Decima puntata della rubrica che vede Daniele Bazzani e Giovanni Onofri parlare delle...
Girovagando per la rete capita di imbattersi in pedali Boss che sono entrati nella categoria del vintage e che spesso, a torto o a ragione, possono essere degli ottimi pedali (musicalmente parlando) o dei pedali che hanno solo un valore storico e che non trovano un'applicazione musicale tale da giustificarne il prezzo, tranne che per chi li colleziona. Ve ne presento una piccola carrellata...
Boss SG-1
Pedale forse più adatto ad un uso collezionistico che ad un musicista. Il lavoro che svolge il pedale sarebbe quello di simulare il violino o meglio il suo attacco, un po' come quando si pizzica la corda a volume zero e poi si apre il volume della chitarra. In un certo senso l'effetto che ne esce ricorda un violino, meglio poi se aggiungiamo un delay lungo.
Ebbene questo pedale fa in modo che il chitarrista non debba distogliere la mano dalle corde per giocare con il volume della chitarra. Ricordiamo che tale effetto (apertura/chiusura del volume) può essere fatto anche con un pedale del volume, senza quindi distogliere le mani dallo strumento.
àˆ un pedale che trova un utilizzo solo in qualche brano particolare e quindi, secondo me, oggi la spesa per acquistare questo pedale è giustificabile solo per un collezionista: parliamo di prezzi che oscillano tra i 250 e i 300 euro se in buone condizioni e con imballo originale.
Rimase in produzione dal maggio 1972 al febbraio 1982. Bisogna però dare merito a questa azienda di aver sfornato negli anni effetti per chitarra di tutti i tipi e, nonostante tutto ciò che se ne può dire, il rapporto qualità prezzo rimane il migliore.
SP-1 Spectrum
Anche questo pedale ha una sonorità molto particolare e rientra nella stessa categoria degli effetti belli ma non indispensabili, anche se può essere utilizzato di più del suo collega SG-1.
Rimase in produzione dal novembre 1977 al novembre 1981. In pratica è un distorsore calibrato per lavorare ad una certa frequenza.
Provate ad inserire il vostro distorsore e ad impostare il wha a metà corsa: avrete una distorsione tagliente e particolare.
Lo Spectrum è la combinazione di queste due cose con la sua escursione, ovviamente, che rimane entro certe frequenze.
Io non lo trovo bellissimo ma "particolare" appunto. Visto il prezzo che il mercato impone, il pedale assume un aspetto più collezionistico.
Boss BF-1
Questo è il primo flanger della Boss e fa parte della primissima serie di pedali che utilizzano ancora i vecchi chassis della Roland: qui troviamo il nome Boss. Da lଠa poco la Boss inizierà la produzione dei primi compact pedal come li conosciamo oggi.
Comunque sia, questo pedale, al di là della sua forma estetica un po' ingombrante, ha in se un bellissimo flanger che potrei paragonare allo storico effetto della Electro-Harmonix, l'Electric Mistress.
Con opportune regolazioni ne ricaviamo un ottimo chorus oppure qualcosa di più spaziale. L'effetto è molto caldo per intenderci e, nonostante non sia certo true-bypass, non si sente nessuna decadenza di suono.
Ora, non è che i pedali vecchi o le chitarre vecchie debbano per forza suonare meglio di quelli di oggi ma è indubbio che questo effetto, rispetto ai suoi fratelli Boss BF-2 e BF-3 nonchà© a quelli di altre note marche, suona più profondo e caldo.
Profondo, caldo, tagliente, acido, impastato ecc., termini che noi chitarromani comprendiamo bene e che, in mancanza di un suono udibile, ci fanno capire che cosa si intende. Io direi che questo flanger è limpido e caldo. L'ho trovato in Norvegia ad un prezzo giusto, poco meno di 200.00 euro, in giro però ho visti prezzi assurdi. Fate voi. Rimase in produzione dall'agosto 1977 all'ottobre del 1980.
Boss OD-1
Il primo compact pedal della casa è un overdrive. Diciamo (se non sbaglio), che all'inizio ci fu il fuzz e poi venne l'overdrive, che doveva servire a far saturare l'ampli senza doverlo necessariamente portare a volumi da stadio. In effetti il pedale in questione non si può collocare come fuzz un e nemmeno come un distorsore, ma potrei asserire che ha qualcosa dell'uno e dell'altro.
Non è neutro ma rende il suono saturo e tagliente, un po' acido, non certo morbido ma nemmeno zanzaroso e fastidioso. Con il gain molto basso potrebbe dirsi un booster. Per fare un esempio, io lo utilizzo, per il mio tribute ai Led Zeppelin, inserito tra chitarra e testata Jmp; con il gain al massimo non ho bisogno di nulla e ho tutto il sustain dell'universo. Il suono è molto bello e, se proprio non è quello di Page, a detta di tutti ho azzeccato il contesto del sound zeppeliano.
Vorrei dire quindi che se con il flanger BF-1 andate comunque sul sicuro… questo overdrive è necessario provarlo prima di acquistarlo, potrebbe non piacervi. Viene prodotto da novembre 1977 a luglio 1985. Ovviamente nel corso degli anni cambierà la produzione; in piccoli particolari e nella sostituzione del chip della prima versione con un'altra probabilmente più economica.
Questa, a detta di molti, cambierà sonorità al pedale. Non dimentichiamo che tutti questi pedali vanno alimentati o a pila o con i vecchi alimentatori boss a.c.a. anche se l'alimentazione è facilmente modificabile.
Boss DC- Dimension C
Questo è un chorus digitale stereo. La sua particolarità a prima vista è il colore, porpora o forse un viola scuro... mah? E poi i 4 bottoncini al posto delle solite manopole. àˆ uno strano chorus, nulla a che vedere con il caldo CE-2 o con altri chorus come ad esempio l'H20 della Visual Sound che mi è piaciuto molto.
Quando lo inserisco pare un leggerissimo phaser e dona ampiezza e profondità al suono con un pizzico di taglio ed una leggera sfasatura che è più nitida degli altri chorus. Sarà il digitale che si sente?. Non so... ma non è brutto, è particolare; si potrebbe avere in pedaliera insieme ad un altro chorus ed avere due effetti diversi.
Ogni pulsantino produce un effetto più marcato, mentre se ne possono schiacciare due diversi contemporaneamente; ad esempio il primo e il quarto, producendo altre intensità .
àˆ un pedale utile? No ma diverso si! Inoltre l'uscita stereo può rappresentare un'alternativa ed è per questo che nella mia pedaliera l'ho messo. Anche questo pedale credo debba essere provato prima dell'acquisto. Viene prodotto dal dicembre 1985 al settembre 1989. Voglio chiudere con due pedali che sono delle edizioni limitate, quindi a puro carattere collezionistico.
Boss DS-1 Limited
àˆ il classico Ds-1 distortion. Nel febbraio del 1998, per celebrare i 6 milioni di unità , la Boss presenta in tiratura limitata un Ds-1 dal look metallico, tirato a lucido. Il suono è un classico. Fatemi un fischio se trovate questa versione.
Boss SD-1 Limited
E' un'altra limited edition dedicata a Zakk Wylde, con la classica livrea bianca a cerchi neri. Anche questo pedale è di difficile reperibilità mentre troviamo il suo omonimo sotto il marchio MXR.
Per finire segnalo inoltre un ottimo libro, purtroppo solo in inglese, edito da Hal Leonard, "BOSS BOOK", con incluso un cd demo degli effetti e le varie regolazioni, molto interessante.
Ps: questo articolo non và inteso come una recensione tecnica ma come una testimonianza di chi questi pedali li possiede e li ha sperimentati a lungo, sempre seguendo il proprio gusto e la propria vena musicale. Ben vengano tutte le correzioni e le testimonianze.
Grazie.
Saluti.
Gero
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