Il Ramadan

Ciao a tutti,
manco da una settimana da Laster e mi sembra un secolo.
Tutto bene questo inizio di fine estate.
Intendo fisicamente, perché fuori di qua ci sono cose che mi spaventano.

Ho iniziato il mio personalissimo Ramadan, che in soldoni significa che starò l'intero mese di settembre senza bere alcolici.
E' passata una settimana e mi sento molto depurato, anche se stavo pensando a possibili flebo di limoncello.

Chitarristicamente mi sento come un caminetto pieno di legna umida.
Sto studiando un sacco di metodi, accordi, scale, arpeggi, teoria, però mi sembra che, al momento di suonare, esce tanto fumo e le dita tornano al solito vecchio blues (in MI, ovviamente).

Al lavoro grandi soddisfazioni: il progetto che ho sviluppato negli ultimi diciotto mesi, e che costituisce il 50% del  mio attuale carico di lavoro sta dando buoni risultati (diciamo il 10% all'utile aziendale).
Per questo motivo l'azienda ha deciso di assumere dall'esterno due analisti senior con livello di conoscenza un pelo sotto Einstein (e retribuzione in linea con la conoscenza), ai quali affidare il progetto di cui sopra.
Quindi due esperti strapagati per svolgere metà del mio lavoro, non c'e' male no?
Per questo motivo quando sento nominare la parola meritocrazia oramai mi escono i foruncoli sul sedere.

Per il resto sono reduce da due fine settimana consecutivi con amici e figli di amici (domenica scorsa avevamo 5 bimbi).
Tanta allegria ma la casa avrebbe già bisogno di una piccola ristrutturazione.

Insomma tiriamo avanti, come sempre.
Alla prossima.
Massimo