Decima puntata della rubrica che vede Daniele Bazzani e Giovanni Onofri parlare delle...
Gioventù, sono in stand by col gruppo, ho perso l'entusiasmo? Fooooorse!
Un gruppo musicale, prima di essere formato da musicisti, deve essere formato da persone, persone che vogliono le stesse cose e contribuiscono, ogniuno col suo strumento, ad ottenerle, ma c'è sempre chi invece crede di essere qualcosa di più.
Prevelentemente sono le donne, che portano anche in questi contesti i loro limiti (purtroppo ne hanno e pure tanti) relazionandoli a quel che si fa, che sia per puro divertimento o per ricavare qualche soldo da spendere (guarda un pò!?!?) in strumentazione!
L'ostacolo più grande in un gruppo di pseudo musicisti, è la mancanza di conoscenza a 360 gradi della complessità della musica di ogni singolo strumento.
Cerco di spiegarmi meglio. IO: chitarrista, mezzo autodidatta mezzo no! Non suonando la tastiera, non posso capire che difficoltà potrebbe avere il tastierista nell'eseguire determinate cose. BASSISTA: idem, BATTERISTA: come sopra, quindi che succede, che se non esce una buona intesa, e soprattutto non c'è da parte dei musicisti, una buona volontà nel capire prima di tutto gli altri strumenti (poi gli strumentisti) si finisce per cercare di dominare la situazione a favore del proprio ruolo, o almeno ci si prova, annientando la voglia di imparare che credo sia indispensabile a qualsiasi gruppo o musicista, anche se fine a se stesso.
Con ogni persona con la quale ho suonato, ho imparato qualcosa, a mia volta l'ho insegnata, ma questo è accaduto solo quando nessuno dei due, era uscito di casa con la voglia di insegnare, ma solo con quella di imparare!
Lo stand by sarà dovuto a questo?
Ci sono persone che non si sa per quale motivo, devono tramutare la loro passione in "lavoro" perdendo tutto il fascino che invece ha, quello che stanno facendo.
Quando ho ominciato a suonare, non ho mai pensato di farlo perchè un giorno qualcuno mi pagasse e quando ad un certo punto della mia vita, questo è successo, ho detto "ma ti rendi conto, ti hanno pagato per fare quello che tu faresti in qualsiasi momento del giorno!"
L'idea che questo possa andare ad intaccare l'entusiasmo, perchè ormai questo è un lavoro, perchè ormai non alzo il culo se non mi pagano, fa diventare questa mia passione solo una fonte di sostentamento e non più un piacere, il piacere che anni fa mi fece venir voglia di imparare.
Le donne, hann o questo limite, non sanno far convivere con se stesse i vari stati d'animo della loro vita, le loro personalità sono direttamente prorporsionali al luogo e alla situazione in cui si trovano.
Venerdì scorso abbiamo suonato e ci siamo accordati per prenotare la sala direttamente in data 11 luglio. Questo per vari impegni del basso e della cantante. In quel frangente, in 10 secondi netti, ho organizzato una jam con il gestore della sala "Batterista" il nostro Tastierista, un amico che mi era venuto a sentire "Chitarrista" ed abbiamo prenotato per venerdì 4, visto che il gruppo era fermo una settimana.
La cosa ha scaturito un fastidio nella cantante e nel basso che mi ha portato a fare tutte ste riflessioni.
Infondo ho capito, la differenza è che a me piace suonare, che sia lissio alla Casadei, che sia Punk dei Finley o dei Clash, che siano Pink Floyd, io AMO suonare, mentre per loro è un lavoro, quindi questo entusasmo non è ammissibile.
Se pur con i mei limiti, mi diverto a suonare e questo entusiasmo deve durare il più possibile, perchè solo così ci sarà veramente gusto, quel gusto che solo voi chitarristi smanettoni potete comprendere!
Ciao Danilo!!!
Comments
Brock90
Mon, 06/30/2008 - 14:11
Permalink
Io non ho mai suonato in un
Io non ho mai suonato in un gruppo, però ti do pienamente ragione, penso che prima di tutto deve essere un divertimento una passione, poi se ci scappa anche qualche soldo, tutto di guadagnato...
però purtroppo come hai detto non tutti pensano prima a divertirsi suonando o cantando..
daniele
Mon, 06/30/2008 - 14:26
Permalink
Il divertimento è d'obbligo
Sabato abbiamo suonato ad un matrimonio (l'ennesimo). Pagati.
Bene, noi ci siamo divertiti ugualmente, sebbene la cosa abbia preso da un po' di tempo l'andazzo professionaleggiante (e farei notare, PA montato in 15 minuti, soundcheck in altri 10!).
Mi sta abbastanza sulle balle il gruppetto che suona in Chiesa al matrimonio, ma se uno lo fa con un certo spirito la cosa diventa divertente, proporre in veste fresca i brani classici dona loro nuova appetibilità e magari il messaggio penetra un pelino di più. Ogni volta cerchiamo il "più" per migliorare ulteriormente gli arrangiamenti che abbiamo riscritto.
Morale della favola, continueremo a fare questo tipo di "servizio" finché saremo soddisfatti dal punto di vista musicale, i soldi vengono dopo, anche perché abbiamo tutti un altro lavoro (a parte la cantante, che lo fa di professione ma in altri contesti) ed è quello a sostenerci.
Per la cronaca, siamo due uomini (io ed il tastierista) e due donne (cantante e flautista). Per il momento va tutto a gonfie vele, probabilmente perché non ci sono legami sentimentali tra di noi e perché abbiamo tutti profondo rispetto negli altri, ovvero capiamo quando un arrangiamento od un pezzo diventano difficili per uno degli elementi e cerchiamo di capirci a vicenda. Ma, lo so, si tratta di un gruppo di mosche bianche. Ehi, potrebbe essere il nostro nome!
Daniele.
Orio
Mon, 06/30/2008 - 14:47
Permalink
SolidarietÃ
In circa dodici anni di militanza in vari gruppi non ho ancora le idee chiare. Ti capisco quando dici che a te piace suonare qualsiasi cosa. Però penso che suonare e farsi pagare sia anche un riconoscimento della tua musica da parte di chi ti fa fare lo spettacolo nel suo locale od ovunque tu sia. Io suono e mi pagano, assieme al gruppo. A volte ci offriamo per una serata gratis, se non va pazienza, altrimenti si organizza una seconda data a pagamento. Offriamo un servizio al pub e nel mentre organizziamo con esso una serata diversa in cui il nostro scopo è trasmettere il nostro divertimento al pubblico. Se accade spesso, sono contento di essermi guadagnato quei soldi, altrimenti mi spiace. E portarsi due macchine zeppe di strumentazione sudando ogni sera e sentendo il loro peso sulla schiena, arrivare a letto con male alle gambe e alle braccia, lì varrranno quei miseri 50 euro? Io direi di sì, perché la gente che ti ascolta non lo sa gli sforzi che fai per tenerle compagnia. E non li deve sapere.
Ho imparato anche che la musica è fatta di squali, di chi si approfitta di te e non ha il valore dell'amicizia né rispetto per te. Ho avuto anche ragazze in un gruppo. Penso che vi siano due tipi di cantanti: le doti naturali e chi ha una bella voce. I primi, solitamente si impegnano, si appassionano e sono consapevoli dei loro limiti se spesso non leggono la musica né sanno le note su un piano o una chitarra. Ma amano la musica. I secondi (tra cui alcune cantanti che ho conosciuto) hanno la bella voce e sono intonati, vanno in giro a dire che "suonano in un gruppo" e spesso se sono lì vicino a loro scuoto la testa e non ho problemi a correggerli/e dicendo "no, tu canti in questo gruppo". Tecnicamente per me non sono musicisti, sono persone che sfruttano il momento, vuoi per soldi, vuoi perchè piace loro stare davanti su un palco.
Ho un solo consiglio da darti: rispetta ogni musicista come qualcuno con cui poter condividere qualcosa e dal quale imparare sempre. Il fatto che la jam abbia dato fastidio alla cantante e al bassista, in fondo è un problema loro, non tuo.
Ho imparato anche che se ho qualcosa da dire lo dico in faccia, idem gli altri. Se gli altri parlano dietro le spalle è tempo di fare bagagli e andare. Dicendoglielo ovviamente in faccia. Se non si sta uniti così ci si perde, anche nella musica. La dimostrazione sta nel fatto che il batterista, il bassista ed io suoniamo assieme da 5 anni e abbiamo già formato tre gruppi, uniti proprio da questo.
In bocca al bruco.
ORIO
______________________________
www.myspace.com/egodislessico
maghidicarroz.altervista.org
ZosoSuperStar
Mon, 06/30/2008 - 15:50
Permalink
Gioventù, grazie della
Gioventù, grazie della solidarietà.
Essere capito significa non pensare di essere totalmente scemo.
Ci sta tutta la retribuzione per il "servizio" non ci stà, secondo me, la lotta sfrenata alla serata quando si hanno limiti e problemi tecnici (nel nostro caso il batterista) dovuti non all'incompetenza ma all'esperienza, non ci stà quando fondi un gruppo di cover degli anni 70 che cerca di seguire l'inflazionata ma fichissima onda dei Deep Purple dei Cream e poi ti ritrovi a suonare "la canzone del sole" perchè vuoi proporti più alla Corrida che in un locale di rock blues.
Tutto quà, sono in piena crisi mistica!
Pensai è bello, che dove finiscono le mie dita, debba in qualche modo cominciare una Chitarra... (Fabrizio De Andrè)
Orio
Mon, 06/30/2008 - 16:46
Permalink
Ma allora...
E allora Fanpuffo tutto e vieni a suonare SRV con me! Almeno i soldi per una pizza li tiriamo su in qualche fumoso locale
ORIO
______________________________
www.myspace.com/egodislessico
maghidicarroz.altervista.org
ZosoSuperStar
Mon, 06/30/2008 - 18:25
Permalink
Re: Ma allora...
Ci stò, tanto io mangio la margherita.....è quella che costa meno!
Pensai è bello, che dove finiscono le mie dita, debba in qualche modo cominciare una Chitarra... (Fabrizio De Andrè)