Decima puntata della rubrica che vede Daniele Bazzani e Giovanni Onofri parlare delle...
Innanzitutto grazie.
Grazie ad un liutaio di Chiavari che, umilmente nel suo piccolo laboratorio, regala soddisfazioni e perle di saggezza che è raro da queste parti.
Grazie perchè fa degli strumenti fichi, non per il gusto di venderne più che può, ma per il gusto di essere liutaio.
Grazie perchè anche lui fa gli errori, è umano, e li ammette, corregendoli con cura certosina.
Grazie perchè non mi ha ancora pestato dopo non aver seguito i suoi (lo ammetto) consigli che si sono rivelati veritieri.
Ha costruito poche chitarre, di cui una in mio possesso, una acustica bellerrima che ho provato da lui, una Strato clone di quella di Jimi Hendrix (mi sembra soprannominata 629 o 626 in onore del codice che vieta i rumori molesti in USA ma non mi ricordo) prestata ad uno degli utimi concerti, una copia della SRV, e questa figosità che piace piace piace. Le altre le vedrete sul sito assieme ad una mia strana foto dopo Laurea con la sua Tele.
E mi scazza. Mi scazza che ho odiato le Gibson per molto tempo. La LP soprattutto.
Erano i tempi in cui si spedivano i pickup a fa riavvolgere in America, i tempi in cui Mr Lindy Fralin non era famoso e li riavvolgeva come altri. E in qualche scatola di cartone ancora fanno ciao ciao con il polo magnetico un set di texas avvolti da lui. Erano i tempi in cui si smontava una chitarra da due milioni, la si copiava con le forme e le dimensioni e giù olio di gomito e poi la si rimontava. In quei tempi io ero piiiiiccolo e suonavo la Ferrarotti senza scritto il modello. 50 mila lire. Cos'era una LP? Me ne battevo la ciolla. Ma volevo diventare come Hendrix, quello lo conoscevo a cinque anni. Si si.
Sabato mi ha prestato questo splendore, che non è solo splendore. E' vecchiotta, suona amabilmente, ha un manico che canta e...belin che bella.
Cinque chili sulla spalla, un bellissimo mogano sotto il culo, un acero sul top, altro acero sul manico (con due bruciature di vernice che lo mettono in evidenza) e un palissandro a grana molto fine (vedere foto).
Perchè metto sul blog questo e non faccio una recensione? Perchè questo è parte della mia vita, e qui la racconto. E dopo avervi scritto questo andrò a suonarla.
Samples? Penso che certe chitarre, per il lavoro che c'è dietro, per la passione, le ore spese a scolpire un top di acero a mano, a inserire un nome in madreperla (Lauro tu ben saprai quante ore sono necessarie e non solo tu spero), per il binding fatto a mano scavando ancora il legno, non possano mai passare per 128 kbit al secondo. Mai nella loro vita. L'unica cosa che vi posso dire, curiosi, è che una LP un pulito così non lo ha...
E forse anche questo è uno dei grandi segreti di un chitarrista. Suonare una Custom Shop uscita in un minuto dalla fabbrica (ndSC: nota del Saggio Coccia), uguale alle altre, verniciata assieme ad altre cinquanta, avvitata o incollata, poi messa in una custodia di cartone? Forse.
Prendere in mano la chitarra del vostro liutaio, farvi raccontare come è nata, quante ore ci sono dietro, le difficoltà e le fatiche, vi rende già fantastici. Suonare ad un concerto con questa consapevolezza è bellissimo.

Gli altri links per non sovraccaricare le vostre linee adsl/128k
http://img220.imageshack.us/img220/9782/p1010520rx0.jpg Paletta
http://img152.imageshack.us/my.php?image=p1010521hh5.jpg Tastiera
http://img152.imageshack.us/my.php?image=p1010522pn8.jpg Particolare bombatura corpo
http://img220.imageshack.us/my.php?image=p1010513vc6.jpg B Side
http://img220.imageshack.us/my.php?image=p1010514si4.jpg B side manico
http://img152.imageshack.us/my.php?image=p1010516vb9.jpg particolare meccanica
Scusate gli eventuali errori.
SCIAU BELLI!
______ORIO_______
Comments
tiziano (not verified)
Tue, 08/05/2008 - 00:29
Permalink
Bellissima Orio un
Bellissima
Orio un bell'articolo o recensione. Sopratutto quando uno strumento è fatto in liuterie VERA, si tratta di uno Strumento e vale la pena ammirarlo ... le tue sono parole molto sagge che ho apprezzato. Spero che questo Strumento ti faccia compagnia a lungo.
Tiziano Demaria