Guardiamo la musica Parte 2: Sogni di Rock 'N' Roll nella realtà

Scritto da Orio il 17/Sep/2008 alle 03:30

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Cerchiamo innanzitutto di capire cosa è questo livello alfa che vi ho raccontato nella precedente lezione.

Alcuni capoccioni hanno suddiviso l’attività cerebrale in quattro maggiori frequenze, chiamate con fantasia ALPHA, BETA, THETA e DELTA. Per la terza e la quarta vi rimando alla documentazione che si trova su internet.
La fase Beta, riassumendo, è la frequenza che usa il nostro cervello per permetterci di scrivere che Moses ha bisogno di una LP assolutamente, cioè ci rende consci dei nostri sensi, dello spazio-tempo, dei processi logici, della musica, ecc.

La frequenza Alpha invece è lo stadio dal quale si può dire nascano la creatività e l’intuizione: ci permette di allontanare le preoccupazioni che rendono occupato il nostro cervello, donandoci uno stato di quiete e rilassamento.
Vi è mai capitato di dire “Ehi ... ce l’ho sulla punta della lingua...!” e più ci pensate e meno vi viene?
Poi come per magia mentre siete li a non pensarci e non fare nulla, il ricordo affiora alla mente. Et voilà...

Ma come utilizzare questa frequenza?
Non siamo mica (su licenza Barcellini) delle radioline.
 Diciamo però che conoscendo quando il nostro cervello è nello stadio alfa, possiamo fare in modo di ritornarci quando ci viene più comodo. E’ un po’ come se voleste dormire, lo potete fare quando volete e sapete bene come fare.

La frequenza cerebrale alfa, si ritrova sia nel ciclo del sonno (prima della fase REM) che in particolari momenti della giornata quando siamo molto rilassati, soprattutto ad occhi chiusi. E’ caratterizzata da frequenze tra gli 8 e i 12 hertz e nasce appena noi chiudiamo gli occhi, è una caratteristica automatica del nostro cervello.

E’ caratterizzata da scariche simultanee della maggior parte dei neuroni, quindi più regolare e profondo. Con un po’ di allenamento è possibile arrivare a quello che viene chiamato ritmo alfa stabile ad alto voltaggio, caratterizzato dal distacco più marcato dalla realtà. Training autogeno e altre forme di meditazione possono permetterci di raggiungere questo stadio. Tuttavia per i nostri scopi sarà sufficiente chiudere gli occhi, la porta della stanza e quindi fare alcuni profondi respiri per rilassarci un po’.

Bando alle ciance, si inizia.

Mettiamoci seduti su una sedia, avendo l’accortezza di non incrociare braccia e gambe. Chiudiamo gli occhi e respiriamo profondamente con il ventre, senza prendere aria solo dalla parte alta dei polmoni. Arriviamo in questo modo ad uno stato più o meno rilassato, in cui il cervello inizia a produrre onde alfa più o meno stabili.

Adesso parte la visualizzazione della nostra chitarra. Come un disegno dovremo ambientare la nostra visualizzazione. Se dovete studiare, cercate di visualizzare il luogo che solitamente utilizzate per studiare i pezzi, altrimenti se siete vicini ad un concerto e conoscete il posto dove suonerete, visualizzate il palco, la posizione dove starete.

Perdetevi nei particolari, scegliete la luce che più vi aggrada, gli odori che sentite. Insomma, perdete un po’ di tempo e sbizzarritevi con la vostra creatività e immaginazione. Siamo distaccati dalla realtà, ma cerchiamo di riprodurre qualcosa che in realtà esiste.

Ora abbassate gli “occhi” della vostra immaginazione verso la chitarra che avete imbracciato. Osservatene i colori, le mani che sono in posizione, il plettro tra le dita oppure le dita sulle corde, l’angolo delle vostre braccia, tutti i particolari che riuscite a visualizzare. Ed ora prendiamo confidenza con questa immagine iniziando a muovere le dita sulla tastiera. Prendete un Solo o un Riff che vi ricordate o che fate solitamente in un concerto. Oppure in onore dei Pink Floyd potete usare il riff di Run Like Hell qui sotto:

 

 

Iniziate a suonarlo alla velocità normale, visualizzatelo. Attenzione, siamo sempre nella vostra immaginazione!

Ci sarà chi arriverà alla fine e chi si incepperà nella visualizzazione, avendo difficoltà a vedere bene alcuni passaggi. Nei miei esercizi a casa ho spesso trovato una corrispondenza piuttosto stretta tra il passaggio che non riuscivo a vedere bene e la difficoltà nel suonarlo bene e pulito.

In questi casi basta rallentare l’esecuzione di quel passaggio (sempre a mente) e pian piano aumentare fino a quando la visualizzazione non sarà chiara e ben controllabile sia per la mano destra che per quella sinistra. E’ più difficile da scrivere che da fare, ma provate voi stessi e poi scrivetene le impressioni.

Sembra un lungo procedimento e di certo la prima volta non sarà così veloce. Tuttavia le volte successive potrete visualizzare in maniera sempre più  efficace perché sarete allenati a farlo.  Alla fine della visualizzazione, aprite gli occhi e provate a suonarlo sulla chitarra.

Non aspettatevi di essere diventati Paul Gilbert o Marco Masini (ha ha... scherzo, togliete Paul Gilbert...!), ma avrete acquisito una sicurezza in più: abbiamo fatto vedere alla vostra mente che il Solo (riff) lo fate bene e perfetto dall’inizio alla fine, che motivo avrebbe ora di rendervi insicuri?
E ora passiamo allo step successivo.

Rafforzare la concentrazione

Riprendiamo la visualizzazione del nostro Solo o Riff, oppure cambiamoli se ne vogliamo visualizzare un altro. Suoniamolo a mente per qualche volta.
Ora accendete la radio su Radio Maria o Radio Zeta oppure qualche altra radio che vi gusta. Alzate il volume e riprendete la visualizzazione.

Cercate di concentrarvi e visualizzate  l’esecuzione del solo esattamente come la vedevate prima, con il suo ambiente intorno, con le mani che si muovono.
Ora però la difficoltà aumenta poiché la vostra mente sarà distratta più volte.

Se non ci riuscite, concentratevi di più, senza sforzarvi troppo poiché causereste l’effetto contrario e poi andate in autocombustione. Respirate sempre profondamente e con calma. Alla fine di questo allenamento alla concentrazione, ripetete il Solo (Riff) sullo strumento.

Se i sintomi persistono contattare un medico...

Impressioni? Difficoltà? Critiche? Osservazioni?
Qui sotto c’è tanto spazio. Se ho detto qualche castroneria correggetemi. Idem per qualsiasi altro commento che vi viene in mente. Spero che la seconda puntata vi sia piaciuta.

Nella prossima puntata
 

  • Ridge si lascia con Brooke per farsi donna.
  • Aumentiamo la difficoltà. Mettiamo l’audio.
  • Visualizzazioni da palco.
  • Crearsi una visiera personalizzata.
  • Presentazione della pagina “Una LP per Moses”
     

Ciao,
Orio