Music Business: torneremo indietro?

Notizia degli ultimi giorni: i Radiohead non faranno più cd ma solo singoli ad 1 dollaro oppure piccoli EP! Il futuro è giunto!

Ma ora il commerciale? Che fine farà se tutto ciò prende una piega?

Immaginate una canzone come Poker Face di Lady Gaga. La canzone vende principalmente grazie al CD. Un cd costa sui 20€ circa. I vari concerti o promotions servono tutti principalmente per vendere quello. I soldi vengono TUTTI da li (e dalle discoteche). Quale è il fattaccio adesso?

Un produttore sarebbe disposto in un nuovo sistema come questo a spendere un totale di soldi per 1) inventare un personaggio nuovo che durerà un solo cd anzi in questo caso UNA SOLA CANZONE 2) produrre una canzone e spenderci dietro uno strafottio di soldi 3) girare un video e spendere per farlo girare su MTV 3) fare date promozionali solo per vendere un qualcosa che costa 1 dollaro

Se io fossi un produttore ciò non varrebbe veramente la pena!

Torneremo forse in un mondo in cui magari una band anche protodecente (i killers non sono malaccio per fare un esempio) non dura piu di due cd per essere stroncata dalla moda del momento lanciata da MTV? Vivremo in un futuro dove resisteranno sono i piu bravi come i Radiohead?

Tanto il mondo finisce nel 2012...

Comments

> musica buona la trovi anche oggi

Vero, molto vero. Basta non guardre MTV o non ascoltare le varie radio commerciali... o andare in giro per locali dove non fanno solo e soltanto tribute band; perchè anche cover band, a volte, ci schiaffano roba loro nel concerto... e in mezzo a 100 che ne ascolti, un 20-30 propone cose interessanti.

Parlando del tema del post... i fenomeni da baraccone di oggi vivono il loro momento di gloria per una sola canzone, alla quale i "produttori" (tra virgolette, perchè quelli di oggi non sono produttori artistici ma affaristi puri) incollano materiale riempitivo per fare un CD completo con il minimo della spesa. Ora, mi viene da considerare questo: per produrre un CD con un solo singolo e 8-9 canzoni riempitive si spenderanno quei 20-30000 euro (a voler esagerare, perchè spesso i budget sono più bassi), più un milioncino di euro per una mega promozione su TV, radio, manifestazioni in giro. Poi, con 10.000 copie (mettiamo che tra crisi e cazziemmazzi vari, le vendite vanno male) vendute a 20 Euro se ne incassano 200.000. Più le royalties dei vai passaggi radio / discoteca / TV, le suonerie per cellulari e le vendite digitali su iTunes et similia... e se si è fortunati la "hit" diventa colonna sonora di un film o di uno spot; infine, si devono aggiungere i concerti. Quel milioncino di Euro rientra, spesso con un margine minimo di guadagno.

Se gli stessi soldi li si investisse per un singolo, invece che per un CD, da vendere a prezzi popolari... gli incassi aumenterebbero perchè invece di 10.000 copie se ne venderebbero 500.000: il ragazzino è più predisposto a spendere un singolo euro per la canzone del suo idolo, piuttosto che 20 per un CD che non ascolterà mai, e quel singolo euro gli farà soppesare l'alternativa di acquistarlo legalmente e ritrovarselo già nella memoria del suo lettore MP3 o cellulare, invece di scaricarlo da eMule.

Stò facendo un discorso vaghissimo che meriterebbe un approfondimento serio e una discussione seria... avessi il tempo, farei un articolo ora. Se qualcuno non lo fà entro il w.e., ci penso io :)

 

* Rob

----

"Qualche volta tu vorrai rinunciare a suonare la chitarra, tu odierai la chitarra. Ma se le sarai fedele, lei ti ricompenserà."
James "Jimi" Marshall Hendrix

"Se gli stessi soldi li si investisse per un singolo, invece che per un CD, da vendere a prezzi popolari... gli incassi aumenterebbero perchè invece di 10.000 copie se ne venderebbero 500.000: il ragazzino è più predisposto a spendere un singolo euro per la canzone del suo idolo, piuttosto che 20 per un CD che non ascolterà mai, e quel singolo euro gli farà soppesare l'alternativa di acquistarlo legalmente e ritrovarselo già nella memoria del suo lettore MP3 o cellulare, invece di scaricarlo da eMule."


Ciao Roberto, discorso molto interessante, che aprirebbe nuovi scenari.
Devo dire che nei pochi contatti che ho avuto con adolescenti/giovani ho osservato un tasso di download gratuito pari al 100%, quasi sempre per i singoli di moda.
Chiedo a chi ha esperienza di vinili: si potrebbe interpretare questo fenomeno come una rinascita del 45 giri?
Possiamo dire che ad un certo punto nella storia il 45 venne soppiantato dal 33?
Se sì, quali sono state le cause?

Ovviamente se scrivi un articolo a tema riproporrò paro paro le domande.
Ciao


----------------------------------
Non ci sono note sbagliate

le domande le prendo come spunto per approfondire alcuni punti dell'articolo che la mia mente stà partorendo :). Anche perchè hai espresso un'idea che già a me era venuta in mente: negli anni 60' ci fù l'esplosione dei 45 giri, e per la maggior parte dei cantanti o complessi "pop" dell'epoca i 33 erano costituiti più che altro da "materiale riempitivo" che ruotava intorno al singolo di successo. Lo hanno fatto anche Beatles con il primo disco, vero? In pratica è ciò che accade oggi, e la storia si ripete... il 33 giri, o album, ha avuto significati diversi negli anni successivi, quando cioè gli artisti cominciavano a pensare alla propria musica in senso più ampio e non solo in quanto "fonte di guadagno", per arrivare poi all'era del progressive e dei "concept album" dove un disco solo non bastava ma se ne faceva uno doppio o triplo! Ciò non toglieva, però, che si continuassero a sfornare singoli di successo proposti da "fenomeni temporanei" (le "meteore"), e che si continuassero a sfornare 33 giri confezionati come "collezione di canzoni riempitive". Non è cambiato molto da allora, anche oggi ci sono artisti che fanno dischi in quanto tali, e fenomeni temporanei che fanno la canzoncina pop di successo, e solo quella (per fortuna). Sai dove stà la differenza? nella visibilità... chi fa un discorso artistico ha poco successo ma è apprezzato nella sua ristretta cerchia e rispettato da chi lo ascolta. Chi fa il singolo di successo invade tutti gli spazi possibili e sembra ci sia solo lui, ma domani ce ne saremo scordati, così come ci siamo scordati di tanti "fenomeni" degli anni '60 e '70...

Sono ancora vago, lo so... ma intanto ho messo giù di fretta e furia uno "schema" dell'articolo con i punti da trattare :)

 

*Rob

 

----

"Qualche volta tu vorrai rinunciare a suonare la chitarra, tu odierai la chitarra. Ma se le sarai fedele, lei ti ricompenserà."
James "Jimi" Marshall Hendrix

sono degli innovativi a tutto tondo non c'è che dire. Solo che adesso valle a controllare se hai tutte le canzoni...

winston smith

L'hai detto! :)

Hai scritto esattamente quel che penso io, e aggiungo anche una cosa: se gli artisti dovranno guadagnarsi da vivere suonando e cantando, dovranno saperlo fare bene.... e tanti "fenomeni temporanei" di oggi non sono in grado di farlo, con le loro voci corrette digitalmente e musica suonata dal computer (e non datemi addosso per questa affermazione: la computer music è un'arte anch'essa, e mi piace pensare che l'artista in questione ci metta del proprio gusto nel dire al computer come eseguirla :)... ).

* Rob
----

"Qualche volta tu vorrai rinunciare a suonare la chitarra, tu odierai la chitarra. Ma se le sarai fedele, lei ti ricompenserà."
James "Jimi" Marshall Hendrix

"Vedo un futuro in cui gli artisti torneranno a fare il loro vero lavoro, esibirsi, per guadagnare"

:)) ah ah, non posso linkarlo perché è su un altro sito ma il primo marzo 2007 concludevo un articolo a mia firma con la seguente frase:

"Il musicista saggio lo sa (e tra i "saggi" ci sono anche autentici dinosauri come i Rolling Stones che fanno 200 date in un anno...) che se vuole riprendersi il maltolto (i soldi persi con la pirateria [n.d.a]) deve alzare il culo e andare a suonare dal vivo!
Amen."

...a distanza di più di due anni il tema resta di attualità :))))

 

Ricordo l'articolo, lo lessi a suo tempo... è vero, sono passati due anni e non è cambiato un beneamato :).

 

* Rob

----

"Qualche volta tu vorrai rinunciare a suonare la chitarra, tu odierai la chitarra. Ma se le sarai fedele, lei ti ricompenserà."
James "Jimi" Marshall Hendrix