Blackface fever - Fender Vibrolux (quello vero!)

In questi giorni di caldo e stress difficilmente sopportabili (martedì vado in vacanza e torno un mesetto abbondante in Sardegna, ma lunedì ho un ultimo - complicatissimo - esame) la mia distrazione preferita sono i video del buon Gregor Hilden su Youtube...www.youtube.com/user/GregsGuitars per chi non ne fosse a conoscenza.

Al di là del fatto che il tocco e il gusto del musicista in questione (eccezionali entrambi, a parer mio) fanno tutta la differenza del mondo, credo di aver trovato nei suoi video l'esemplificazione della mia personale idea di suono pulito - talvolta usa un leggero overdrive, ma i passaggi puliti-puliti non mancano. E il responsabile sembra essere proprio un Fender Vibrolux originale del '66...suona meravigliosamente bene con tutte le chitarre provate e sembra avere un riverbero fantastico.

Premesso che purtroppo dell'era Blackface conosco poco e sto cercando di istruirmi ultimamente, ho saputo che di questo amplificatore ultimamente sono uscite due reissue (Vibrolux Reverb e Vibrolux Custom) che però hanno notevoli differenze di circuito e componenti con l'originale. Che voi sappiate esiste qualcosa di veramente simile a questo gioiello sul mercato di oggi, sia a livello circuitale che sonoro? Oppure c'è un'alternativa credibile che possa riportare a quelle sonorità?

1966 volte grazie a chi risponderà!

Roberto

Comments

Questo purtroppo lo avevo dato quasi per scontato...grazie di esser passato da queste parti. Ma non pensare di essertela cavata così a buon mercato...mi attendo una disserzione approfondita su questo e altri Blackface da parte tua, prima o poi! 

:P

Grazie Davide (anzi, John :P), sei stato preziosissimo visto che mi hai chiarito la situazione attuale in casa Fender...sostanzialmente quindi la differenza fra il tuo e l'originale è solo nella rettifica solid state anziché a valvole?
In ogni caso scandaglierò il mercato alla ricerca di un ampli con caratteristiche simili, anche non Fender...ci sarà pure qualcosa di simile in giro!

Ciao Steve,non preoccuparti sei attendibilissimo! Il Vibrolux 64' che hai citato è un originale vintage o il reissue Custom Vibrolux Reverb?

I pareri su questo ampli reissue sono molto discordi,qualcuno giura che cambiando le valvole di serie,regolando accuratamente il bias e cambiando coni (mi è stato detto dei Weber Alnico),quest'ampli cambia di molto in senso positivo;oppure a tuo avviso è già più che sufficiente così? ( a pedali come suona?) 

P.S.:(per quello che suono io,40 watt sono più che sufficienti e poi se dovessi fare necessariamente più rumore,ho sempre pronta la JMP 50 e relativo armadietto)

Personalmente ho quasi sempre preferito la soluzione testata+ cassa(nonostante io abbia utilizzato pure parecchi combo);attualmente sono alla ricerca del suono dei tempi passati,i Blackface mi sono rimasti ben scolpiti nella memoria e pertanto rivoglio quel loro particolare suono pulito e sia per praticità che per scelta tecnica,orientarmi su un combo Fender o suo clone,ma di elevata e garantita qualità.

I dubbi sono più o meno quelli di sempre e che assillano una buona parte di noi,tipo: Faccio bene a prendermi un vecchio Super Reverb ad € 2500 (più o meno)? E se poi vista l'età dell'ampli (e non solo la mia),questo abbisogna di continue e costose cure? Oppure è meglio puntare sulle riedizioni ed apportarvi quelle dovute modifiche tecniche necessarie a far suonare l'ampli in maniera più qualitativa? O ancora mi prendo il clone ipergarantito (sopratutto dalle mie orecchie) e spendo comunque più o meno le stesse cifre?

saluti Dario

 Io ho avuto il tuo dilemma e ho optato per un prodotto fatto oggi. Gli ampli vecchi sono vecchi. Punto e basta.

Poi, per quella cifra ti fai fare un signor ampli con le specifiche che vuoi tu, con componenti solidi e assemblaggio sicuramente migliore dei vecchi ampli e fatto da un tecnico competente. Senza se e senza ma, se non hai problemi a spendere quella cifra (della serie, non ti butti sulla clonazione artigianale sperando di risparmiare), il clone moderno e' sicuramente migliore dell'ampli vecchio, le cui condizioni non possono che essere inferiori a quelle di un ampli con componentistica nuova e il cui prezzo e' giustificato solo dalla moda del vintage (al contrario di quanto accade sulle chitarre, in un ampli non si stagiona una cippa - se mai la stagionatura faccia poi questo gran che sulle chitarre). 

Ahime', in Italia ho visto un sacco di hobbisti, di smanettoni, e di guru la cui fama si basa sull'incenso sparso dagli amici (che magari dietro le spalle dicono "si', pero' a me i suoi prodotti fanno cagare") e sulle leccate di culo elargite dai frequentatori del blog che manco hanno mai provato un prodotto del guru, ma tutti ne parlano bene e allora ne parlano bene pure loro. Per carita', immagino ci siano anche tecnici realmente competenti. Io non ho mai avuto modo di provare nulla di decente.

Pero', se non conosci alcun tecnico della Penisola su cui sei pronto a mettere la mano sul fuoco, per quella cifra te lo puoi anche far fare all'estero e te lo fai pure spedire. ;-)

L'unica ragione per prendere un ampli vecchio, IMHO, e' quando trovi un esemplare che ha un suono realmente unico e i cui punti di forza, per via delle piccole variazioni e tolleranze individuali, non sono possibilmente riproducibili.

Ciao Giorgio.In tutta sincerità pure io la penso come te,tuttavia il dubbio,spesso sollecitato da bei ricordi,spesso mi assilla.

Dal lato pratico è alquanto logico orientarsi su un clone di garantita qualità e allora devo necessariamente prepararmi a girare molto per la ricerca,oppure optare per una recente riedizione,della quale reperire un buon usato e portare il tutto da un tecnico specializzato e superaffidabile,per apportare le necessarie modifiche,in modo da spendere circa € 700/800,per l'usato e circa altri € 500/600 per le dovute modifiche.

Ultimamente tengo un certo interesse per il Fargen Blackbird VS2,la cui testata potrei reperirla nuova per circa 1800 Euro (nella comunità Europea),quindi niente soluzione combo e di conseguenza molto probabilmente dovrei cambiare i coni di una delle mie due attuali 2x12,cioè altra spesa aggiuntiva.

A questo punto non mi rimane che attendere,ed a Settembre attivare una serie di contatti sia a livello Europa (Germania-Olanda-Inghilterra),che a livello nazionale,per poi decidere.

saluti Dario

 

Ciao Steve.In effetti poi ci stà pure il discorso della rivendibilità,io di tanto in tanto qualche mio ampli lo rivendo per ricomprare poi qualcosa di nuovo o diverso.Oltretutto per gli ampli,ho fissato un tetto massimo di spesa localizzato a € 2000 (se devo spendere di più,lo faccio esclusivamente per qualche buona chitarra).

Come ho già esposto,non mi resta che armarmi di pazienza (sempre consigliata per l'acquisto di strumenti musicali costosi) e iniziare a sondare in giro per l' Italia e il resto d'Europa.Per comprare la mia ultima Les Paul ci ho messo un paio d'anni,forse per l'ampli Blackface Oriented,ci metterò un po' di meno,almeno lo spero!

saluti Dario

" ....Inoltre: il fatto che i coni abbiano un'età avanzata non potrebbe essere un elemento rilevante e non facilmente riproducibille al fine di un certo tipo di suono? quella patina di morbido, di vecchio? ...."
 

personalmente sono convinto che sia proprio questo il fattore determinante

 I coni fanno tanto, ma mica tutto.

Se, metti caso, trovi un ampli valvolare che suona particolarmente bene e decidi di clonarlo, ti troverai di fronte ad un numero impressionante di variabili (tipi di componentistica, tolleranze, magari una saldatura fatta male ma che suona bene, ecc...). Della serie: ci metti un anno a capire com'e' fatto veramente quell'ampli, poi cerchi di riprodurlo e, con buona probabilita', non otterrai un risultato uguale al 100%.

Morale della favola: se trovi un ampli o uno strumento che suona eccezionalmente bene, compralo. Guai a dire "tanto ne trovo un altro uguale (stesso modello, stesso anno, ecc...).

" I coni fanno tanto, ma mica tutto.

Se, metti caso, trovi un ampli valvolare che suona particolarmente bene e decidi di clonarlo, ti troverai di fronte ad un numero impressionante di variabili (tipi di componentistica, tolleranze, magari una saldatura fatta male ma che suona bene, ecc...). Della serie: ci metti un anno a capire com'e' fatto veramente quell'ampli, poi cerchi di riprodurlo e, con buona probabilita', non otterrai un risultato uguale al 100%.

Morale della favola: se trovi un ampli o uno strumento che suona eccezionalmente bene, compralo. Guai a dire "tanto ne trovo un altro uguale (stesso modello, stesso anno, ecc...). "

un clone non potra' mai suonare come l'originale se non gli metti lo stesso altoparlante, e qui puo' entrare in gioco anche l'invecchiamento dello stesso. Riguardo la componentistica elettronica tutto potenzialmente contribuisce al suono ma bisogna vedere in quale percentuale. I marchi storici contrariamente a quello che tutti credono non hanno mai usato componentistica di alta qualita' semplicemente perche' costruiti da industrie il cui fine ultimo e' il profitto. E anche il vecchio Leo naturalmente seguiva la stessa logica.  Ma questo e' molto difficile da far capire a chi a tutti i costi deve credere a miti e leggende. 

In quanto alle saldature fatte male, e' piu' facile trovare l'albero della cuccagna che una saldatura fatta male ma ben suonante 

Guardando le foto dei vecchi blackface non sembrano fatti in economia: cap di filtro Mallory,resistenze ad impasto Allen-Bradley, trasformatori generosi,coni Jensen,cabinet in pino massello. Il cablaggio era un po alla rinfusa. Magari erano fatti in economia per gli anni che erano,ma oggi la stessa componentistica è difficile trovare negli ampli boutique.

esattamente "erano fatti in economia per i tempi che erano"

Per i tempi odierni invece quei componenti continuano ad essere di qualita' non alta ma di prezzo esorbitante, sia perche' ne vengono prodotti di meno, sia perche' quei pochi che vengono prodotti vengono ritenuti magici, ma stai fresco se pensi di ottenere chissa' quale suono solo affidandoti a un pugno di resistenze e condensatori per quanto "speciali".

Per i trasformatori, non c'e' niente di piu' sbagliato che affermare che la Fender usava e usa trasformatori sovradimensionati, soprattutto quelli di uscita. E' vero il contrario, erano sottodimensionati.

Per i cabinet, qui forse il discorso e' un po' diverso, ma occorre tener presente che comunque il massello di pino e' tra i masselli uno dei piu' economici.

Gli altoparlanti Jensen in alnico allora costavano poco quando il costo dell'alnico e' salito perche' e' salito il costo del cobalto, hanno cominciato ad usare altoparlanti ceramici. Erano gli uni e gli altri altoparlanti molto buoni, ma non costavano una fortuna. 

Vorrei inoltre far notare a riprova di quanto facciano presa  miti e leggende, che vengono venduti condensatori vintage "bumble bee" da 22nF 400V alla bellezza di 100Euro l'uno (cento euro). Evidentemente esistono i furbi perche' esistono i fessi. 

 

Interessante! Non ho davvero le competenze per giudicare quali siano i componenti elettronici "validi". Mi limito a constatare le differenze,tra il vecchio ed il nuovo. Ad esempio qui ci sono un po di foto del Fender Deluxe Reverb Re-Issue che viene convertito in PTP e trasformatori Mercury.

http://www.vintageamps.org/plexiboard/viewtopic.php?f=8&t=88984&start=0

Se quelli vecchi non erano niente di speciale,quelli nuovi che sono? :-D 

 

Però, potrei prenderla come un'idea."

pensavo che il tuo ROSSO (il nome non riesco neanche a scriverlo.... potevi mica chiamarlo Ugo ?) fosse già abbastanza da quelle parti li.

Comunque sembra che l'idea, almeno sulla "carta" di Laster, potrebbe avere un grande successo; penso che nessuno avrebbe nulla da ridire se facessi una specie di semplice questionario, tanto per capire e vedere quali potrebbero essere le preferenze di massima






" .... E' anche vero però che da poco mi è capitato per le mani un twin riedizione che suonava inaspettatamente bene.
.."

era nuovo o usato?

Con i vecchi Fender ho sempre avuto un ottimo rapporto,praticamente sono stati gli ampli che mi è capitato di usare di più,a parte la gioiosa parentesi Vox AC-30 e poi SLP Marshall.Praticamente con i Blackface tipo Deluxe Reverb,Twin Reverb(Showman),Supereverb,Pro Reverb e Bassman(del Vibrolux ho conosciuto solo il Silverface) ho convissuto negli anni più intensi della mia attività musicale.

Oggi di questi modelli non esiste una sola riedizione "Fender" che si avvicini alle caratteristiche timbriche tipiche dei Blackface.Certi colleghi mi hanno riferito che con alcune modifiche i modelli attuali Supereverb,si possono avvicinare di molto al loro sound epocale.Altre persone mi hanno riferito che l'unica versione attuale,abbastanza credibile tra le riedizioni,è quella del Custom Vibrolux Reverb,al quale andebbero sostituiti i coni;io non ho mai provato questa nuova versione del Vibrolux Reverb,quindi non so dare giudizi in merito.

Tuttavia qualche anno fa ho provato il Fender Vibroking,è finalmente ho riscontrato quell'attinenza sonora degli Old Fender Amps Blackface Model e ritengo questo combo 3x10,sia l'unico Fender attuale degno del nome che porta e dal corretto riferimento timbrico,anche se di personalità propria;per rendere l'idea a metà strada tra un Supereverb e un Vibrolux Reverb.(il Vibroking è sicuramente l'unico Fender attuale che acquisterei oggi).

Tra i Boutique Amps,sembra che ultimamente alcuni modelli Fargen,siano cloni completamente veritieri di alcuni modelli Blackface.Poi a detta di altri credibili intenditori,sembra che ci siano delle ditte,quali Clark,Gries e qualche altra della quale non ricordo il nome,specializzate nel ricostruire per filo e per segno i vecchi modelli Fender Blackface,ripercorrendo alla perfezione il loro tessuto timbrico.

saluti Dario

Grazie Dario, la tua esperienza si rivela sempre preziosa (ricordo un post di qualche tempo fa in cui parlavi in maniera entusiastica dell'accoppiata Les Paul - Deluxe Reverb d'annata). Il Vibroking sembra effettivamente un gran bell'amplificatore, però a quelle cifre credo convenga orientarsi al limite su un Silverface da fare modificare ad hoc...parlando poi di progetti sempre di Zinky, come ha scritto Camp qui sotto, ho sempre sentito parlare bene del Tonemaster (credo abbia anche girato un po' con Jimmy Page negli anni '90). A me dei Fender attuali piacciono diversi modelli, ma credo che non reggerebbero granché il confronto con quelli di cui parliamo in questo blog...

Non so aiutarti con informazioni o dati tecnici, ma ti dico che il Vibrolux lo conosco bene; ci suonavo negli '80, con un Vibrolux dei '70, e lo ricordo come l'amp più emozionante che abbia mai avuto.

Se oggi dovessi ritornare a suonare un pò più morbido non avrei dubbi e ne cercherei uno; all'epoca avevo spesso occasione di confrontarlo con qualche Twin o Bassman, e il Vibrolux era per me sempre il migliore.

http://www.thegearpage.net/board/archive/index.php/t-323302.html

Poi c'e' pure questo australiano, ma e piu' orientato sul tweed sound:

http://www.amwattsamps.com.au/

Io mi sono fatto fare un clone di un Super Reverb da un costruttore di ampli australiano e sono rimasto molto ma molto contento. E il costo non e' stato esagerato. Se trovi qualcosa in Italia (sempre che non sia un cialtrone nascosto dietro la fama farlocca fatta sui blog e che tu sia certo di potertene fidare), io ci farei un pensierino.

Grazie Giorgio, il tuo è stato un consiglio preziosissimo :) Qui in Italia purtroppo non conosco nessun costruttore di amplificatori, eccetto via Laster il nostro Pamaz...ecco, pare che anche a lui stia venendo la voglia di creare un suo Blackface e credo che l'idea stuzzichi un po' tutti qui dentro. Io comincio a risparmiare, a costo che ci vogliano anni per racimolare la cifra che mi serve...per quanto io suoni prevalentemente rock (e quindi mi trovi molto più spesso a che fare con suoni più o meno saturi) la tridimensionalità di un pulito di quelli mi fa commuovere. E poi la distorsione si può modulare con vari pedali (e ne vien fuori un risultato personalissimo), il pulito purtroppo no.

Roberto

 A suo tempo, quando cercavo un Blackface (poi mi feci fare il clone), mi fu consigliato di guardare tra i Bandmaster, che pare si trovino ancora a prezzi decenti e che sono un po' dei classici in quanto a suono (Pete Townshend ci ha registrato grandi classici del rock con gli Who, alla faccia degli Hiwatt usati dal vivo).

Tieni presente che molti ampli Fender Brown e Blackface hanno circuiti simili che si possono modificare per renderli uno piu' simile all'altro.

Le casse dei Bandmaster non sono il massimo, quindi una cassa moderna potrebbe andare piu' che bene, a patto di usare i coni giusti, che poi fanno una bella fetta del suono finale e che si scelgono in base alle necessita' del musicista (volume, comportamento in distorsione, ecc...).

Sul problema di fare rock con un Fender, non ci perderei il sonno.

L'unico problema nell'usare un vecchio Fender e' l'oggettiva necessita' di cambiare componenti, revisionare il tutto, ecc...

http://www.audioampco.com/index.html

 

Siccome vorrei farmi un Deluxe Reverb, ho cercato in rete un costruttore che non sia oltre oceano ed è spuntato questo. Ho letto pareri positivi su TGP di chi li ha sentiti al Musikmesse l'anno scorso.

Ho provato il reissue Fender,e quasi suona più musicale "guitar rig" ...poi ho visto le foto dell'interno ed ho capito il perché. Il reissue in negozio me lo fanno a 1400 euro,da scontare,mentre il clone viene 1800 (combo 1X12) .

scusate se mi intrometto, ma è bella tirata... complimenti per l'ampli e tutta la band, era un pò che non sentivo un bel pezzo così-

 

e' vero gran bel suono e bella musica ben suonata.

Una domanda per TEOTIT8:  che altoparlante gli hai messo? 

e quanti chili pesa?

" Sono 2 coni da 10" ceramici... weber 10F125 "

ma se e' quello che nel video si vede dietro di te ed e' un combo relativo al kit 6A20HP dovrebbe avere un solo altoparlante, due credo che non c'entrano neanche in quel cabinet

ok grazie della precisazione, comunque sembra suonare proprio bene

Tra gli ampli kit ho trovato questi : http://www.allenamps.com/   Dicono,sempre in rete,che siano i migliori kit per gli ampli Fender.

Ma da quello che ho capito non spedisce al di fuori degli USA.

Non so cosa tu abbia speso (teotit8) ,ma per me il DIY è conveniente solo se c'è una reale differenza economica. Io posso saldare le parti,comprare dei potenziometri,condensatori e resistenze "migliori" di valori equivalenti,ma non saprei proprio fare una messa a punto per farlo suonare come dovrebbe,anche perché le mie orecchie non hanno esperienza sufficiente.

Quello che mi aspetto da un ampli artigianale o boutique,oltre agli ottimi materiali, è che sia stato ottimizzato per suonare in un determinato modo.  

Dal mio punto di vista non è conveniente. Primo perché se poi qualcosa non andasse a buon fine non saprei a chi rivolgermi nella mia zona; secondo, visto che faccio l'artigiano,è meglio impiegare il mio tempo a fare il mio lavoro e lasciare ad altri il proprio :-D

Comunque guardando il clone e le modifiche,io non riuscirei mai a fare qualcosa di simile: hai medi sul secondo canale ed una serie di opzioni interessanti..."adjustable feedback" sarà la retroazione?

Quindi mi consigli di prendere comunque un kit e farlo assemblare da qualche tecnico,piuttosto che prendere un clone già fatto? Spendendo ,ipoteticamente, la stessa cifra.

 

"Alla fine l'esperienza la si fa provando...
Mi sono costruito 3 amplificatori, contando comunque nell'eventuale assistenza dell'amico Pamaz (che ora però, per causa mia e di una ltro amico, per quanto gli abbiamo rotto le balle, si rifiuta di mettere le mani nei nostri strampalati kit...).
Devo dire che il bassman, l'ultimo che ho fatto, tutto con materiale di extralusso, è venuto a costare attorno i 1000 euro.,.. aggiungici poi il lavoro, e capisci subito che se non te lo fai non ti conviene
."

Purtroppo importare da un paese extracomunitario significa pagare delle tasse, quanto hanno inciso le tasse sul costo degli ampli?

 

Mallory "condensers" ? :-D

E' un diyer o una ditta vera? Per me avere garanzia ed assistenza è indispensabile.

Se abiti in veneto puoi farci un salto e parlare con il proprietario, ma sopratutto provare gli ampli.

PS: io a far pubblicità non ci guadagno niente e non ho nessun rapporto commerciale con il proprietario.

;)