Decima puntata della rubrica che vede Daniele Bazzani e Giovanni Onofri parlare delle...
Ci tengo a precisare, come potete aver dedotto dal sottotitolo, che questo articolo non ha la pretesa di essere un tutorial nel senso stretto del termine, ma al più un diario di bordo di un avventuriero della liuteria, in particolare delle chitarre elettriche. Credo che una definizione migliore non potrei trovarla!
Il tutto inizia un po' di tempo fa, quando trovai in giro per internet, svariati video di un signore americano che si dilettava a casa sua con bombolette spray per auto nella creazione di copie, a parer mio molto fedeli, delle Kramer di EVH.
In basso potete trovare uno dei suoi video, nel suo canale ci sono vari video di tutte le sue creazioni, davvero notevoli secondo me!
Pertanto mi sono detto, che appena avrei racimolato qualche soldino, avrei smontato la mia YAMAHA ERG121 (quella che si compra con ampli... e un paio di fustini Dixan!) e l'avrei praticamente resa QUASI irriconoscibile.
Ovviamente c'era tutta una lista della spesa da fare, e dalle mie parti non è così semplice trovare pezzi di ricambio per chitarra ad un prezzo accessibile. Premetto che quando finirà tutto gli unici componenti originali saranno il BODY, il MANICO e il PONTE (ma non sono esclusi sviluppi futuri).
Sempre girovagando su internet mi sono imbattuto nel sito http://www.stewmac.com/, dal quale ho ordinato un bel po' di cose tra cui:
Per quanto riguarda i pickup e la circuiteria ho scelto di basarmi sul modello della Ibanez JS Satriani Signature che tutti voi ben conoscete e della quale è molto semplice recuperare lo schema del circuito per poi riproporlo sulla mia chitarra. La scelta dei pickup è stata quindi ovvia:
La chitarrà sarà quindi dotata di due potenziometri push/pull, uno che comanda i coil degli humbucker e uno che introduce un filtro passa basso, per dare un tono differente allo strumento.
Per quanto riguarda l'operazione di rimozione della vernice originale ho usato una cartavetro numero 80 che, a dire la verità, mi ha fatto sudare e non poco. La vernice da rimuovere era davvero tanta e forse avrei dovuto usare una grana più grossa. A lavoro finito lo spettacolo, devo ammetterlo, non era granchè. C'era tanto stucco assieme al legno, il che spiega il prezzo di questi strumenti!
I colori scelti sono tutti metallizati, in particolare ho scelto:
L'installazione delle chiavette Sperzel mi ha fatto preoccupare perchè queste richiedono un foro più grande rispetto alle chiavette standard. Mi sono armato di molta pazienza e calma e così sono riuscito ad allargare i fori!
Allo stato attuale manca la lucidatura della vernice e l'assemblaggio finale con i componenti elettronici: un'operazione che sarà fatta al mio ritorno in terra pugliese. Ovviamente seguirà un secondo capitolo, nonchè in futuro anche una "messa su strada" su youtube.
Stay tuned!
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