Stupore e commozione.

Tante volte ho sentito (qualche volta vi ho anche partecipato) discussioni su tecnica ed emozioni, su una nota che ne vale più o meno di trecento, su chitarristi capaci di annoiare pur avendo una tecnica più che invidiabile, ed altri che invece, con apparente limitatezza di mezzi tecnici, sono capaci di dare grandi emozioni.

Se ne esce, di solito, con una mediazione, che afferma l'importanza della tecnica in quanto permette di esprimere al meglio le emozioni e le idee musicali, con il primato di queste ultime due, senza le quali la tecnica è puro esercizio.

Eppure...rivoltiamo un po' questo discorso, e partiamo dal punto di vista del musicista; nel nostro caso, del chitarrista.

Farei un passo indietro, a quando, qualche anno fa, una frase buttata lì (ma non buttava mai niente lì per caso) da Borges diceva, cito a braccio: "lo scopo della poesia è quello di stupire o commuovere, non quello di persuadere".
Mi gira in testa da anni, per più di un motivo.
Il primo è che uno scrittore, che è stato anche un Poeta, parli di uno scopo dell'arte che pratica, non limitandosi quindi all'aspetto della motivazione intima, ma estendendo uno sguardo consapevole ai lettori.
Il secondo, e mi fermo qui, è che sembra quasi che venisse posto come alternativo lo "stupire" al "commuovere".

Quando un chitarrista come, che so io, Malmsteen, comincia a far fuoco dalla sua ascia, immagino allora che non stia cercando di commuovermi, ma di stupirmi. Verosimilmente, ci riesce alla grande. E la sua è arte, e la sua arte riesce nell'intento.
Questo tipo di considerazione, applicabile ai chitarristi pirotecnici, sembrerebbe spiegare perchè tanti (specialmente giovani) amino questi artisti: lo stupore.

Se invece un chitarrista, diciamone un altro elettrico, BB King, facendo un bending neanche troppo preciso, ci commuove e ci dà un brivido di emozione, potremmo dire che anche lui è riuscito nel suo scopo. La commozione. Più inclini alla commozione che allo stupore sono i meno giovani, ed eccoci qua:-(

Naturalmente, l'ideale è chi riesce a fare le due cose contemporaneamente: per me, limitando gli esempi, il Mark Knopfler di Sultans of Swing, il George Benson di On Broadway ed il Pat Metheny di James, (cazzarola, ho già nominato più chitarristi elettrici di quanti ne conosca!) lo fanno.

Ma, e qui mi casca l'asino, 38 anni fa Jimi Hendrix mi stupiva, e adesso mi commuove. Non ho risolto niente.

Comments

 

 Sono pienamente in sintonia con te Mauro, infatti più vado avanti con gli anni e sempre meno cose mi stupiscono e più cose mi commuovono , boh , sarà la vecchiezza che incombe, o una maturità più consapevole?

L'altra sera sono andato a vedere i Queen.

Beh , chiaro che la mancanza di Freddy è una menomazione per il gruppo nonostante Paul Rodgers ce la metta tutta per essere accettato, ma la sua voce è da rocker non se mezzosoprano e certe cose solo Freddy se le poteva permettere.

Premesso ciò , volevo dire che con mia meraviglia ho provato commozione in certi momenti quando sullo schermo apparivano le immagini di Freddy, e quando Brian May (ringiovanito nei modi e molto più maturo con l'espressività dei suoni) si esibiva in soli che non avevo mai sentito così toccanti.

Forse sarà anche lo stack di 9 (dico 9) AC30 ,di cui solo tre microfonati, che mi solleticava il plesso solare ma anche la capacità di comunicare con il pubblico con piccoli gesti o con sguardi amorevoli verso chi lo applaudiva.

Rodgers è stato accettato dal pubblico , ma come seconda figura , ormai Brian ha preso il posto che fu di Freddy, come se il pubblico inconsciamente avesse fatto un transfer.

Bello comunque lo spettacolo, è valsa la pena il costo del biglietto.

Per la cronaca ha usato tre Burns la rossa antica, una sul marrone rossiccio con due p90. (mi sembravano da lontano) poi una nera che non ho visto bene se non solo nella forma Burns, una Guld 12 corde e una Taylor credo serie 900 spalla mancante.

Per la cronaca ha fatto delle cosine sulla Guild oltre il dodicesimo tasto niente male....

Mi sono commosso...

ciao

 

...però, volevo dire, non è che anche l'artista cerca un certo effetto? Non è che Steve Vai ha l'intenzione di farci venire le lacrime, e di solito fallisce, ed invece riesce a supirci con una certa facilità, e magari è questo ciò che vuole?
Guardate Tommy Emmanuel: in un suo concerto, lo stupore la fa da padrone per l'ottantacinque per cento del tempo, poi, si mette seduto, fa una ballata, e dà un altro tipo di emozione. Padronanza del mezzo al punto di decidere esattamente quale reazione provocare, no?

...quelli sono due: Tommy & Manuel.
Uno fa la ritmica, l'altro la melodia.
Uno stupisce, l'altro emoziona.
Davvero non l'avevate capito?

 


www.younglustband.it
www.myspace.com/younglust06

...38 anni fa Jimi Hendrix mi stupiva, e adesso mi commuove.

Questa è una delle cose più azzeccate che ho letto su Hendrix.
 


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