Decima puntata della rubrica che vede Daniele Bazzani e Giovanni Onofri parlare delle...
Premetto che è stata una sorpresa meravigliosa vedere la Coppa troneggiare anche al centro della nostra home :) Non lo aspettavo proprio, Laster mi ha regalato uno dei tanti sorrisi inaspettati di questa sera.
Andando al sodo, volevo giusto spendere due parole prima di andare a dormire. Io stasera ho avuto due momenti di grande, grande commozione. Ho vissuto tante sofferenze calcistiche - sono dell'84, quindi la mia infanzia e adolescenza è stata segnata da un'Inter irrimediabilmente perdente - e qualche grande gioia, soprattutto da quattro anni a questa parte (a cominciare dal Mondiale 2006).
Però stasera per la prima volta ho pianto qualche lacrima per una partita di calcio. Ho avuto i primi lucciconi sulle immagini che trasmettevano Moratti (il MIO presidente, spero per tanto tempo ancora) mentre accarezzava la testa di Mou come avrebbe fatto con quella di un gattino, lo stesso Mourinho commosso, Zanetti in lacrime al fischio finale.
Ma lo sfogo c'è stato quando il capitano ha alzato la coppa al cielo: è stato il sublimarsi di un cammino durato 15 anni e 700 partite con quella di stasera, è come se quella coppa la avessi alzata io che vivo una passione fortissima per l'Inter più o meno da quando lui è arrivato in nerazzurro.
Poi tante belle immagini, a cominciare da quella di Cambiasso con la maglia di Giacinto, e quella Coppa lasciata lì sola di fronte ai tifosi a mo' di dedica. Ma la cosa che mi ricorderò per sempre è mio padre che mi chiama al telefono dopo la partita e, dopo aver sfogato la nostra gioia con qualche frase poco meno che scontata e qualche urlo, mi dice: "Ti ho condannato a una vita di sofferenze trasmettendoti questa passione, adesso sono più felice per te che per me.
E io aspettavo da 45 anni". Mio padre, tra le altre cose, di anni ne ha appena compiuti 50 e non ricorda minimamente le coppe vinte dalla Grande Inter, quindi sostanzialmente stasera era il primo trionfo europeo per entrambi...dopo le sue parole sì, ero veramente commosso :)
E basta, questo è quanto. Mi spiace un po' aver parlato incidentalmente di calcio anche laddove dovremmo discutere di musica, strumenti e suoni...ma il bello del blog è proprio l'altro tasso di contenuti personali, no? E stasera, per tanti motivi, io ho vissuto uno dei momenti più indimenticabili della mia vita.
Roberto
Comments
Lenny84
Sun, 05/23/2010 - 13:39
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R: Come ti capisco...
Condivido pienamente e, adesso che me lo hai ricordato, anche io il 5 maggio piangevo sul divano di casa insieme a mio padre. Non per la sconfitta, ma perché sembrava che avessimo sulle nostre teste un destino nero e ostinato.
Ma, come vedi, alla fine il karma ha la meglio. Oggi per me il 5 maggio significa la coppa vinta l'altro giorno con la Roma, primo tassello di un mosaico che mai nessuno aveva saputo costruire prima di noi :)
E oggi padri e figli hanno un motivo in più per sorridere insieme...purtroppo ieri io e mio padre abbiamo visto la partita lontani, stante la mia condizione di studente fuori sede. Ma eravamo comunque insieme...e un FORZA INTER non lo gridiamo anche qui? :D