EL MOLDE

Nella mia vita ho fatto qualche piccola pazzia. E con il senno di poi mi sono anche divertito.

L’ingrediente principale è sempre stato la musica. 

 

Nel mio viaggio definitivo, nel senso che poi ho trovato la mia ex compagna ed in seguito a diverse disavventure non ho più viaggiato, ho conosciuto una grande, grandissima persona.

Il suo nick era ‘El Molde’, in cubano circa significa la parte molle del sigaro quando viene arrotolato.

Era un dottore in psicologia di Napoli, un cinquantenne simpatico, affabile, intelligente, ironico, alla mano, insomma una grande persona, ovviamente amante dei sigari e del rum, come me.

L’ultima volta che l’ho incontrato è stato a Milano, ad una cena organizzata tra il gruppo di amici di un ex forum.

Sapeva della mia grande passione per la musica, avevo fatto delle musiche per il suo sito, e sapeva che amavo il blues. Un giorno mi chiese un blues in italiano, e anche se non sono sicuramente Paolo Conte mi sono impegnato a comporre un brano e registrarlo.

Quando lo ha ricevuto è stato contentissimo, e questa è stata una delle mie piccole soddisfazioni.

Oggi, rovistando tra vecchie cose dato che sono di trasloco, ho ritrovato una vecchia foto.

Io e lui sul Malecon dell’Avana, con un tramonto infuocato alle spalle.

Lui era ‘El Molde’ ed è mancato un anno fa… Io ero ‘Bolito’ e son qui triste… Blues.

Auguri Molde, spero te la passi bene lassù!