Decima puntata della rubrica che vede Daniele Bazzani e Giovanni Onofri parlare delle...
Certe volte, quando sono per i cavoli miei con chitarra e ampli accesso, tiro fuori ciò che live non faccio...perchè?
Perchè durante un live c'è gente che critica:
- critica se non ti muovi (che palle! un pò di entusiasmo)
- critica se ti muovi troppo (ma quello si è drogato?)
- critica se stoni (non sei preciso)
- critica se non stoni (sei troppo perfetto)
- critica come ti vesti (ma come è in giro?)
- critica perchè non parli negli intermezzi (è timido!)
- critica perchè parli (troppo) negli intermezzi (stai zitto e suona!)
- critica perchè hai una chitarra del cavolo (una fender con l'humbucker?)
- critica perchè hai un ampli del cavolo (hughes & keuner? ma cosa c'è scritto?)
- critica perchè hai un suono del cavolo (togli quei medi e quegli alti!)
- critica perchè non sei capace di suonare (ma sa fare solo powerchord?)
- critica perchè fai musica che non piace (il jazz è troppo complicato!)
- critica perchè sei un ragazzino (prima vai ad imparare e fra qualche anno potrai salire su un palco!)
- critica perchè sei troppo vecchio (ma alla tua età fai ancora ste cose?)
- critica perchè ti credi di essere Gesù (ma smettila di tirartela)
- critica perchè fai solo rumore (ma non si capisce niente...mi fanno male le orecchie!)
- critica perchè fai musica che fa addormentare (su ragazzi! un pò di allegria!)
- critica perchè urli (sembra una gallina che starnazza)
- critica perchè sei uno sfigato (ma ripigliati!!!)
- critica perchè sei un figo che se la tira (ma chi ti credi di essere? sei un co*****)
- critica perchè non sai fare (impara a suonare)
- critica perchè sai fare troppo (ma sai fare tutto solo tu?)
in conclusione la gente:
- critica ciò che non fai e dovresti fare
e
- critica ciò che fai e non dovresti fare
morale:
a volte credo che ci facciamo tante paranoie che non dovremmo farci.
chissà al tempo di hendrix & co. quante ne avranno sentite anche loro da persone che amavano altri tipi di musica, mentre ora sono dei miti...per tutti!!!!!
fate voi...
(rileggendo le varie critiche mi è venuto in mente Elio e le storie tese...nella canzone "Cara ti amo")
Comments
brunoritchie
Sun, 12/14/2008 - 12:09
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R: effettivamente...
Ciao Enzino.
A Taranto si dice: "Come la fai, la sbagli".
Della serie: "Accontenti uno e scontenti tutti gli altri, compreso te stesso".
Te la ricordi la favoletta del "Padre, il figlio e l'asino"? Beh! Secondo me calza a pennello.
Comunque è vero. C'è sempre qualcuno che ha da ridire: "quella cosa l'avrei fatta meglio io", "mi sarei mosso in modo più opportuno", "ma perché usi quella chitarra" e così via. Se dai retta a tutti, finisce che sbagli tutto e non ti diverti.
Tanto per fare un esempio recentissimo, ieri sera, al Concerto per l'Alzeheimer, c'erano pochissime persone e l'età media era piuttosto elevata. Ci hanno letteralmente messi a "Santo Lazzaro" con i volumi: chi diceva che eravamo troppo bassi di volume, chi diceva che si sentiva poco la voce, chi diceva che si sentiva poco le tastiere, chi diceva che non sentiva niente. Il nostro Peppe, oltre a dover suonare il basso e cantare, è impazzito appresso al mixer (ieri non avevamo il service ed il fonico perché la serata era interamente a scopo benefico). Veniva voglia di spegnere tutto ed andare via. Però, tutto considerato, è andata abbastanza bene e quello scarso numero di persone, nonostante le lamentele, è rimasto fino alla fine. Quindi, la logica del tira avanti e fai quello che ti sembra più giusto, alla fine si è rivelata, per l'ennesima volta, la scelta più corretta.
Buona domenica e un abbraccio.
Bruno
kobra
Sun, 12/14/2008 - 12:33
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R: effettivamente...
enzo, dì pure...è vero ciò che scrivi, ma hai presente le cose che si sommano?
per esempio:
arrivi in un locale ed il proprietario è scontroso, comincia a trattarti come fossi andato lì a rompere le palle.
peggio ancora se comincia a chiederti se arriverà gente.
se poi si cominciano a creare tensioni anche tra i componenti del gruppo siamo apposto.
è vero, non si può piacere a tutti...quei "tutti" però non ti ascoltano in partenza e si permettono di parlare liberamente, ma se vogliamo dirla tutta, c'è una critica per ogni genere musicale...per tutti ce ne è! ...se proprio si vuole essere dei rompipalle!
io non riesco a sbattermene del tutto...purtroppo, ma anche per fortuna!
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(è un mio punto di vista...infatti sono astigmatico)
brunoritchie
Sun, 12/14/2008 - 13:37
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R: effettivamente...
Ti comprendo perfettamente. Non te la prendere, cerca di essere sempre sereno ed inossidabile, in modo che nessuno riesca a rovinarti la serata.
Suonare e divertirsi insieme con i propri amici è una bellissima esperienza di vita.
Non ci badare troppo all'atteggiamento di certi gestori. Sono degli imprenditori che fanno semplicemente il loro mestiere (magari in maniera un po' triste) e che, come tanti di noi, hanno il problema di come arrivare a fine mese. Qualcuno, troppo preso dai suoi pensieri, si dimentica qualche volta delle buone maniere.
Ciao. Brunoritchie
kobra
Sun, 12/14/2008 - 19:53
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R: effettivamente...
<< Spesso la critica è fondata, ma perde di significato se fatta nel modo sbagliato. >>
questa frase è ciò che penso sia il succo...
io accetto le critiche, ma senza malizia.
anzi, sono utilissime, ma senza secondi fini ;)
so che è dura, ma col tempo imparerò ad accettarle, belle o brutte che siano...potrebbe essere anche il contrario, tenendomi così il mio carattere.
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(è un mio punto di vista...infatti sono astigmatico)
Nucce
Sun, 12/14/2008 - 21:12
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 Sono convinto che le
Sono convinto che le critiche bisogna farsele scivolare...o meglio si dovrebbe riuscire a cogliere l'aspetto costruttivo della critica ed il resto farlo uscire dall'orecchio così come è entrato!!!...Sono poi convinto che chi critica lo fa principalmente per 2 motivi: per invidia o perchè effettivamente vorrebbe migliorare/far migliorare, non sempre però ci si accorge che gli altri potrebbero prenderla in maniera completamente diversa da come la si voleva far intendere. Te lo dice uno che fa parte della categoria dei criticoni (purtroppo). Quindi non stare ad ascoltare la prima categoria e prendi come viene la seconda...e chi critica dovrebbe imparare a tenersi la bocca chiusa ogni tanto :-p
Blues is easy to play, but not to feel. - Jimi Hendrix
VENDI L'ANIMA AL BLUES
Leonardo
Mon, 12/15/2008 - 02:55
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bisogna saperle valutare
a volte le critiche sono gratuite, dettate solo dalla "cattiveria" delle persone mentre alcune sono motivate.
tutto stà e non è facile, a saperle valutare.
Una volta, in un gruppo, il chitarrista ritmico aveva sempre da ridire sul mio suono. E forse devi mettere il gain, leva il delay, metti il chorus, cambia il pickup, tropo alto, troppo basso...
Ho preso il toro per le corna, "senti caro Marco, ci vediamo in settimana e sistemiamo i suoni, ti va' ?" e questo di fronte agli altri. Ci siamo visti un pomeriggio cazzeggiato, sistemato i suoni ( praticamente rimasero gli stessi preset che preparai sulla Boss Gt8) pero': fine della rottura.
A volte si tratta invece proprio di deficienze tecniche e c'è poco da inquietarsi, prenderne atto per migliorare fin dove possibile.
Locke
Mon, 12/15/2008 - 18:03
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School of rock
il film è abbastanza stupido ma c'è una bella battuta:
"Chi non sa fare insegna e chi non sa insegnare... insegna ginnastica!"
Be' lui la diceva ad un tavolo di professori delle medie, ma si adatta anche al tuo argomento.
Morale: fregatene degli idioti e fai tesoro dei consigli. Se poi fossero tutti idioti allora sai che devi cambiare qualcosa.
Mi vergogno a dirlo ma penso di essere stato abbastanza fortunato nelle mie uscite in pubblico.
Mentre ritornando all'inizio del tuo diario (Certe volte, quando sono per i cavoli miei con chitarra e ampli accesso, tiro fuori ciò che live non faccio...perchè?) devo dire che non sono mai stato influenzato 'negativamente' dal pubblico. Forse lo sono stato più positivamente, nel senso che ho imparato ad evitare di strafare (cosa che invece quando suono da solo mi piace moltissimo fare) e a scegliere quello che più può interessare al pubblico.
Poi ho sempre suonato meglio dal vivo che 'da studio', non per l'adrenalina o cose del genere, ma principalmente per i volumi, a casa ho sempre suonato a volumi bassisismi che non aiutano il suono e la propria percezione dello stesso.
Salterò (quasi) di palo in frasca ma mi sembra che ancora nessuno di noi diarianti abbia scritto di quello che è capitato al ragazzino chitarrista di Genova, a noi tutti, penso, è andata meglio.
Saluti
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"Guardati da coloro che prima ti danno consiglio, poi parlano male di te...stronzo!"
daniele
Mon, 12/15/2008 - 18:15
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Take it easy
Se io dovessi stare dietro alle critiche (dapprima le mie) non farei nulla.
Bisogna avere la faccia da culo e buttarsi, fregandosene abbastanza di tutto e tutti. Finché ci sarà qualcuno che apprezzerà quello che fai, gli altri puoi mandarli abbastanza a defecare.
Ovviamente, prendendo il buono che c'é nelle critiche. E cerca di migliorarti nei punti che senti deboli. Se uno però mi dice "che cazzo, perché una Aria e non una Fender"? io lo mando tranquillamente a cagare, perché per me è una scelta più che giustificata. Se invece mi si dice "guarda che hai stonato in diversi punti" allora cerco di migliorarmi, perché so che è un mio punto debole.
Poi ogni volta che suono so già che scappa l'errore, per cui parto col cuore in pace e me ne sbatto, penso solo a divertirmi e a far divertire, che è la cosa più importante della nostra passione!
Daniele.