Decima puntata della rubrica che vede Daniele Bazzani e Giovanni Onofri parlare delle...
Solitamente suono in pub e birrerie illuminate normalmente, venerdi ho suonato su un palco di quelli seri, fari, torrette mobili, macchina del fumo, bassista a 10 metri di distanza... un casino!
Col quel continuo variare di illuminazione dato dai cambi faro non vedevo bene la tastiera scura in palissandro ed ho sbagliato parecchie note... per non parlare dell'intesa a cenni con gli altri per finali ecc... non ci si vedeva!
Ma come sono ridotto! Finalmente un palco buono con fonico e spie, e giù di errori e male parole!
A voi è capitato?
Comments
Il_Bès
Wed, 03/17/2010 - 21:28
Permalink
Altro che...
> ho sbagliato parecchie note
Ah, se è per quello io ne sbaglio anche di più, non importa se è pieno giorno o se suono con gli occhi chiusi... forse è colpa della tastiera in palissandro? O_o :-D
Scherzi a parte, dopo avere battagliato per anni con una spia per ciascuno di noi 5, ci stiamo decidendo a usare le cuffie (in-ear plugs) e mandare giusto un filino di volume alle casse principali... tanto perché chi dovesse passare di lì non ci prenda per mentecatti a cantare a cappella (in tutti i sensi). In effetti, in cuffia si sente troppo meglio e non senti quello che esce dalla spia del tastierista lì vicino ;-)
Andrea
"It's high time that you found the same people you walk on on your way up you might meet up on your way down"
godin
Thu, 03/18/2010 - 00:06
Permalink
A voi è
A voi è capitato?
Sinceramente no..... quelle volte, nell'altro millennio, in cui mi è capitato di essere su palchi seri, per quanto riguarda il suonare tutto ok (cerco di guardare la tastiera il meno possibile, quindi il problema non si pone), il rapporto con gli altri idem............ le vere "anomalie" sono state (non ridete!!!):
godin
Thu, 03/18/2010 - 00:29
Permalink
R: A voi è
Bella esperienza
Sì, decisamente!! Infatti, purtroppo mi è successo una sola volta nella vita.....
PecosBill
Thu, 03/18/2010 - 10:07
Permalink
R: A voi è
Almeno mi è scappato un sorriso leggendo... mitico!
Billbax
Thu, 03/18/2010 - 00:29
Permalink
Ciao, A me e' capitato anni
Ciao,
A me e' capitato anni fa un concerto all'aperto, niente di piu' bello.. e con tanti watt da spendere, purtroppo era di pomeriggio e non di sera quindi non avevamo problemi di luci, pero' avevamo mangiato le formaggelle del posto e bevuto del buon vino rosso..
Io all'epoca suonavo l'organo Hammond ed era venuto a sentirmi il grande Damiano Della torre ex ragazzo prodigio di cui sono ancora amico, chitarista fisarmonicista batterista pianista flautista violinista e quant'altro, ora suona con PFM e Celentano..
Inutile dire che ero cagato di brutto.
Ma il palco resta sempre il palco
Ciao
Ettore
PecosBill
Thu, 03/18/2010 - 10:03
Permalink
 Vedo che disavventure ne
Vedo che disavventure ne capitano a tutti, a dire il vero ultimamente si suona sempre meno e sto prendendo le cose un pò sottogamba, una volta mi impegnavo di più.. Suonare con sempre meno persone che guardano o partecipano è un pò triste... comunque 'the show must go on' !
Cecce
Thu, 03/18/2010 - 10:40
Permalink
R: Â Vedo che disavventure ne
Suonare con sempre meno persone che guardano o partecipano è un pò triste
La soluzione è mettersi dietro un maxi schermo con i più bei goal e le più belle azioni di calcio! Vedrai l'attenzione focalizzarsi e gli applausi sprecarsi all'ennesimo solista/dribbling!
E' il paese del calcio, di musica non ci capisce niente nessuno e Sanremo è la dimostrazione
Spesso di fronte all'evidenza, la potenza della suggestione, è talmente forte da ribaltare la realtà
toccataefuga
Thu, 03/18/2010 - 10:31
Permalink
la prima volta su un palco
la prima volta su un palco serio è stato... emozionante!
l'emozione assieme all'inesperienza ci ha causato un paio di problemini:
il primo è stato dire ai tecnici cosa volevamo sentire in spia... abituati a suonare sempre in 3mq, tutti volevamo sentire tutto!!! che confusione su quel palco! per questo non saprei dirti quanto abbiamo sbagliato o fatto giusto...
il secondo è stato che il bassista, intimidito dalla situazione, continuava a venirmi addosso, non so se per solitudine o se tentava di nascondersi, ed alla fine di ogni pezzo dovevo inscenare la finta di prenderlo a calci per tenermelo a 5mt di distanza... azz per una volta che c'era lo spazio!
ti dirò che l'emozione è il ricordo più vivo, non le note sbagliate ;-)
ciao
stefano