Decima puntata della rubrica che vede Daniele Bazzani e Giovanni Onofri parlare delle...
Lo so, è da un pezzo che non mi faccio vivo su Laster, non cerco scusanti, ma sappiate che mi siete mancati, giovani, belli e pure abbronzati Lasteriani ;P.
Mi è venuta voglia di scrivere questo blog in quanto, in questi giorni, sto progettando un'altra chitarrina tamarra da costruirmi; l'idea era quella di "imitare" un pò lo stile delle magnifiche Alembic (ovviamente mettendoci del mio!).
Mentre pensavo ai legni da utilizzare, e sfogliavo qualche sito per prendere qualche spunto, però, ho visto sprechi allucinanti di essenze rarissime e in via di estinzione, che vengono usati solo come orpello estetico e senza nessun ritegno , specie come Wengè, jacaranda, mogano delle honduras, ebano, coco bolo ...
E mi è venuto un dubbio: Ma utilizzare questi legni pregiatissimi e rarissimi serve veramente? Le nostre chitarre meritano veramente questi legni? E soprattutto, non ci sentiamo un pò colpevoli di contribuire all'estinzione di essenze che già sono in serissimo pericolo (il mogano sudamericano, peraltro, ormai è già sparito del tutto) ?
Beh, sinceramente, mentre sfogliavo i vari legni disponibili da varie segherie, io mi son sentito in colpa.
Quindi ho voluto andare fino in fondo, e ho trovato questo sito:
http://www.greenpeace.it/guidalegno/scheda_legno.php?CodiceLegno=56
La maggior parte (il 90%) dei legni che utilizziamo per la liuteria è a rischio d'estinzione, ma il danno che creiamo comprando questi legni non è certo solo questo: la maggior parte delle volte, andiamo a rimpinzare le tasche di giri criminosi (in quanto molte sono specie protette, e vengono esportate illegalmente) , o addirittura, nel caso del Wengè o altri legni africani, andiamo a finanziare l'acquisto di armi per i guerriglieri!
Sinceramente, ora guardo con un pò meno di ammirazione tutti gli strumenti costruiti con legni rarissimi e costosi, e per la prossima chitarra cercherò di rivolgermi a legni non a rischio e che non alimentino commerci criminosi o guerre ... Probabilmente mi toccherà cedere, almeno sul mogano, per cercare di avvicinarmi al suono che ho in testa, ma sinceramente l'idea non mi va a genio ... comunque vedrò quel che posso fare, qualsiasi tipo di alternativa è più che ben accetta!
So che i legni utilizzati per la liuteria sono una piccola parte del mercato mondiale del legno, ma da qualcosa bisognerà pur partire! Io credo che le nostre chitarre non possano sentirsi responsabili dell'estinzione di così tante specie vegetali, non se lo meriterebbero ;).
Comments
Feo_84
Sun, 01/04/2009 - 15:28
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A tale riguardo dai
A tale riguardo dai un'occhiata a queste chitarre
http://www.flaxwood.com
Non ho avuto ancora occasione di provarle ma solo di "toccarle" per ora...sembrano veramente ben fatte...
Resta da vedere come suonano...
Kernel7
Mon, 01/05/2009 - 13:40
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R: A tale riguardo dai
Molto interessanti queste flax, a prima vista sembrerebbero veramente curate! Solo che non ho ancora capito con che tipo di materiale siano costruite :) ! E' una specie di resina?
Comunque mi interesserebbe poterle provare, sai se per caso se ne trovano in giro per l'Italia?
Grazie per la dritta ;) !
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"Potevo attraversare litri e litri di corallo
per raggiungere un posto che si chiamasse Anarchia"
Feo_84
Mon, 01/05/2009 - 14:20
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R: A tale riguardo dai
Io le ho viste a Verona al Musical Box.
Prima o poi dovrò trovare il tempo di provarne una...
Da quello che ho capito io dovrebbero essere fatte con una specie di "impasto" di legno e resine palstiche di qualche genere...
Bald Eagle
Sun, 01/04/2009 - 16:47
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BRAVO.
Anche nelle nostre passioni non possiamo dimenticare le priorità.
Quando si comincia a pensare di essere un'eccezione giustificabile allora diventa difficile mantenersi onesti.
Enrico. Bald Eagle.
Kernel7
Mon, 01/05/2009 - 13:42
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R: BRAVO.
Eheh Enrico, grazie per il sostegno morale, purtroppo sto cercando qualche alternativa "sonora" al mogano, ma sto trovando qualche difficoltà :D ... mi sa che almeno su quello dovrò cedere ... comunque proseguo la caccia ;)
Ciao e grazie, quando la "chitarra ecosostenibile" sarà pronta sarai il primo a provarla ;D !
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"Potevo attraversare litri e litri di corallo
per raggiungere un posto che si chiamasse Anarchia"
kobra
Sun, 01/04/2009 - 19:56
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una cosa di cui sempre mi
una cosa di cui sempre mi incazzerò è che noi "passiamo" per i devastatori, perchè se non ci fossimo noi non ci sarebbe il commercio.
la colpa non ricade direttamente su chi crea il danno:
le auto che inquinano? colpa degli autisti! (non delle aziende che producono auto a carburante)
l'effetto serra? colpa dei camini, delle auto (che usano gli automobilisti). (non delle fabbriche o degli inceneritori)
il mare è sporco? colpa dei turisti. (non delle fabbriche che scaricano merda, delle petroliere che si lavano il culo in mare)
riesci a vedere ciò che vedo anche io?
la colpa che dovrebbe essere di chi blocca un mercato che dovrebbe essere in evoluzione, viene ributtata su di noi.
quante innovazioni non sono state "buttate fuori" per evitare di creare problemi di crisi alle ditte che producevano automobili a carburante invece che auto ad elettricità (come se le persone non potessero fare altro) oppure perchè le han rinchiuse sotto una campana di vetro per evitare casini?
quante innovazioni ci sono stati negli ultimi anni?
quella più importante sarà stata quella della scoperta del rock.
non si crea più per stare bene, ma si crea per mettere in tasca i soldi e venderne il più possibile!!!
in una puntata di due giorni da dei simpsons han fatto vedere che homer guidava in un "parco giochi" un'auto elettrica e dall'auto usciva una voce che diceva che l'auto elettrica non va tanto veloce e non va tanto lontano...poi comparivano dei robot che dicevano che chi usava l'auto elettrica era gay.
i simpsons sono ciò che sono, ma l'ironia è di quella tattica ;)
un'altra cosa...se la carne messa in negozio non viene comprata, la buttano, nonostante ne producano e ne vendano in grandi quantità. se ne sbattono le palle...gli animali non sono esseri viventi, sono guadagno, per loro.
...e <<loro>> non sei tu...sennò dovresti mangiarti tutta la carne per evitare che vada a male??? :D
fai lo stesso paragone sul legno e ti potrai mettere l'anima in pace.
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(è un mio punto di vista...infatti sono astigmatico)
Kernel7
Mon, 01/05/2009 - 13:47
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R: una cosa di cui sempre mi
Uela lùmbard ;) !
Guarda, in linea di massima hai anche ragione, infatti , che io compri una tavola in meno all'anno di mogano (per esempio), dal punto di vista mondiale non cambia una benemerita cippa .. più che altro però serve per avere la coscienza a posto ;).
Purtroppo lo spreco a livello mondiale è qualcosa di spropositato, e difficilmente noi come singoli individui possiamo far cambiare qualcosa .. però possiamo sempre iniziare a dare il buon esempio, o almeno cercare di farlo ;) !
Ciao!
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"Potevo attraversare litri e litri di corallo
per raggiungere un posto che si chiamasse Anarchia"
kobra
Mon, 01/05/2009 - 14:00
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R: una cosa di cui sempre mi
Certo ed hai ragione, ma non ti fasciare troppo la testa.
La coscienza pulita ce l'avrai se uscirà bene la chitarra :D
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(è un mio punto di vista...infatti sono astigmatico)
carmineermes
Mon, 01/05/2009 - 16:35
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R: una cosa di cui sempre mi
quoto. Non sarà di certo un liutaio o un artigiano a fare la differenza, ma un artigiano sei tu, uno son io, uno è tizio e via di seguito alla fine facciamo un piccolissimo passo avanti. Personalmente cercherò dui stare molto attento sulla scelta dei legni della prossima chitarra.
di iornu unni vogliu e a notti spardu l'ogliu
rockit
Mon, 01/05/2009 - 16:06
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Dissento, in parte
Si è parlato un po' di essenze alternative sul forum di Varini, ultimamente, capiti a fagiolo!
Sul discorso deforestazione/inquinamento credo che ci si pongano problemi un po' troppo facilmente.
Il legname da chitarra, rappresenta una fetta piccolissima rispetto al resto dell'industria, mobili in testa.
Le resine sono forse peggiori dal punto di vista ambientale, o ci illudiamo che resine e colle siano a impatto zero? L'industria chimica contribuisce al danneggiamento dell'ambiente sicuramente più di qualunque liutaio, figuriamoci rispetto ad un amatore.
Tuttavia, il discorso dei legni alternativi interessa molto anche me, così come quello del recupero dei legni.
La prima tavola di mogano che ho lavorato l'ho avuta da un grossista di legnami, in regalo: era un campione di legno che usava per valutare la qualità della partita, io ci ho fatto un body e me ne avanza per un altro. Quanti mobili saranno stati fabbricati nei 4 anni da quando ho avuto la tavola?
Sui legni alternativi sono ottime fonti i siti di m2wood, manne, e la stessa warmoth.
Ottimi dovrebbero essere ciliegio e noce per i corpi e forse manici (il noce nero è stato usato al posto del mogano ad esempio nella The Paul), l'olivo sostituisce ottimamente il palissandro per le tastiere (vedi le Canova), il bosso si usava nei violini per attaccacorde e "fittings" al posto dell'ebano, e resta un valido sostituto.
Ontano, frassino, acero sono legni comuni.
Per noi amatori credo che la soluzione migliore sia rivolgersi semplicemente a grossisti e falegnamerie, recupereremo molto legno in misure troppo piccole per un uso industriale ma ottime per le chitarre (ancora, il wengé usato per i pavimenti, ottimo per le tastiere. E con un pavimento di 50 metri quadri quante tastiere vengono fuori? :-))
Sperimentare legni alternativi è un'ottima idea, ma non dobbiamo assolutamente sentirci responsabili dell'estinzione forestale se costruiamo due o tre chitarre in mogano nella nostra vita (io riesco a fare una chitarra l'anno, anche meno!).
E poi, in generale, credo che la politica migliore anche per i produttori sia quella di accedere a foreste sottoposte a controllo e rimpianto, con politiche tipo FSC http://www.fsc-italia.it/. Credo sia la vera soluzione anche su larga scala.
Ciao e buon proseguimento con la ricerca!
Lorenzo
Kernel7
Wed, 01/07/2009 - 14:13
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R: Dissento, in parte
Ciao Lorenzo,
intanto ti ringrazio per due motivi: il primo è che hai dato ottimi spunti alla discussione, il secondo è che , grazie a quel link, mi hai fatto scoprire una segheria vicino a casa mia che commerca legni mica male ;).
Per quanto riguarda il resto, non sto a risponderti punto per punto (anche perchè bene o male tutto quello che dici è giusto), anche se resto comunque dell'idea che è meglio fare poco che niente!
Per quanto riguarda i legni, credo di aver trovato un buon sostituto per il mogano: il Limba, che (non si capisce il perchè) quando trasformato in chitarra il suo nome diventa Korina ;) !
A quanto pare, l'essenza gode di buona salute e non c'è alcun pericolo attuale di estinzione, ed a livello di sonorità ricorda il mogano ma con i medi un pò più presenti (e tra l'altro è proprio quello che cercavo) ... Poi , per il manico laminato, pensavo ad una conbinazione acero + walnut , e, come top, una fine laminatura di Purpleheart (anche questo fuori pericolo, e con un colore tremendamente bello e tamarro: viola vivo :P ), e sopra al purpleheart un top da 8 mm di acero quilted e/o spalted (ma sono più propenso al quilted, visto che lo spalted, a quanto mi risulta, è una bestemmia costante da lavorare).
Stay tuned per i risultati dell'esperimento ... se il risultato fa schifo e butto via tutto, prometto che mi darò esclusivamente al mogano honduras, ebano e cocobolo :P.
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"Potevo attraversare litri e litri di corallo
per raggiungere un posto che si chiamasse Anarchia"
rockit
Thu, 01/08/2009 - 12:41
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R: Dissento, in parte
Grandissime idee!
Condividere questi esperimenti credo sia una risorsa utilissima a tutti.
Aspetto i risultati allora...ma lascia stare il cocobolo che pare sia piuttosto tossico (letto sul sito di Warmoth e altrove in vari testi)...vai di olivo, nel caso, che ti garantisco che le tastiere che ho visto di quel legno sono davvero spettacolari!
:-)
Ciao
Lorenzo