Tornato dalla terra d'Albione...

... dopo un paio di settimane al fresco!
Oh, mica che qui si stia peggio eh?!? Vista l'acqua di questi giorni...
In ogni caso, il nord dell'Inghilterra merita decisamente una visita... a chi non dà fastidio il clima umido, ovvio.

Molto belle York e Chester, due chicche medievali e di grande atmosfera.

Manchester e Liverpool mi sono piaicute parecchio: danno l'idea di città attive, in movimento e continuo cambiamento.
Architetture particolari, ma intriganti, pub del '600 affiancati a fabbriche e palazzi dell'800 diventati (ovviamente) centri commerciali di fianco a moderne torri vetro e acciaio. Ce ne sono di brutti e ce ne sono di belli, ma l'idea di città in cambiamento è molto piacevole.
A Liverpool cìè anche una cattedrale gigantesca, progettata dallo stesso tizio che ha disegnato la famosa cabina del telefono rossa: vista in una "normale" giornata uggiosa fa capire che non sfigurerebbe in 1984...

La cattedrale del Big Brother

Ovviamente visitato il museo dei Beatles, altino il prezzo del biglietto ma assolutamente belle tutte le ricostruzioni dei primi anni dei FabFour, il Cavern, Amburgo, chitarre dell'epoca...

Beatles Museum

Ancora più bello il tour in taxi fatto sempre per le strade di Liverpool per i luoghi di nascita del gruppo, con guida rigorosamente "scous" (a tratti quasi esilarante, considerando che sono abiutato a un meno "sbragato" accento londinese).
Fare la foto a Penny Lane merita, farla a Strawberry Fields è una esperienza mistica... La donna ha sopportato stoicamente.

Conferme:
Confermata la tendenza inglese della ruota panoramica: come mi disse Manc "... chissà che cosa ci trovano?!"
Cofermata la goliardia italica: Manchester in realtà deriva dal latino antico "monte a forma di tetta"!
Confermato che la richezza della cucini "tipica" inglese è incredibile: sushi, spaghetti al curry, pizza, cibo greco, fish and ship, pollo alla vietnamita...

Londra: penultima visita dell'anno, penultima visita da frequentatore assiduo: provato un DL4 su cui sto meditando (sarebbe il TERZO delay in pedaliera, con il fatto preoccupante che gli altri due li uso abbastanza), comprato qualche spartito, l'ultimo di Slash, visto ottimo Requiem di Mozart, visto decente seguito del musical The Phantom Of The opera.
E ovviamente, mangiato cibo da pub in quantitò industrialie ottima bitter inglese... Sono ancora vivo però!
Ulteriore nota (sull'ovvio andante però): i gestori i locali/pub inglesi sono mooolto mooolto più musician friendly che da noi.
E' ora di lavorare sulle recensione vah...
E mi sa anche sui delay... ;)
Sciao Belli!
Fulvio