale America all'EUR....

 

mi sfugge, ma dov'è?

A memoria solo una enorme in viale Europa ( vicino a Carillon se esiste ancora) ed un'altra in viale Beethoven (fermata autobus)

 

La prima che hai detto, quasi alla fine della via prima della scalinata di SS Pietro&Paolo :)

Carillon non ce sta' piu'. L'ultima volta che ci sono passato c'era mi sembra un negozio di borse.... :(

 - Come per i comunisti e' finito il comunismo, per noi potrebbe finire la fica! R. Remotti

da carillon ci passavo ma la pacchia vera era (esisterà ancora?) Revolver (via rosetta.. boh?) ed un altro che vendeva tutto usato in Via Paolina

Beh, io sono cresciuto in un quartiere strano, molto eterogeneo. Giocavamo in cortile figli di imprenditori, operai, delinquenti, dirigenti, carabinieri, prostitute, impiegati e mafiosi, senza interessarci di cosa facessero i nostri genitori, semplicemente giocando.

Poi c'erano diverse persone che facevano parte di quel mondo incantato, Ignazio che si diceva mangiasse i gatti tanto era povero, Mario che rubava in parrocchia per comprarsi la droga, Alberto e Angelo che picchiavano tutti, una coppia che si bucava sotto ai portici dei nostri palazzi, motorini che sfrecciavano in mezzo a noi bimbi, e pure il signor Antonio che abitava nelle popolari ma girava in Ferrari.

Però noi bimbi ne siamo usciti indenni, avevamo sotto agli occhi quegli esempi negativi e non volevamo diventare così. Non pensavamo al futuro, giocavamo e basta.

Nell'adolescenza la scuola, la musica, la parrocchia e l'immagine che mi ero creato da bimbo mi hanno tenuto ben alla larga dal mondo della droga, semplicemente non ne avevamo bisogno.

Ora in quel quartiere fa paura girarci. Alcuni vecchi vicini di casa mi hanno riferito che c'è un sacco di violenza, che i bambini non giocano in cortile (un cortile enorme), che i portici e gli accessi ai palazzi sono tutti recintati. La gente ha paura.

Secondo me, se conosci le cose brutte e belle da bambino, quando hai un po' di cognizione, e ci cresci insieme, capisci tante cose in più che trovartele all'improvviso nell'età pazza. Non te ne rendi conto, non capisci cosa hai di fronte.

Daniele.

avvolte mi sento uno d'altri tempi, gli amici mi hanne sempre definito "vecchio dentro" perchè andavo a ricercare cose che non erano affatto moderne e adesso che il mondo è più moderno di quanto non lo sia stato da bambino, è ancora peggio!

 

 

Pensai è bello, che dove finiscono le mie dita, debba in qualche modo cominciare una Chitarra... (Fabrizio De Andrè)

vecchio dentro una cippa!
Io la penso esattamente come te, e allora ero vecchio pure a 10 anni, ma come mi ritirerei a vita privata su un'isola con il minimo indispensabile per suonare e stare bene fino a 90 anni!
90...beh, pure qualcosa de + se la pompa regge....

;D


La risposta è dentro di te....epperò è sbagliata. - Quelo
AlexUnder
.::Mururoa::.