Mi dispiace

Mi dispiace fare il guastafeste e rovinare l'atmosfera sempre allegra che è caratteristica di questo sito, ma oggi per me è un giorno triste, segnato da un lutto che, anche se indirettamente, mi tocca da vicino.

Potevo anche tenere tutto per me, evitare di scrivere, ma un'altra bella peculiarità di questa famiglia virtuale è quella di condividere sì le gioie ma anche i dolori, i momenti allegri ed anche i momenti tristi.

Non scrivevo da tanto tempo, ma oggi sentivo proprio il bisogno di farlo se non altro per trovare una specie di valvola di sfogo, anche se poi alla fine io non sono il diretto interessato.

E' venuta a mancare la moglie di un mio collega di lavoro, ma che considerarlo collega è riduttivo, lui per me è stata un guida, un punto fermo, una persona capace e seria come poche se ne vedono, mi ha sempre aiutato, mi ha guidato, mi ha fatto crescere da tutti i punti di vista, come un padre, un fratello, un amico.

Lui è più "vecchio" di me di una decina d'anni, ed ormai sono più di 25 anni che lavoriamo assieme, condividendo tutto, la sua casa era sempre aperta per tutti noi, e pertanto conoscevamo benissimo anche sua moglie ei suoi figli.

Sua moglie è sempre stata il ritratto dell'allegria, della disponibilità, sempre frizzante in ogni momento della giornata, non a caso, a tempo perso, si dilettava anche nel teatro dialettale, vestendo sempre le parti del personaggio femminile principale.

Ma la vita, si sa, che nasconde sempre le sue insidie, e così qualche anno fa venimmo a sapere della sua malattia, ma lei non si dette per vinta e lottò fino a vincere la battaglia, la prima.

In questi casi purtroppo, molto spesso, si vincono battaglie ma non la guerra, e un paio di mesi fa il male si è ripresentato chiedendo il conto.

Il male non ci ha messo tanto a portarsela via, non solo, ha pensato bene di aumentare la dose portando anche una grande sofferenza.

Poi, adesso, le parole si sprecano: è meglio così, soffriva troppo, non c'era più speranza, e meglio così...

...non riesco ad immaginare di trovarmi senza la mia compagna quando gli anni sono ancora pochi, anche se il conforto può venire dai figli, non voglio nemmeno pensare cosa può significare una perdita simile, spero di non vivere questa tragedia, anche se questa tragedia fa parte del nostro quotidiano e spesso ce lo dimentichiamo...

Ed io non posso restare indifferente, queste cose accadono tutti i giorni, ma sono il più delle volte lontane, non ci facciamo caso, non ci toccano da vicino, toccano egoisticamente agli "altri".

Non posso essere indifferente, non ora, visto  che il Male ha fatto capolino anche a casa mia quache anno fa, e l'abbiamo sconfitto, ma sappiamo che non è finita, non è mai finita, anche quando i ricordi diventano incerti, quando ormai pensi che tutto vada bene, e che Lui decida di andare da un'altra parte, ma può tornare, anzi, mi hanno detto, tornerà di sicuro prima o poi...

Mi piacerebbe solo poter lenire il dolore del mio caro amico-collega Roberto in questo momento, ma non so come farò visto che una minima parte del suo dolore è anche il mio.

 

Comments

Caro Marco, purtroppo la vita è questa e dobbiamo farcene una ragione, anche se fa male, lo so, in questo momento mi viene da dirti di stare vicino al tuo amico, come so che farai sicuramente.
A volte pare stupido, ma per noi che abbiamo la musica che ci aiuta e protegge in questi momenti, mi sento di dire che le persone che ci lasciano faranno parte del pentagramma della nostra vita, e suoneranno per noi, per sempre.
Un abbraccio.


La risposta è dentro di te...epperò è sbagliata. - Quelo
AlexUnder .::Mururoa::.

In questi frangenti, è difficile controllare le emozioni, ti sono vicino.

 

 menguicc

 

Prof

Capisco perfettamente il momento difficile, come molti purtroppo ci sono passato anche io. La malattia è davvero una brutta bestia, che ti fa sentire impotente, inerme, e ricorda che come per tutto su questa Terra anche noi abbiamo un ciclo, che è purtroppo destinato a chiudersi.

Io sono convinto che chi ci lascia preferisce vederci non troppo tristi, soprattutto se è una persona che ha sempre lottato ed ha sempre portato l'allegria. Io sono convinto che esista un qualcosa, che ci sia un qualcuno, chiamalo Dio, chiamalo entità, chiamalo come vuoi, che come un padre ci accompagna durante e dopo la nostra vita terrena.

Secondo me il modo migliore di ricordare e superare questo terribile momento è di ringraziare questa persona per tutto il bene che è stata in grado di elargire, ringraziare per tutte le piccole cose che vi ha insegnato e che vi hanno cambiato le giornate. E pregare di non perdere mai, travolti dalle tante inutili piccole quotidianità, l'esempio di vita bellissimo che le tue righe di blog ci hanno dato. E pregare per lei.

Spero che possa servire a lenire un pochino il vostro dolore.

Un abbraccio,

Daniele.

 

è vero come dice Camp tu stai facendo sicuramente molto ......forse non lo potrà consolare, ma certamente lui ha  non solo un'amico , ma un '' vero amico'' . Un abbraccio a Roberto e anche a te . ciao davide

Non è possibile restare indifferenti. Ti sono vicino.

joe

ognuno di noi ha il proprio carro da tirare, pieno di pene e sofferenze, a volte ci pare di non avere la forza per farcela, a volte vedendo la salita che ci attende, ci sembra impossibile continuare...

Non desistere, forza e coraggio che tutti siamo pronti a darti una spinta per ripartire...

un abbraccio

Credo di non sbagliarmi dicendo che purtroppo ciascuno di noi, più o meno direttamente, ha dovuto fare esperienza di questo Male. Leggere quello che scrivi mi fa tornare in un baleno a 10 anni fa, quando il cancro s'è portato via mia madre, dopo una guerra durata 13 anni. La mia mamma di battaglie ne ha vinte tante: la prima quando, durante i controlli di routine fatti quand'è rimasta incinta del mio ultimo fratellino, ha appreso di essere malata e ha voluto portare a termine la gravidanza, ritardando l'inizio delle cure, e l'ultima l'ha vinta la sera prima di lasciarci, quando ha aspettato che io tornassi da Merano dove facevo il servizio militare e da dove rientravo in tutta fretta per l'aggravarsi della situazione: quando sono finalmente arrivato a casa era già incosciente da alcune ore ed io ormai pensavo di non avere neppure la possibilità di dirle arrivederci, ma poco dopo che sono arrivato ha aperto gli occhi e ho potuto abbracciarla e dirle quanto la amavo. Poi vedendo lì vicino al suo letto mio padre, me e i miei 5 fratelli, ci ha guardati tutti e ha detto: "Che bello!". Sono state le sue ultime parole, ed io piango ora che condivido con voi questo ricordo della donna più bella, più forte e più dolce del mondo: la madre di ognuno di noi. Un abbraccio a chi ha sofferto e a chi soffre ed una preghiera per tutte le anime che lasciano questo mondo, spero non invano e senza un Qualcuno ad aspettarci oltre.

Emanuele

 Non posso passare oltre..mi sgomenta la sofferenza del prossimo..spesso debbo assistere impotente...ma io so che il mio cuore sa sempre dove andare..e a volte anche un abbraccio ed un sorriso possono essere importanti..

E' questo che io mando a te,il tuo 'Amico_collega' ed i suoi cari.

Un abbraccio ed un sorriso.

Ciao.

Sandro. 

 

la vita è come una Valvola....si incendia,dà calore..,manda un segnale che resta nell'aria...poi pian piano si spegne... ma di un segnale ne resta sempre l'eco.. Sandro :-))